mercoledì 31 agosto 2011

Al via in Giappone il massacro dei delfini. L’Enpa si mobilita a Roma

di ENPA - 31 Agosto 2011

Mattanza Delfini GiapponeDa Roma a New York, da Amsterdam a Mosca. Il mondo si mobilita contro la mattanza dei delfini di Taiji (Giappone) che, come ogni anno, riparte il 1 settembre. Nella capitale gli attivisti della Protezione Animali, che coordina la campagna internazionale in Italia, a partire dalle ore 11.00 presidieranno - insanguinati e vestiti a lutto – la sede dell’ambasciata giapponese in via Quintino Sella 60 per chiedere lo stop al massacro.
«Tra tursiopi, grampi, globicefali, oltre 23 mila piccoli cetacei perdono la vita nella “Baia della Morte” tra atroci sofferenza – spiega Ilaria Ferri, direttore scientifico dell’Enpa -. Alla mattanza scampano soltanto gli esemplari più piccoli, non per tornare a una vita libera ma per essere venduti a circa 150-170 mila dollari ai delfinari di tutto il mondo. Dopo la cattura i cuccioli saranno sottoposti all’addestramento basato sulla deprivazione alimentare che li obbligherà a eseguire ridicoli esercizi e a compiacere spettatori, troppo spesso ignari di contribuire a condannare all’ergastolo creature innocenti che appartengono al mare.»

«Ciascuno di noi può fare la sua parte aderendo alla giornata mondiale di mobilitazione – prosegue Ferri -. Chi non fosse in grado di intervenire alla manifestazione può contribuire al passaparola su internet e firmare la petizione. E’ di fondamentale importanza riuscire a raggiungere la “massa critica” per spingere il governo nipponico fermare una volta per tutte la mattanza.»
L’appuntamento è per il 1 settembre a Roma in via Quintino Sella 60 a partire dalle ore 11.00.
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Se il turista in Italia è lost in translation- ATM Milano

Gli italiani e l'inglese....che tristezza non lo sappiamo! La vergona la proviamo sopratutto quando un cliente contatta un help desk per aver informazioni.
Iniziamo con l'Azienda di Trasporti Milano, in seguito pubblicheremo quella di Roma, Napoli, Venezia chi saprà destreggiarsi meglio?
Le risate comunque sono assicurate!

di Valeria Valeriano con il montaggio di Rachele Casato

Aspetti signora, lei spik inglish?”. C’è chi fa finta di non sentire, chi inventa nuove parole e chi butta giù senza pensarci troppo. L’Italia, la terra dell’arte, del sole, della buona cucina, non è un Paese per turisti stranieri. Soprattutto quando parlano inglese e chiedono informazioni su come spostarsi con i mezzi pubblici in città.

ATM Milano

Friuli: sequestro di mais OGM. La legge comincia a funzionare

30 Agosto 2011  il cambiamento

mais ogm

Dopo Austria, Francia, Germania, Grecia, Lussemburgo e Ungheria anche l’Italia pochi mesi fa ha optato per l’applicazione della clausola di salvaguardia sul mais geneticamente modificato. Il processo di attuazione della clausola sembra ancora lungo, ma comunque sta evidenziando un chiaro orientamento verso forme più concrete a tutela dei sistemi di coltivazione convenzionali e biologici, contro l’introduzione degli OGM in agricoltura.
“Auspicando che il processo di attivazione della clausola di salvaguardia arrivi effettivamente a compimento – dichiara Andrea Ferrante, presidente nazionale AIAB (Associazione Italiana Agricoltura Biologica) – diamo atto dell’interesse dimostrato dal Ministero delle Politiche Agricole di tutelare i sistemi agricoli italiani. 

Come ha dimostrato la situazione spagnola, in cui le coltivazioni transgeniche hanno cannibalizzato le coltivazioni biologiche e convenzionali di mais, infatti, l’utilizzo degli OGM in agricoltura ha ripercussioni a dir poco lesive. Se poi si considera - ha aggiunto l’Aiab – il fatto che il sistema produttivo agricolo italiano, stando ai dati del 6° Censimento ISTAT sull’Agricoltura, le aziende italiane hanno una media di 7 ettari, è chiaro che risulta impercorribile la strada di una coesistenza 'pacifica' tra coltivazioni transgeniche e coltivazioni biologiche e convenzionale”.
E se la direttiva europea 2001/18 - affida agli Stati membri la scelta di decidere se limitare o vietare la coltivazione di organismi geneticamente modificati sul proprio territorio - ha permesso a diversi Paesi europei, Italia compresa, di stabilire una posizione più netta in materia di OGM.

In Friuli Venezia Giulia i controlli delle forze dell’ordine hanno portato al sequestro di alcune partite di mais. Nelle scorse ore, infatti, il Corpo Forestale dello Stato ha sequestro due aziende agricole del Friuli Venezia Giulia, una in provincia di Udine e l'altra in provincia di Pordenone, a seguito di controlli su alcuni campioni di mais che hanno evidenziato il probabile impiego di mais OGM, il Mon 810 di Monsanto.

I sequestri comprendono le piante e la granella che alle prime analisi è risultata positiva al mais geneticamente modificato.

La Coldiretti, che è da sempre contraria all’introduzione degli OGM in agricoltura, ha fatto sapere che “il sequestro dei campi di mais dimostra che i controlli effettuati dalla regione Friuli Venezia Giulia attraverso il Corpo Forestale e la stessa legge regionale sugli OGM stanno funzionando”. 
In Friuli infatti è passata la legge regionale che proibisce la coltivazione commerciale di piante OGM su tutto il territorio regionale, pur lasciando la possibilità alla sperimentazione a pieno campo, ma sotto sorveglianza e autorizzazione dell'agenzia regionale per lo sviluppo rurale.

Note:
I sequestri di mais ogm sono stati effettuati nelle cittadine di Mereto di Tomba  (UD)

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e Vivaro (PN).

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Le procure di Udine e Pordenone hanno dato l'incarico dieseguire la perizia sul materiale sequestrato alla Professoressa Serena Varotto, docente del dipartimento di agronomia ambientale e produzioni vegetali dell'Universita' di Padova.

Acqua pubblica: se il governo non rispetta la volontà dei cittadini

di Comitato Acqua Bene Comune - 29 Agosto 2011

Malgrado la volontà espressa dai cittadini con il voto referendario del 12 e 13 giugno scorso, con una manovra economica il governo intende reintrodurre le norme abrogate con i referendum. Il Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua si rivolge al Presidente della Repubblica e alle forze politiche per ribadire il no alla privatizzazione dei servizi pubblici locali e ai profitti del mercato sui beni comuni essenziali.

