venerdì 13 maggio 2011

I diritti umani hanno bisogno di te. Invia un SMS al 45506


Cina: Shi Tao, giornalista, condannato a 10 anni di carcere 

Shi Tao, giornalista e poeta, sta scontando 10 anni di carcere per aver inviato un’email che riassumeva le indicazioni diffuse dal dipartimento centrale della propaganda cinese su come i giornalisti avrebbero dovuto trattare il 15° anniversario della repressione del movimento per la democrazia del 1989. Dovrebbe tornare in libertà il 23 novembre 2014. È detenuto nella prigione di Yinchuan nella Regione autonoma di Ningxia Hui, dove è stato trasferito nel maggio 2010. Continua a leggere la sua storia

Iran: Hengameh Shahidi deve essere rilasciata!

Hengameh Shahidi, 35 anni, giornalista e attivista politica, sta scontando una condanna a sei anni di detenzione nel carcere di Evin, a Teheran. È una prigioniera di coscienza. 
Il 30 giugno 2009, dopo le proteste di massa scoppiate all'annuncio della rielezione del presidente in carica Mahmoud Ahmadinejad, Hengameh Shahidi è stata arrestata e detenuta per oltre quattro mesi senza accusa. Ha dichiarato di essere stata torturata e di aver subito altri maltrattamenti durante la detenzione. È stata minacciata di essere messa a morte e, in un’occasione, è stata sottoposta a una finta esecuzione. Continua a leggere la sua storia

Guatamala: attivista dei diritti umani minacciata

Norma Cruz è costantemente minacciata di morte perché documenta col suo lavoro casi di violenza sulle donne e perché le aiuta nella loro lotta per la giustizia. Norma Cruz guida un’organizzazione per i diritti delle donne, la Fondazione delle sopravvissute (Fundación Sobrevivientes) che ha sede a Città del Guatemala. Anche i suoi familiari hanno subito minacce e attacchi ma, a oggi, nessuno è stato portato di fronte alle giustizia. Norma Cruz e altri difensori dei diritti umani in Guatemala sono esposti a costanti rischi.Continua a leggere la sua storia

E' possibile donare con un SMS o telefonando dal telefono fisso. Un piccolo gesto che facciamo quotidianamente e che non costa fatica. Ricordiamoci di chi si trova in prigione e è torturato per diritti che da noi sono acquisiti e dati per scontati: il diritto di manifestare, il diritto di espimere la propria opinione , il diritto alla riservatezza quando mandiamo un'e-mail, il diritto di difendere chi ha subito un torto. In molti paesi tutto questo non è possibile.Proviamo a metterci nei panni di queste persone. Penso che a tutti sia capitato di vivere situazioni di disagio perchè non veniamo ascoltati, siamo trascurati, subiamo un torto e non interessa niente a nessuno. Insomma proviamo l'indifferenza degli altri. Quanto soffriamo, vero ,per quello che ci capita. E allora proviamo a moltiplicare per 1000 questa sofferenza e forse riusciremo a capire quello che molta gente in Iran, in Cina, in India, in Bangladesh, in Pakistan , in Congo prova.  Fa molto male.
Diamo un piccolo contributo per sostenere chi ha il coraggio di Amnesty International, di  chi rischia la vita, di  chi dedica la propria vita agli altri. E soprattutto chiediamo ad amici, colleghi e parenti di fare altrettanto.
Non voltiamoci dall'altra parte. 
Luna

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