lunedì 16 maggio 2011

Giovanardi, il videogioco e le famiglie gay

Non ha resistito neanche un mese e di nuovo il sottosegretario alla famiglia Giovanardi ritorna sull'argomento coppie gay e la famiglia.
Cos'è successo questa volta? Tutto parte da un videogioco che consente di simulare la vita del proprio personaggio anche quella di una coppia gay (o lesbica) che si sposa e hanno un figlio, quindi una famiglia.

Questa volta però Giovanardi (Sottosegretario alla famiglia) non è solo, evidentemente il videogioco disturba molto di più che due uomini che si tengono per mano (vedi la pubblicità Ikea NdR); quindi a dargli sostegno ritroviamo Buttiglione (Vice Presidente alla Camera) e Carlo Casini leader del "Movimento per la vita"ed Europarlamentare dell'UdC.

Alla fine del post trovate un video con la parte incriminata del gioco
                                              
The Sims (in italiano I Sim) nasce nel febbraio del 2000. E' una serie di videogiochi di simulazione distribuita dalla EA Games ed ideato da Will Wright. La serie nel suo complesso ha venduto più di 100 milioni di copie generando entrate per più di 1.6 miliardi di dollari e diventando la serie di videogiochi più di successo della storia dei personal computer.

Si tratta di simulatori (da cui il nome) di vita, piccoli personaggi completi di tratti fisici e caratteriali diversi tra loro, che nascono, vivono, si riproducono e muoiono. Abitano delle case (da costruire e arredare), hanno un lavoro, guadagnano simoleon (la loro moneta) e vivono esistenze che ricordano quelle delle persone vere.
Il successo del gioco consiste, secondo alcuni, nella possibilità di creare da sé vestiario, ricolorare mobilia o inventarsi capelli, barbe, trucco e poi poterlo scambiare on-line tra utenti o utilizzarlo nel proprio gioco.



Intervista telefonica del 14 maggio al Sottosegretario alla famiglia Giovanardi alla trasmissione KlausCondicio di Klaus Davi.

Ammetto che è stato molto difficile per me ascoltare questa intervista, innanzitutto per le domande molto di parte del "giornalista" Davi e poi per le risposte di Giovanardi, purtoppo questo sottosegretario ha idee che non condivido, ma quello che mi dà sconforto è come si faccia informazione, a mio parere il giornalista deve fare domande che non diano la risposta pronda all'intervistato (vedi intervista al minuto 4'53), deve fare domande scomode e non deve rinforzare le risposte annuendo o peggio dire "Certo certo".
Ma io non sono una giornalista e non so come si fa, questo è solo il mio parere di lettrice.

Ma veniamo all'intervista:

Klaus al minuto 2'22 dell'intervista dice "..questi videogiochi che vengono distribuiti nella famiglie italiane istigano se vogliamo usare un verbo a questa mentalità, cosa ne pensa?".

Ho cercato sul dizionario il verbo ISTIGARE: , lett. instigare, v.tr. [ io istìgo, tu istìghi ecc. (diffuso ma meno corretto io ìstigo, tu ìstighi ecc.); aus. avere] stimolare, spingere, indurre, spec. a compiere azioni negative: istigare qualcuno al male, a commettere un delitto ? istigamento n.m.  