Con il voto referendario i cittadini hanno detto 'no' alla privatizzazione dell'acqua
 
 Al Presidente della Repubblica
Alle forze politiche

acqua pubblicaIl 12 e 13 giugno il voto referendario di ben 28 milioni di cittadine e cittadini italiani di ogni espressione politica ha chiaramente indicato la voglia di partecipazione attiva alle decisioni importanti per il Paese: servizi pubblici locali, beni comuni, energia, giustizia.
Chiara è stata la risposta dei cittadini: no alla privatizzazione dei servizi pubblici locali d'interesse generale, a partire dalla gestione dell'acqua ma non solo, no ai profitti del mercato sui beni comuni essenziali.
Le persone hanno chiaramente indicato alla rappresentanza politica una nuova stagione che metta al centro l'essere umano e i beni comuni e non le agenzie di rating e la speculazione finanziaria.
Purtroppo il governo non solo non ha ancora attuato le indicazioni referendarie retrocedendo sulle privatizzazioni già attuate e abolendo i profitti sull'acqua ma, con la manovra economica in fase di discussione parlamentare e già approvata con Decreto Legge n. 138 del 13 agosto scorso, ha riproposto (negli articoli raggruppati sotto il Titolo II) in altra forma la sostanza delle norme abrogate con volontà popolare.

Infatti, l'articolo 4 ripresenta il vecchio Decreto Ronchi e persino nuove date di scadenza per le prossime privatizzazioni dei servizi pubblici locali. 
Addirittura l'articolo 5 arriva a dare un premio in denaro agli enti locali pur di convincerli a lasciare al mercato delle privatizzazioni i propri servizi essenziali per le comunità. Un premio che dovrebbe servire per fantomatici investimenti infrastrutturali quando invece ai Comuni vengono sottratti trasferimenti essenziali per le loro funzioni.

Tutto ciò - oltre a non rispettare la volontà di partecipazione e le decisioni che i cittadini impongono ai rappresentanti politici - è una chiara violazione della Costituzione poiché il popolo italiano si è pronunciato con referendum contro l'affidamento al mercato di tutti i servizi pubblici locali previsti dal Decreto Ronchi, e tale decisione è vincolante per almeno cinque anni (come affermato dalla giurisprudenza costante della Corte Costituzionale).
Purtroppo ciò sta avvenendo in un colpevole silenzio politico generalizzato che non rispetta il voto dei cittadini (di qualsiasi colore politico).
Ci rivolgiamo a tutte le forze politiche affinché non deformino l'esito referendario e rispettino l'indirizzo chiaro della volontà popolare.
Ci rivolgiamo al Presidente della Repubblica affinché, in aderenza al Suo ruolo di garante della Costituzione, non permetta che siano riproposte leggi che violano l'esito dei referendum popolari.

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martedì 30 agosto 2011

Aperta in Svizzera la "caccia ai gatti": cittadini liberi di sparare ai randagi

Dal Gazzettino.it 29 agosto 2011


BERNA - Il Consiglio federale svizzero ha respinto la scorsa settimana una petizione dell’associazione SOS Chats Noiraigue, sostenuta da 13.700 firme, che chiedeva di mettere fine alla caccia ai gatti randagi.

Nella confederazione vige infatti una regola che consente di uccidere i gatti randagi se si trovano a più di 180 metri dalle case. Tra le motivazioni del no all'abolizione della norma, oltre a quella economica, l'autonomia decisionale dei Cantoni e la necessità dello sfoltimento delle colonie di gatti randagi, che accoppiandosi con i veri gatti selvatici metterebbero a rischio la loro sopravvivenza con la trasmissione di malattie.

Luc Barthassat, parlamentare ginevrino PPD, sostenitore della mobilitazione, sottolineato che «sparare ai gatti randagi è indegno di un paese moderno e civile» e ha ricordato che nella vicina Francia questo tipo di caccia ai felini rimasti senza padrone è vietata. Gli animali colpiti, tra l'altro, quando non muoiono subito rimangono mutilati, e sotto le pallottole spesso finiscono anche i gatti domestici. Secondo Barthassat bisogna invece procedere con campagne di sterilizzazione. Ipotesi questa rifiutata dal consiglio federale perché catturare i randagi e poi sterilizzarli è un’operazione difficile oltreché costosa. Meglio una più economica cartuccia per fucile.

Il problema dei gatti abbandonati sta diventando allarmante, ha sottolineato l’Associazione per la protezione degli animali (Sts), che ha rivelato come nel 2010 sono stati accolti nei vari asili oltre 28 mila animali, il 15% in più rispetto all’anno precedente, con un aumento impressionante del 50% rispetto al 2007. La popolazione totale di gatti in Svizzera è stimata in quasi un milione e mezzo di animali. Oltre la metà degli animali domestici abbandonati dagli svizzeri è costituita proprio dai gatti, seguiti da lepri e roditori, per un totale del 40%, mentre i cani costituiscono appena il 10%.


www.gazzettino.it
Leggi anche La Svizzera approva la caccia ai gatti: proposta-choc

La Svizzera approva la caccia ai gatti: proposta-choc

30/08/2011  
La prevenzione costa troppo". La sorpresa di Gianluca Felicetti (Lav).
 
La Svizzera apre (l'assurda) caccia ai gatti. Presi di mira i randagi, accusati di lasciare troppi escrementi in giro sulle aiuole, troppi cuccioli vagabondi e di favorire l'aumento del rischio di malattie.
Tanto è bastato ai cantoni svizzeri per decidere che si può sparare ai felini per tutto l'anno e quasi ovunque. In verità la licenza di uccidere i felini già esisteva nel paese, ma solo quattro giorni fa è stata ufficializzata dal Bundesrat, il Consiglio federale elvetico.


La petizione rifiutata

All'organo è stata inviata a giugno una petizione firmata da 13.700 persone, che chiedevano che venisse abolito il permesso di caccia libera ai felini vaganti, per frenare questa barbara consuetudine.
Ma la risposta del governo è stata negativa: sono i singoli cantoni a dovere decidere delle soppressioni, ha fatto sapere, lasciando di fatto le cose come stavano.
Prevenzione troppo costosa
Si calcola che i gatti "residenti" in Svizzera siano 1,3 milioni e per loro inizia davvero una brutta stagione.
Secondo le autorità sterilizzazione dei mici e prevenzione sono troppo costose, e poco efficaci. Meglio le doppiette dei cacciatori.
Tutto bene, almeno finché uno svizzero col fucile non ne colpirà uno senza.


