Campagna Abiti Puliti


___________________________________________________

Versace censura gli attivisti della CCC su Facebook

La casa di moda Versace ha disattivato sulla sua pagina facebook la possibilità per i suoi fan di aggiungere post dopo che alcuni attivisti della Clean Clothes Campaign avevano lasciato decine di messaggi chiedendo che l'azienda abbandonasse il sandblasting, altamente pericoloso per i lavoratori, come tecnica per dare ai loro jeans un look “usurato”.
Il processo prevede che i lavoratori sparino la sabbia ad alta pressione verso i jeans. La polvere entra poi nell'ambiente, esponendo i lavoratori alla silice, che provoca la silicosi nei polmoni. Alla fine, i lavoratori muoiono perché non riescono a respirare più correttamente. Non c'è cura conosciuta.
Alcune grandi marche, come la Levi's, H&M, C&A e Gucci, hanno già abolito i jeans sabbiati nelle loro collezioni. 



Versace, invece, è tra coloro che ancora non hanno fatto nulla nonostante i ripetuti richiami dei gruppi internazionali che si occupano di tutelare i diritti dei lavoratori, tra cui la Clean Clothes Campaign.


Su Change.org, la piattaforma in rapida crescita che intende dar voce alle istanze che riguardano il mondo del sociale, è stata lanciata una campagna per chiedere a Versace l’abbandono del sandblasting e centinaia di cittadini europei e americani hanno già aderito firmando la petizione.
“Quello che è accaduto è molto grave” ha detto Meredith Slater, un’organizzatrice della campagna su Change.org. “I clienti di Versace hanno richiamato la casa di moda semplicemente a seguire il percorso già intrapreso da altri e a mettere fine a un serio pericolo per i suoi lavoratori. Invece di controbattere nel merito della questione, l'azienda ha deciso di censurare ogni voce critica”.

__________________________________________

Ogni anno nel mondo si producono all’incirca cinque miliardi di paia di jeans.

Nell’industria dell’abbigliamento è pratica comune trattare il tessuto denim per ottenere effetti di sdrucimento e scolorimento. 

Per creare questi effetti vengono impiegate diverse tecniche, tra cui la sabbiatura, che può essere estremamente dannosa per la salute dei lavoratori se praticata senza l’equipaggiamento di protezione adatto.
La grande quantità di polvere che si produce durante il processo di sabbiatura, infatti, può portare a sviluppare la silicosi, malattia polmonare potenzialmente letale, a causa dell’inalazione di sottili particelle di biossido di silice

Nel 2009, la Turchia ha proibito la sabbiatura manuale con la silice, determinando una decisa riduzione di questa pratica nel paese.

Fino ad allora, il metodo della sabbiatura era largamente praticato, specialmente nell’economia sommersa, ed era svolto per la maggior parte da lavoratori immigrati sottoposti a turni di lavoro lunghissimi in stanze di trattamento ristrette e prive dei più elementari requisiti igienici, senza ventilazione o equipaggiamenti di sicurezza. In alcuni casi i lavoratori dormivano addirittura sul posto di lavoro. 

Secondo una stima della Comitato di Solidarietà Turco con i Sabbiatori circa 5.000 persone che hanno lavorato nell’industria dell’abbigliamento in Turchia hanno sviluppato la silicosi. 

Dopo il divieto introdotto dalla Turchia, l’industria della sabbiatura si è spostata in altri paesi, come Cina, India, Bangladesh, Pakistan, e in parte anche nel Nord Africa.

Al momento sono poche le informazioni disponibili sulla situazione dei sabbiatori in questi paesi, ma le Organizzazioni Non Governative e i sindacati temono che le condizioni di lavoro siano simili a quelle a cui i lavoratori erano sottoposti in Turchia.

La Clean Clothes Campaign (CCC), in collaborazione con il Comitato di Solidarietà dei Lavoratori della Sabbiatura in Turchia (Solidarity Committee of Sandblasting Labourers), chiede ai produttori di jeans di garantire che la sabbiatura sia eliminata dalla filiera produttiva. 
Un certo numero di aziende del settore moda e della distribuzione hanno già vietato la vendita di jeans sandblasted (sabbiatura) o hanno annunciato pubblicamente che li avrebbero eliminati gradualmente nei prossimi mesi.
Tra questi Lévi-Strauss & Co. e Hennes & Mauritz (H & M).
 


La CCC invita i governi dei paesi produttori di jeans a mettere fuori legge la sabbiatura del denim, ad assicurare l’applicazione delle norme in materia di salute e sicurezza sul lavoro e a garantire pensioni di invalidità ai sabbiatori che hanno contratto la silicosi. 
Anche i consumatori nei paesi importatori possono dare un contributo concreto assicurandosi che i jeans che acquistano non sono stati trattati con questo processo potenzialmente mortale.
I consumatori possono anche firmare un appello sul sito internazionale della CCC per sostenere le richieste della Campagna verso l'industria dei jeans e i governi.