Altra chicca di Davi al minuto 4'53 "Scusi sottosegretario se la interrompo..(il Giovanardi stava divagando sui videogiochi violenti e che inducono al razzismo e non rispondeva alla domanda se the Sim istiga all'omossessualità e di conseguenza al matrimonio e addozione per i gay N.d.R) il videogioco ha una funzione tra virgolette educativa, e ribadisco tra virgolette educativa, nel senso che ci gioca il bambino di 10, 12 anni, e può creare la famiglia gay, lei esclude l'effetto promozionale della famiglia gay? Io non lo escludo affatto scusi.."
Bè, allora qua mi pongo la domanda, forse Klaus  dovevi farti un'autointervista visto che ti piace tanto rispondere alle domande? Era meglio che scrivessi un pezzo su cosa ne pensi tu su The Sim.
Risposta del sottosegretario "Qui siamo di fronte a una forte campagna promozionale.." e di sottofondo si sente (come al solito) la voce del Davi che dice "..è chiaro", ma allora andatevi a prendere il caffè al bar, in modo che ve la raccontate come piace a voi e non cercate di fare e rilasciare interviste!
Al 6'41 Giovanardi dice che ha scritto alla casa editrice del gioco dicendo di modificare le immagini o scrivere sul libretto che nella legislazione italiana ciò non avviene (non ci si può sposare, non si possono addottare bambini se si è gay o lesbiche). Non sia mai che un ragazzino etero creda, giocando, che se sul videogioco due persone dello stesso sesso si possono sposare allora anche nella realtà sia possibile, allo stesso tempo un ragazzino/a gay o lesbica possa illudersi The Sim racconti la realtà.

Alla domanda " Che impatto emortivo può avere su un ragazzino di 12 anni, lo chiado a lei anche come padre.." Risposta "Sicuramente confonde le idee...() " (ma non quelle sessulai, secondo me, se mai fa riflettere che ci sono diversi tipi di famiglie.
"Non si rigiona su quello che si fa" (al 14') dice il sottosegretario portando l'esempio che secondo lui c'è una moda (quale? quella gay? N.d.R.) percui il direttore di un parco naturalistico ha deciso che oltre al classico sconto famiglie all'entrata lo sconto viene applicato anche a due adulti con un minore. Non importa il sesso degli adulti, quindi due uomini o due donne .Ritira in ballo la Costituzione che non c'entra nulla con la gestione privata di un parco, ho l'impressione che Giovanardi si nasconda dietro la Costituzione continuando a ripetere che è illegale la famiglia omosessuole, perchè ha paura di ammettere pubblicamente che è razzista nei confronti di queste famiglie.
 

La vendita del videogioco non si può bloccare, Davi propone "..un bollino che avvisi del contenuto e che spieghi che è contrario all' italianità.."  (15'30'').


Ultima domanda "Promuovere una cultura fuori dalla legalità italiana, non dovrebbero le multinazionali avere un po'di rispetto della cultura della maggioranza italiana?"
Risposta "E' anche buon senso. Il buon senso dice che un videogioco che incita alla poligamia, in Italia è fuoriposto perchè la poligamia esiste in molti posti del mondo ma non nella legislazione italiana. E' vero che ci sono paesi dove le donne vengono tenute col burqua, non le si manda a scuola e le si tratta come se fossero degli esseri inferiori, ma videogiochi che fanno vedere che si maltrattano le donne è chiaro che in Italia non dovrebbero circolare" Davi commenta "Assolutamente chiaro".


Da questa risposta deduco che poligamia e coppie gay per Giovanardi sia la stessa cosa. Una coppia non è composta da tre o più persone, quindi non può essere poligamia.
POLIGAMIA: n.f. [pl. -e] 1 ( etnol.) unione coniugale di un individuo con più individui di sesso opposto; comprende sia la poliandria sia la poliginia, ma è comunemente riferita a quest’ultima


Ritorniamo al solito pregiudizio che i gay/lesbiche amano il promisquo e non riescano ad avere una relazione affettiva stabile. Non è vero, come tutte le coppie etero hanno alti e bassi ma riescono a vivere per molti anni insieme, forse è anche per questo che chiedono di potersi sposare.


Risposta di Paolo Patanè Presidente Arcigay
"Un gioco  in cui essere omosessuali è una possibile variabile, non solo non altera la realtà, ma semplicemente la descrive con naturalità, poiché essere omosessuali è uno dei tanti naturali modi di essere uomini e donne", dice Paolo Patanè, presidente di Arcigay, che aggiunge: "Viva dunque tutto quello che contribuisce a raccontare la vita, la società, le persone per come sono, perché contribuisce al benessere di tutti, all'equità e alla giustizia".

(tratto dall'articolosu Repubblica.it  di Marco Pasqua del 14maggio 2011, Attacco al videogioco con le famiglie gay" Minaccia l'educazione dei bambini" )

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