La Lav: "Sorpresi"
Nella confinante Italia, intanto, il presidente della Lav Gianluca Felicetti si dice "stupito" che una decisione del genere arrivi da un paese come la Svizzera, "che ha i mezzi per verificare se davvero esistrono questi presunti problemi di salute pubblica legati alla presenza di gatti vaganti".
"La notizia è incredibile", dice a caldo il presidente, "tanto più che è risaputo che nei paesi dove viene praticata la caccia libera, come negli Usa, questo non ha risolto il problema. Gli animali hanno una capacità riproduttiva maggiore rispetto alla capacità dell'uomo di ucciderli".


In Italia vietata dal '91 In Italia la soppressione dei cani e dei gatti non domestici è vietata dal 1991, con ottimi risultati. "La sterilizzazione degli animali e la cura delle malattie", dice ancora Felicetti, "hanno dato ottimi risultati. Tanto più,", conclude il rappresentante dell'organizzazione animalista, "che è davvero difficile che si verifichino problemi igienici sanitari legati a questi felini, se non ci si trova di fronte a maltrattamenti o ad altre situazioni limite".



(Fonte: Il Salvagente)
www.lav.it 

martedì 23 agosto 2011

Diario di una biologa (ribelle): Sfatiamo i pregiudizi sul gatto

Finalmente qualcuno che ci dà qualche dritta su come accudire i nostri animali del cuore! Post tratto dal Blog "Diario di una biologa ribelle".

Quante volte sento dire in giro delle cose sui gatti che mi fanno accapponare la pelle... esistono un sacco di pregiudizi, di luoghi comuni sui gatti, frutto dell'ignoranza che danneggia gli animali e gli umani. Vengono qui elencati e sfatati i principali luoghi comuni sul gatto.

Non cade mai quindi balconi e finestre non sono pericolosi per lui
Non è vero, purtroppo! L'esperienza invece insegna che i gatti cadono (e anche spesso). Inseguono una mosca, si distraggono dietro un uccellino, litigano con un altro gatto e scivolano. Nella loro memoria genetica non esistono palazzi alti decine di metri e cornicioni senza appigli, al massimo si sale e scende da un albero, si cammina su un tetto di tegole, si cade sull'erba. Che i gatti siano agili, che spesso riescano anche a cavarsela in situazioni allucinanti è vero, ma dipende molto dalla tipologia della caduta, dalla struttura del gatto e dalla fortuna.
Se il gatto cade da altezze non molto elevate, cade sull'erba e/o è un gatto giovane e magro è facile che non gli accada nulla di grave ma se il gatto cade da grandi altezze (piani medio-alti), sull'asfalto e/o è un gatto piuttosto robusto o in sovrappeso o un gattino piccolo, le conseguenze possono essere mortali o molto gravi. Non bisogna assolutamente sottovalutare le altezze, le finestre ed i balconi, specie ai piani alti, perchè in questo caso le cadute potrebbero essere letali. Se il gatto cade anche da basse altezze (primo piano, pochi metri), specie se cucciolo, e sbatte il musetto sull'asfalto o cade male, può riportare lesioni molto serie fino a morirne.

Deve mangiare gli avanzi del mio cibo, lische di pesce, ossa di pollo, pasta, ecc.
No, il gatto non è una iena né un maiale, per questo non potete pretendere che mangi gli avanzi degli umani, onnivori degenerati (a meno che non si tratti di carne o pesce senza sughi elaborati e salati). Perciò niente pasta, patate, intingoli iper-salati, lische di pesce ed ossa, se ci tenete alla sua salute. Se è un gatto particolare che ama i cibi insoliti accontentatelo ogni tanto, l'importante è che evitiate di ragionare con la tecnica "se ha davvero fame mangia": anche voi se aveste fame probabilmente mangereste le bucce delle patate e la terra, però non sareste molto entusiasti e potrebbe farvi anche male, no?

Posso portarlo fuori con il guinzaglio
A meno che non sia di una razza particolare e/o sia stato abituato fin da piccolo (naturalmente esistono le eccezioni), non è consigliabile portare fuori un gatto con il guinzaglio per diversi motivi: si spaventerebbe a morte, farebbe di tutto per sfilarsi il collarino e nel 98% dei casi ci riuscirebbe, scappando rovinosamente in mezzo alla strada e rischiando di andare sotto una macchina. Avete idea del pasticcio in cui vi trovereste? Pensateci bene prima di scambiare il gatto per un barboncino.
Vede al buio

Sebbene il gatto abbia una eccellente visione in condizioni di scarsa luminosità non è in grado di vedere nel buio assoluto, in quanto la sua capacità (comune a molti altri mammiferi) di vedere nella notte dipende da una enorme facoltà di raccogliere ed amplificare la minima fonte di luce presente nell'ambiente. Se non è presente una minima quantità di luce, non ci vede.

Gli metto il classico collarino col campanello
No, per carità. Gli da' fastidio. Il suo udito è sensibilissimo, sente gli ultrasuoni ed è attentissimo ai rumori dell'ambiente. Avete idea di cosa significhi per un gatto avere addosso 24 ore su 24 un campanellino che suona ogni volta che fa il minimo movimento? Evitategli questo disagio.

Ai gatti bisogna fare il bagnetto
Salvo casi particolari e saltuari, non si fa, il gatto si pulisce da solo al contrario del cane. Qui approfondiamo la questione e spieghiamo come fare nei casi in cui un lavaggio sia necessario.

Tagliare le "unghie"
Nonostante molti lo facciano abitualmente e la pratica venga spesso consigliata anche da molti veterinari a mio avviso non è una buona abitudine per 2 principali motivi:
§ Se non si sa fare bene si potrebbe fare del male al gatto procurandogli serie ferite e conseguenti infezioni
§ Al gatto gli artigli servono ad aggrapparsi per non scivolare, a stabilizzare i salti e forse hanno altre funzioni che non conosciamo
Procuriamogli dunque un tronco, un tiragraffi o un tappeto dove possa "farsi le unghie" e lasciamogliele.

Insistere sempre con gli stessi cibi se non li gradisce 
Spesso purtroppo la gente lo fa credendo che il gatto sia viziato e debba adeguarsi all'alimentazione che scegliamo noi per lui. In realtà il gatto non è scemo e sa bene cosa vuole e cosa gli fa bene. Spesso se rifiuta il cibo significa che questo in effetti non è di buona qualità (es. crocchette o scatolette scadenti) o è passato. Il suo olfatto è sensibilissimo, il suo stomaco molto delicato ed un cibo
lasciato lì per qualche ora si altera divenendo sgradevole e tossico. L'alimentazione del gatto è la base della sua salute e se gli volete veramente bene dovete rispettare le sue necessità. Qui potete trovare dei consigli sull'alimentazione del gatto.

