28 Marzo 2012 www.ilcambiamento.it
L’operazione avrà un costo di 22 milioni di euro ed è finalizzata a decongestionare il traffico nella capitale. Quella dell'Estonia non è una novità assoluta: Seattle, Portland, Calgary, Sydney, Melbourne hanno già in precedenza adottato lo stesso provvedimento.
Nel 1973, quando era sindaco Zangheri, ci aveva provato anche Bologna ma il progetto è stato poi interrotto per difficoltà di bilancio della municipalizzata ATC. Nel 1997 l'esperimento del capoluogo emiliano è stato replicato ad Hasselt, in Belgio. L'iniziativa è stata un vero successo: è aumentata la qualità dell’aria e diminuito il rumore.
In Italia, intanto, si continua a respirare una brutta aria. A Milano, in particolare, si registrano livelli di smog fuorilegge due giorni su tre. Dall’inizio del 2012 si è arrivati al record di 57 giorni su 83 sopra i limiti di PM10. Il rischio ora è anche quello di una procedura di infrazione dell’Unione Europea nei confronti della Lombardia.
Secondo l’ultimo rapporto dell’Ocse da qui al 2050 l’inquinamento dell’aria, già responsabile di oltre un milione di decessi, rappresenterà la principale causa di 3,6 milioni di morti all’anno in tutto il mondo. Oggi, come sottolinea il documento, soltanto il due per cento della popolazione urbana mondiale vive con concentrazioni di pm10 accettabili, mentre il 70 per cento ne deve subire più di 70, una cifra che è destinata a crescere nei prossimi anni.
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