Trattarlo come fosse un cane
Pretendere di fargli il bagno, di portarlo al guinzaglio, di dargli i comandi o di fargli fare ciò che vogliamo noi...
No, il gatto è molto diverso dal cane, sotto l'aspetto biologico, fisico, comportamentale e sociale. Il gatto al contrario del cane è un
predatore solitario, indipendente, non ama vedere la gente, è molto legato alle sue abitudini casalinghe, non gli piace viaggiare e soprattutto per lui non siete il capobranco da cui dipende ma siete un amico, alla sua pari.
 
Si affeziona soltanto alla casa, non a chi lo accudisce
Non è vero. Il gatto si affeziona anche (e soprattutto) a chi lo cura, lo coccola, lo nutre, specie se esiste un sincero legame tra umani e gatti. Esistono casi di gatti che sono morti poco dopo il loro padrone, anche se avevano chi li nutriva e li accudiva. A volte quando il padrone va in vacanza e lascia i gatti a casa accuditi da altre persone, seppure queste siano affidabili ed amorevoli, può accadere che i gatti mostrino inquietudine fino ad ammalarsi.

lunedì 22 agosto 2011

17th Film Festival della Lessinia 2011





Festival della Lessinia. 
Vita, storia e tradizioni in montagna
Bosco Chiesanuova (VR) 20-28 agosto 2011
pdf programma festival 




In un momento così delicato per il nostro paese, sopratutto per i tagli alla cultura, il Lessinia Film Festival, prosegue per la sua strada intrapresa 17 anni fa. Si continua così a raccontare il mondo e la vita delle montagne di tutto il mondo.
Oltre a film, verranno proiettati nei pomeriggi lumotretraggi animati per bambini.
www.filmfestivallessinia.it

Manovra, su Facebook in 50mila chiedono: “Vaticano, pagacela tu”

Redazione Il Fatto Quotidiano 20 agosto 2011
La protesta contro le agevolazioni fiscali alla Chiesa, che in questi giorni di crisi e manovra aveva più volte fatto capolino nel dibattito politico, sbarca su Internet con una pagina Facebook che in poche ore ha raccolto oltre 50mila adesioni, dal titolo inequivocabile: “Vaticano pagaci tu la manovra finanziaria”. In alto a sinistra un riquadrino con papa Ratzinger che sembra come buttare in aria a piene mani un pugno di dollari. Evidentemente, un fotomontaggio. Un mare i post di commento. Si va da “Non solo Ici, ci fregano miliardi con l’8 per mille” al romanesco “Cacciate li sordi”, passando per veri e propri link a petizioni on line, come quella per l’applicazione dell’Ici agli immobili del Vaticano. E da un check dei profili che i promotori stanno conducendo emerge che a scrivere sono laici e cattolici, gente di sinistra e non.

sabato 20 agosto 2011

L’ombrello rotto torna a nuova vita

E' da un po' che navigo in rete indagando sul tema del riciclo , su come utilizzare oggetti ormai in disuso in qualcosa di utile. Ho visionato video e tutorial, ma alla fine i manofatti mi sembravano sempre improponibili perchè brutti, pachiani da non poterli indossare o esporli in casa. Oppure si costruivano con materie prime che avrei dovuto comprare e quindi si passa a un altro discorso non più riciclo ma hobbistica.
Questo tutorial invece è molto interessante, una mia amica fa borse simili utilizzando cecchi ombrellini da sporte borsa ma crea per la spesa.

Ombrello rotto? Invece di buttarlo trasformiamolo in qualcos’altro…


Ombrello rotto? Invece di buttarlo trasformiamolo in qualcos'altro...


Quando un ombrello si rompe dove lo buttiamo, visto che è composto da diversi materiali, stoffa, plastica, e metallo? Il telo diventa una borsetta a secchiello o anche un grande cuscinone, la struttura in metallo un originale ed insolito lampadario.

mercoledì 17 agosto 2011

Dexter

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Dexter è una serie televisiva statunitense prodotta dal 2006.
La storia ruota intorno al personaggio di Dexter Morgan, all'apparenza un tranquillo tecnico della polizia scientifica di Miami, in realtà un feroce e spietato serial killer, che però agisce seguendo un proprio rigoroso codice: uccidere soltanto criminali che sono sfuggiti alla giustizia.
La serie è basata (solo per quanto riguarda la prima stagione) sul romanzo La mano sinistra di Dio (Darkly Dreaming Dexter) di Jeff Lindsay. Esistono anche altri libri sul personaggio, sempre dello stesso autore, che seguono una diversa continuity rispetto alla serie: Il nostro caro Dexter (Dearly Devoted Dexter), Dexter l'oscuro (Dexter in the Dark), Dexter by Design e Dexter is Delicious.
Dexter è trasmessa in prima visione negli Stati Uniti da Showtime dal 1º ottobre 2006. In Italia la serie viene trasmessa in prima visione satellitare dall'11 ottobre 2007, prima da Fox Crime (dalla prima alla terza stagione) e poi da FX (quarta stagione), mentre in chiaro è trasmessa dal 5 ottobre 2008, prima da Italia 1 (solo la prima stagione) e poi da Cielo (dalla seconda stagione).

Michael C. Hall: Dexter Morgan
Trama 
Rimasto orfano all'età di 3 anni, Dexter Morgan viene adottato dal sergente della polizia di Miami Harry Morgan. Dopo aver scoperto che Dexter ha iniziato ad uccidere degli animali, Harry capisce che il figlio è un sociopatico e un potenziale serial killer; cercando di evitargli un futuro in carcere o sulla sedia elettrica, Harry gli insegna ad incanalare i suoi impulsi violenti verso chi «se lo merita», ovvero tutti quei criminali che in un modo o nell'altro sono riusciti a sfuggire alla giustizia. Secondo il codice di Harry, che Dexter segue alla lettera, le sue vittime devono essere esclusivamente assassini, stupratori, pedofili, e tutti coloro che potrebbero rivelarsi pericolosi per la società. Inoltre Harry insegna a Dexter a costruirsi una facciata per apparire normale ed innocuo agli occhi degli altri, e a sfuggire egli stesso alle indagini della polizia. Una volta cresciuto, Dexter diventa ematologo – la sua attrazione per il sangue si evince anche dai "trofei" che preleva alle sue vittime – e lavora insieme alla sorella Debra, diventata agente di polizia come suo padre, presso la polizia di Miami. Come parte del suo progetto di mascheramento, Dexter frequenta Rita, una donna separata con due figli piccoli, Astor e Cody.
fonte wikipedia
primo sito di dexter Italiano 

domenica 14 agosto 2011

Dopo vent’anni Ruffini lascia la Rai da ottobre sarà direttore di La7



di Redazione Il Fatto Quotidiano 6 agosto 2011

Il direttore di Raitre lascia viale Mazzini per affrontare la sfida del canale di Telecom Italia Media, dove dal 10 ottobre sarà direttore di rete. Lillo Tombolini continuerà a collaborare assumendo un nuovo incarico

Dopo oltre 20 anni di Rai, di cui quasi la metà passati alla direzione di Rai3, Paolo Ruffini lascia per affrontare la sfida de La7, dove dal 10 ottobre sarà direttore di rete.

Nato a Palermo il 4 ottobre 1956 è stato direttore di Rai3 dal 16 aprile del 2002 al 25 novembre 2009, quando su proposta del dg dell’epoca Mauro Masi, Ruffini era stato sostituito dal cda con Antonio Di Bella. Una decisione da lui fortemente contrastata al punto da portarlo ad un ricorso. Il 28 maggio 2010 era stato poi reintegrato al vertice della rete dal giudice del lavoro, che aveva accolto il suo ricorso, e poi l’8 giugno dal cda dell’azienda. Il 20 luglio il tribunale del lavoro aveva poi respinto il reclamo della Rai. Per dicembre era invece attesa l’udienza della causa di merito avviata dai legali del dirigente per ottenere conferma con sentenza del provvedimento cautelare di reintegro ed eventualmente il risarcimento dei danni.

sabato 13 agosto 2011

La Rai a New York, un colosso da 16 milioni Al servizio di quattro giornalisti

di Chiara Paolin 31 luglio 2011 

La megastruttura è gestita dalla società Rai Corp. Si trova a Tribeca in uno spazio di tremila metri quadrati. Con due studi di ultimissima generazione, uno identico a quello della Cnn. Unico generoso cliente: il servizio pubblico italiano
Ogni sera i corrispondenti Rai fanno la faccia scura mentre ci raccontano che succede di brutto in America: default, apocalisse, crisi mostruosa che travolgerà presto l’intero pianeta. Ma, spente le telecamere, quello che vedono coi loro occhi è molto più rassicurante.

Nel bell’edificio di Tribeca, quartiere alla moda di New York, lo staff di Rai Corporation è quanto di più pacioso e lussureggiante si possa immaginare: 12 dirigenti, 30 tecnici, una decina di producer e supervisor più impiegati, amministrativi, collaboratori, stagisti e chi più ne ha più ne metta. Tanto lo spazio non manca: la sede costa cara, circa un milione di dollari l’anno, ma sono pur sempre tremila metri quadri su due piani con due studi di ultimissima generazione, uno identico a quello della Cnn con megawall al plasma e multivideo a 12 finestre che consentirebbe vere magie se non fosse che in realtà tutta la banda (47 dipendenti a tempo indeterminato più altrettanti con contratti variegati) è al servizio di Antonio Di Bella, Giovanna Botteri (Tg3), Gerardo Greco (Tg1, attualmente in Italia per condurre Unomattina Estate) e Dino Cerri (pure lui impegnato ordinariamente da Unomattina).

Bomb, una birra collettiva per combattere le mafie


Lo scorso luglio il Collettivobirra ha presentato una nuova bevanda creata da un gruppo di venti appassionati ed esperti con un obiettivo: sostenere Libera, Associazione italiana contro le mafie


Il progetto è nato quasi per caso alcuni mesi fa: un birrificio (Bad Attitude a Stabio in Svizzera) ha deciso di premiare la birra vincitrice di un concorso per homebrewer permettendo ai vincitori di produrre la loro creazione direttamente negli impianti dello stabilimento, e commercializzando la birra vincitrice. 
 
Da questo punto di partenza la collaborazione si è allargata fino a voler coinvolgere nel progetto quanti più appassionati di birra artigianale e homebrewer possibili. Lo scopo era quello di creare insieme una nuova birra e di studiarne insieme ogni aspetto, dalla ricetta al packaging fino al lancio finale. Tutti gli iscritti avrebbero potuto collaborare democraticamente alla nascita della nuova birra, lavorando insieme allo staff all’interno del birrificio.La cotta di Bomb!
Questa è l’idea dietro COLLETTIVOBIRRA, che oggi presenta la sua prima creazione, una birra artigianale chiamata BOMB. Al progetto COLLETTIVOBIRRA hanno collaborato più di 20 appassionati da tutta Italia, che hanno partecipato con la loro esperienza e la loro passione alle varie fasi della creazione della nuova birra, sia di persona che attraverso forum e social network.
In questo suo nuovo progetto COLLETTIVOBIRRA è lieto di sostenere "LIBERA, Associazioni, nomi e numeri contro le mafie”, devolvendo a Libera € 0.50 per ogni bottiglia e € 18 per ogni fusto venduti.


Il primo evento per il lancio di BOMB è stato Sabato 23 Luglio presso il birrificio ELAV a Comun Nuovo (BG).

Presto verrà pubblicato l'elenco dei locali e delle associazioni che aderiscono all'iniziativa.

il blog di collettivo birra dove si ritrovano gli appassionati di birra
il sito di Bomb

mercoledì 10 agosto 2011

Anche in Italia la Bioplastica (Pla) : bottiglia di plastica compostabile

Ecco qua una goodnews!
Anche in Italia la prima bottiglia di plastica compostabile! Viene proposta dalla Sant'anna, annunciando che in 80 giorni si decompone, quindi si può compostarla (buttarla nella raccolta differenziata dell'umido).
In Canada è già da un po' di tempo che sono in commercio con l'acqua Biota, mentre in Gran Bretagna la prima è stata la Belu


C'è però un problema...non tutti gli impianti riescono a riconoscere le bottigli Pla....ho trovato un articolo che spiega la questione.
mercoledì 22 giugno 2011 di  www.ecodallecitta.it  

Dopo i sacchetti, le bio-bottiglie compostabili. Ma gli impianti sono attrezzati?

Ha cominciato la S.Anna, ma potrebbero arrivarne altre: sebbene nessun decreto (né comunicato stampa) lo imponga, anche le bottiglie seguono la via dei sacchetti, e inaugurano la bioplastica. E ricomincia il tormentone: dove si buttano? Nell’organico, ma spesso di lì tornano in discarica

Bottiglia biodegradabile del marchio S. Anna: “L’unica al mondo che sparisce in soli 80 giorni”. Dove però, bisogna ancora capirlo bene.

La
Bio Bottle è realizzata in Plastica vegetale Ingeo (PLA, acido poli-lattico), e i produttori assicurano che si biodegrada completamente – o almeno al 90% - in 80 giorni negli appositi siti di compostaggio, rispettando dunque gli standard previsti dalla norma UNI EN 13:432, l’incubo di tutti i produttori di sacchetti additivati. “Può essere conferita nella raccolta differenziata dell’organico” scrivono sul sito della S. Anna, informazione che ci viene confermata anche dal servizio qualità dell’azienda, interpellato telefonicamente. “Può”. E perché non “deve”?

Michel Petrucciani Body and Soul



Documentario sulla storia di un grande musicista il pianista Michel Petrucciani. Nonostante il suo handicap fisico vive la vita fino all'ultimo secondo. Esagerando nel viverla, forse perchè sapeva di avere meno tempo delle altre persone, oppure semplicemente la stava vivendo come sarebbe piaciuta a lui.
Nell'ultima scena il suo medico dice che la vita troppo intensa, accelerata del musicista ha contribuito alla sua morte, sono dell'avviso che abbia fatto bene a fare tutto quello che voleva, meglio vivere un giorno da leone che cento da pecora. Francesca

La spesa con lo smartphone


La catena di supermercati Tesco, in Corea del Sud ha rivoluzionato il modo di fare la spesa. Acquisti via internet e consegna a domicilio, non una grande novità direte voi, visto che la catena di supermercati italiana Esselunga è da anni che lo fa (addirittura si può pagare la consegna alla porta di casa con carta di credito).
La novità è che gli acquisti vengono fatti con lo smartphone anche nelle banchine delle metropolitane coreane, basta avvicinarsi a un mega poster dove vi è la rappresentazione in scala naturale di uno scaffale della tesco, inquadrare un codice a barre (acquisti via QR Code col tuo smartphone) e il gioco è fatto!!!

sabato 6 agosto 2011

Unknown - senza identità

A Berlino per un congresso, il Dott. Martin Harris è vittima di un incidente stradale a bordo di un taxi. Dopo quattro giorni di coma si risveglia, per scoprire che un altro uomo ha assunto la sua identità e che persino sua moglie, in viaggio con lui, afferma di non conoscerlo. Ignorato dalle autorità e braccato da un misterioso assassino, Martin trova nella tassista del suo incidente un alleato per scavare a fondo in un mistero che mette in gioco la sua identità e la sua sanità mentale.
 
USCITA CINEMA: 25/02/2011
REGIA: Jaume Collet-Serra
SCENEGGIATURA: Oliver Butcher, Stephen Cornwell
ATTORI: Liam Neeson, Diane Kruger, January Jones, Frank Langella, Aidan Quinn


venerdì 5 agosto 2011

La storia dei cosmetici


La Storia dei Cosmetici in italiano
Traduzione: Paolo Sindaco - Meetup Gli Amici di Beppe Grillo di Napoli
Doppiaggio: Alice - MoVimento Cinque Stelle Palermo
Montaggio: Clay - MoVimento Cinque Stelle Palermo


Inizia a cambiare le tue abitudini quotidiane:


http://www.biodizionario.it/
http://www.saicosatispalmi.org/
http://lola.forumup.it/
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http://informarexresistere.fr/5-componenti-chimici-da-tenere-fuori-dal-bagno-.

127 ore

127 ore è la storia dell'escursionista Aron Ralston (James Franco) e della sua incredibile disavventura. Bloccato in uno stretto canyon nello Utah, con un braccio schiacciato da un masso distaccatosi dalla roccia, Ralston ricorda gli amici, le amanti (Clémence Poésy), la famiglia e le due escursioniste (Amber Tamblyn e Kate Mara) incontrate poco prima e, nel corso di cinque giornate, combatte contro gli elementi e i suoi stessi demoni, fino a scoprire di avere il coraggio e la volontà di liberarsi a qualunque costo.



USCITA CINEMA: 25/02/2011
REGIA: Danny Boyle
SCENEGGIATURA: Danny Boyle, Simon Beaufoy
ATTORI: James Franco, Kate Mara, Amber Tamblyn, Treat Williams, Sean Bott


Conosco una persona che è andata a vedere questo film al cinema e ne è rimasta entusiasta. Lo ha definito 'un inno alla vita'. Il film, forse per evitare un finale Hollywoodiano della serie 'arrivano i nostri', finisce bene nel senso che il protagonista , caduto in una crepa di un canyon dove la sua mano rimane incastrata in un masso, si salva, ma ad un caro prezzo. Una parte del suo braccio che lui stesso si taglia.E' tratto da una storia vera e ho grande ammirazione per quest'uomo che ha avuto un così grande coraggio. Io certamente non lo avrei avuto e sarei morta nel canyon. A parte il fatto che mi sarebbe piaciuto un finale diverso, più fantasioso e meno realistico, devo dire che mi ha colpito una frase detta dal protagonista: che quel masso era lì che lo aspettava , era tutta la vita che lo aspettava in quel canyon. E perchè?  Perchè quell'uomo aveva sempre pensato solo e esclusivamente  a se stesso tutta la sua vita . Infatti non aveva detto a nessuno dove si sarebbe recato , avendo escluso dai suoi progetti tutte le persone care e i suoi amici.Avrebbe quindi pagato per il suo egoismo. Quindi , secondo il film,  ci sarebbe una relazione tra una causa e una conseguenza. Ma allora siamo noi artefici del nostro destino, ce lo costruiamo giorno per giorno con le nostre azioni o  è già tutto stabilito  a priori e noi , vivendo, seguiamo semplicemenete un copione  in cui le nostre azioni non contano nulla, nel senso che conta solo come noi reagiamo nei confronti di quello che ci succede? Bella domanda!! Luna

giovedì 4 agosto 2011

A casa a Tokyo: risparmiare acqua

In questo video viene mostrato come in Giappone riutilizzano l'acqua della vasca da bagno per lavare i panni nella lavatrice. Ricordo che nella cultura giapponese, fare il bagno nella vasca non serve tanto per lavarsi, visto che prima di entrare si fa la doccia, ma per rilassarsi e prendersi cura di sè...quindi l'acqua è pulita e si può riutilizzare!

September Tapes

Sei mesi dopo l'attacco terroristico al World Trade Center, il documentarista Don Larson e il suo traduttore afgano-americano Wali Zarif giungono a Kabul, dove scoprono che i media non hanno detto la verità sull'11 settembre e sulla guerra in Afghanistan. Per raccogliere materiale investigativo per il loro documentario, Larson e Zarif incontrano vari personaggi: due trafficanti d'armi residenti nella capitale, i veri membri di Al-Qaeda e dell'Alleanza del Nord, ed infine iniziano a trovare delle risposte alle loro domande riguardo l'11 settembre. Il loro viaggio però subisce una svolta quando Larson viene arrestato dalla polizia afgana per delle fotografie. In carcere, Larson viene a sapere di Babak, un cacciatore di taglie sulle tracce di Osama Bin Laden, così una volta fuori, decide di seguirlo nella roccaforte meridionale di Al-Qaeda, nei pressi di Kandahar, sperando di poter riprendere Bin Laden con la telecamera. Durante il viaggio, Larson e Zarif si trovano coinvolti in una sanguinosa battaglia e poi vengono abbandonati da Babak nel cuore dell'Afghanistan meridionale, appena a sud di Khowsi, dove si trovano costretti ad affrontare i propri demoni ed un finale pieno di suspence...
(fonte "RdC - Cinematografo.it")

USCITA CINEMA: 29/10/2004
REGIA: Christian Johnston
SCENEGGIATURA: Christian Johnston, Christian Van Gregg
ATTORI: George Calil, Wali Razaqi, Sunil Sadarangani, Baba Jon, General Dil Agha

Ho letto alcune recensioni sul film 'September Tapes' e tutte valutano il film per il valore che può avere come dimostrazione / documentazione della guerra in Afghanistan. I critici cinematografici fanno certamente il loro dovere. Tuttavia il mio ricordo di   questo film, che ho visto un pò di tempo fa, è legato all'ultima scena, quella in cui si scopre perchè il protagonista continua ad ascoltare una voce al registratore che si è portato con sè. E' la voce della moglie che era sull'aereo quel maledetto 11 settembre che ha lasciato al marito una dichiarazione d'amore tra le lacrime mentre andava a morire. E' stato agghiacciante perchè reale e doloroso come vedere le persone che si lanciavano dal grattacielo e pensare a come si sono sentiti in quei momenti. Chissà se questo mondo avrà mai pace! Ognuno, nel proprio piccolo e secondo le sue possibilità , deve fare qualcosa per migliorare questo mondo perchè ci sono troppe ingiustizie e troppa sofferenza, frasi forse retoriche ma , per me, assolutamente vere. Luna

mercoledì 3 agosto 2011

Alice Dreger: Is anatomy destiny?


Alice Dreger lavora con le persone ai margini di anatomia, come gemelli siamesi e le persone intersessuali. Nella sua osservazione, è spesso una linea sfocata tra maschile e femminile, tra le altre distinzioni anatomiche. Che apre una questione enorme: Perché lasciamo che la nostra anatomia determinare il nostro destino?

Dal Dvd allo streaming, Netflix annuncia la fine dei supporti fisici

di Matteo Bosco Bortolaso 19 luglio 2011 

Con 20 milioni di utenti, la piattaforma aveva lanciato il noleggio postale dei film. Ora ha deciso di quadruplicare il costo del servizio - che non rende più - a tutto vantaggio dell'offerta diretta sulla Rete
NEW YORK – Sarà proprio Netflix a sancire la morte del dvd? Sarebbe un destino ironico. Il popolare sito internet aveva lanciato un’idea semplice ed efficace: portare i dischi con i film nelle case degli americani, via posta. Era un comodo noleggio a domicilio, che costava pochi dollari al mese.

Dopo la visione, la pellicola veniva restituita rispedendo indietro il dvd, senza spese a carico dell’utente. E Netflix mandava il film successivo. Visti i prezzi irrisori del servizio, milioni di amanti del cinema si abbonarono, aspettando con ansia i dischi nella cassetta delle lettere.

Poi arrivò il web a banda larga, ultraveloce, capace di trasmettere video ad alta definizione, e Netflix iniziò a cambiare: i film divennero disponibili direttamente su Internet, sempre con il pagamento di una piccola quota mensile (8 dollari). Lo streaming è pratica sempre più diffusa negli Stati Uniti, dove i telefilm vengono visti su siti internet come Hulu, che purtroppo non permette agli utenti italiani di aprire i video disponibili.

Data la popolarità dello streaming online, negli ultimi mesi Netflix aveva deciso di investire sui film disponibili su Internet, e di offrire i dvd a domicilio come servizio aggiuntivo a due dollari: fino all’altro giorno, con dieci dollari si aveva il pacchetto completo, composto da Internet e abbonamento postale.

La scorsa settimana, però, e’ stato ritoccato il prezzo del pacchetto a 16 dollari, con un aumento improvviso di 6 dollari. Gli utenti potranno continuare ad avere lo streaming online per 8 dollari. Altrettanto costeranno i dischi a domicilio. Ma chi vorrà i dischi nella cassetta della posta, vista la comodità di avere un film a portata di click?

Netflix, che letteralmente significa “pellicola della rete”, forse non lo ammette apertamente, ma l’abbonamento postale è in calo, e non si può mantenere il prezzo a 2 dollari al mese. L’azienda si limita a dire che la decisione è solo “l’ultimo passo di una transizione di lungo termine per diventare un’impresa televisiva all’avanguardia”. La quale, appunto, si concentrerà soprattutto sullo streaming online, perché il futuro è web: secondo gli analisti, nel 2011 la vendita di film sul web frutterà il doppio rispetto all’anno scorso.

London River

Poco prima delle nove del mattino del 7 luglio 2005, ed esattamente un'ora dopo, 4 bombe esplosero a Londra. In piena ora di punta, 4 assassini che viaggiavano sui mezzi pubblici fecero detonare l'esplosivo che portavano nei loro zaini uccidendo in pochi minuti 56 persone e ferendone 700. Il film racconta la storia di due persone direttamente colpite dagli attentati sebbene in quel momento molto lontane dai luoghi delle esplosioni. London River racconta la storia di Ousmane, un musulmano, e di una donna cristiana, la signora Sommers. Ousmane vive in Francia, la signora Sommers su un'isola della Manica. Entrambi conducono una vita normale, fino al giorno in cui vengono a sapere che dal 7 luglio, giorno degli attentati, i loro figli sono scomparsi. Quando arrivano a Londra scoprono che i loro figli vivevano insieme. 

USCITA CINEMA: 27/08/2010
REGIA: Rachid Bouchareb
SCENEGGIATURA: Rachid Bouchareb, Olivier Lorelle, Zoé Galeron
ATTORI: Brenda Blethyn, Sotigui Kouyaté, Roschdy Zem, Sami Bouajila, Bernard Blancan
 
Il film, ambientato nella Londra scossa dagli attentati del 2005, riapre una ferita in tutti colori che hanno vissuto questa esperienza direttamente o indirettamente. Io sono stata a Londra proprio quell'estate e ho purtroppo trovato una popolazione molto provata , sospettosa nei confronti degli stranieri, cosa paradossale per una città come Londra, cosmopolita per eccellenza. E' stato un momento duro perchè la mente è andata agli anni in cui sono stata a Londra, sia da sola che con amici, e la città mi era rimasta nel cuore proprio per quell'assenza di provicialismo che caratterizza molte piccole città dove tutti sanno tutto di tutti e dove la privacy è una cosa praticamente quasi sconosciuta. Tuttavia, sono sicura che i londonesi si sono ripresi in questi anni e che la prossima volta che ci andrò ritroverò la Londra di sempre.
Il film è commovente proprio perchè basato su fatti realmente accaduti e per la straordinaria interpretazione della protagonista ( la stessa dell' Erba di Grace ). Missing , scomparsa, fa pensare a tutte quelle persone che scompaiono nel nulla e gettano nella disperazione intere famiglie. Ma il film non è solo disperazione;  è anche speranza perchè la figlia di una donna inglese cristiana si era innamorata di un africano musulmano. Muoiono insieme nell'attentato all'autobus. Cosa non rara questo innamoramento perchè fa ricordare la triste storia di una ragazza romana che doveva sposarsi con un ragazzo pakistano e che purtroppo è morta nell'attentato alla metropolitana di Londra sempre in quel terribile 2005. Luna

Sacchetti in plastica? Per gli italiani nessun rimpianto

Condividono le ragioni della loro eliminazione e si sono adeguati prontamente a sostituirli, soprattutto con borse riutilizzabili: così gli italiani a 6 mesi dalla norma che vieta la commercializzazione dei sacchetti di plastica. L'Europa, intanto, 'tira le orecchie' all'Italia, in ritardo nella notifica del provvedimento.

 

di Angela Lamboglia - 2 Agosto 2011

 

Dopo anni di spreco sfrenato - secondo dati WWF il nostro Paese copriva da solo il 25% del consumo complessivo europeo di buste in plastica - dal 1 gennaio 2011 gli italiani hanno visto lentamente uscire dalla propria quotidianità le vecchie buste non biodegradabili.
La messa al bando dei sacchetti è avvenuta tuttavia in maniera anomala, senza ricorrere ad un decreto del ministero, bensì con un comunicato stampa, giudicato dagli operatori del settore poco chiaro nella definizione delle tipologie di materiali di cui si vieta la commercializzazione, quanto delle eventuali sanzioni.
Oltre a lasciare nell'incertezza normativa i produttori, l'approssimazione che ha caratterizzato l'introduzione del divieto ha destato reazioni anche a livello comunitario. La Commissione europea ha infatti avviato una procedura di infrazione nei confronti dell'Italia per la mancata notifica dell'entrata in vigore della norma, insieme ad un'inchiesta per verificare che la misura non entri in conflitto con il principio della libera circolazione delle merci.

lunedì 1 agosto 2011

Quotidiani, vendite a picco. Ma il Fatto “vola”

Redazione Il Fatto Quotidiano 28 luglio 2011
Continua senza sosta l’emorragia di lettori in Italia.Quotidiani, settimanali e mensili hanno registrato tutti il segno meno davanti alla voce “copie vendute”. Tutti tranne il Fatto Quotidiano che, invece, registra un +18 per cento, e Avvenire, che limita le perdite con una modesta crescita dello 0,6 per cento.

L’indagine, condotta dalla Ads (Accertamenti diffusione stampa), si riferisce al periodo maggio 2010-aprile 2011 confrontato con lo stesso periodo dell’anno precedente.
I due principali quotidiani italiani, Corriere della Sera e Repubblica, perdono rispettivamente il 3,4 e il 4,4 per cento (490.350 copie di vendita media il primo e 445.822 il secondo). La Stampa di Torino registra una perdita del 6,3 per cento e non va meglio neanche al Sole 24 Ore (in campo economico Milano Finanza sale del 2,8 per cento) e al Messaggero di Roma, con cali del 3,5 e del 3,7 per cento. Batosta anche per Il Giornale e Libero. Il quotidiano di Alessandro Sallusti arretra del 4,2 per cento, mentre quello diretto da Maurizio Belpietro perde il 2,8 per cento. E mentre l’Unità (nel periodo preso in considerazione dall’indagine il giornale era ancora diretto da Concita De Gregorio) registra una perdita del 18,1 per cento, scendendo a 42.700 copie, il Fatto Quotidiano guadagna il 18 per cento, con una diffusione media di 68.869 copie. La Gazzetta dello Sport, invece, lascia sul terreno il 4,8 per cento.

The Insider- La verità



trailer initaliano

Un film di Michael Mann.
Con Al Pacino, Diane Venora, Russell Crowe, Lindsay Crouse, Christopher Plummer
1999 Usa 

Non tutti sono capaci di scendere a compromessi con la propria coscienza. Il protagonista di 'The Insider' non ci riesce. Non riesce a tacere di fronte all'uso improprio e dannoso per la salute della nicotina nelle sigarette fatta da una grande multinazionale del tabacco americana. Paga un prezzo altissimo. Perde il lavoro e la  moglie lo lascia. Gli resta la dignità personale e il contributo dato ai suoi concittadini dal punto di vista etico. Ma ne vale la pena? Il giornalista che lo ha sostenuto in questa sua decisione alla fine del film lascia il suo lavoro perchè si rende conto che il raggiungimento della verità ha condannato socialmente ' a morte' un essere umano e per lui è un prezzo troppo alto. Mette la sua compassione e empatia per il protagonista o per un eventuale altra vittima al primo posto rispetto al suo lavoro e questo gli impedisce di svolgere ancora la sua professione di giornalista. Tuttavia, è molto interessante vedere il dilemma del giornalista e del ricercatore che si svolge durante tuto il film e che è molto coinvolgente. Il regista vuole dire con questo film che il bene vince sempre, i nodi vengano al pettine, ma a che prezzo!