Libreria


Addio alle carni - come e perché
Marinella Correggia (a cura di)
LAV, 2001  € 5,00

Un agile testo in cui vengono affrontati i vari aspetti legati al consumo della carne. L'autrice riassume in un centinaio di pagine tutte le conseguenze derivate dall'alimentazione carnea e ci permette così di scoprire cosa contiene veramente un piatto di carne. Il libro rappresenta un'introduzione ideale al vegetarismo grazie alla sua semplicità e chiarezza.

Commento di Luna

Un libro per chi ha scelto di non mangiare carne e per chi ci sta pensando. Per molti motivi: anche se può non essere prioritario per molti ( lo è per me ) è la compassione verso animali senzienti che conoscono la paura e la sofferenza e invece vengono trattati come merci.
Il libro racconta in modo chiaro e diretto quello che succede negli allevamenti intensivi e i testimoni raccontano che non dimenticheranno mai lo sguardo di certi vitelli e maiali costretti a vivere in gabbie strette per scopi commerciali. Mi domando come si possa scegliere di fare certi lavori.
Ci sono anche motivi umanitari, ambientali  legati a fattori economici. Pensiamo solo che per gli allevamenti europei e americani, intere e vastissime zone di foresta vengono distrutte per far posto alla coltivazione di cereali e soia, privando le popolazioni locali della possibilità di autosostentamento. Che diritto abbiamo di commettere questo crimine contro popolazioni del sud del mondo che spesso sono governate da gente crudele in combutta con la criminalità locale e le multinazionali? Nessuno. Il numero di persone  che non mangiano carne è aumentato negli ultimi anni. Speriamo che aumenti sempre più. Perchè mangiare carne non è assolutamente necessario e fa ormai parte di una cultura del passato.

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Abbaiare stanca 
 di Daniel Pennac

ed.Salani, 2006, 190 p., ill., rilegato €10,00
età di lettura 10 anni. 

"Non sono uno specialista di cani. Solo un amico. Un po' cane anch'io, può darsi. Sono nato nello stesso giorno del mio primo cane. Poi siamo cresciuti insieme. Ma lui è invecchiato prima di me. A undici anni era un vecchietto pieno di reumatismi e di esperienza. Morì. Io piansi. Molto". Ecco cosa dice Daniel Pennac, l'innamorato dei cani. Quando avremo letto la storia del Cane, sapremo non solo tutto sul suo mondo. ma impareremo anche molto su quello degli uomini: come appariamo agli occhi del cane. quanto dobbiamo venir ammaestrati. Da uno scrittore cult, un inno all'amicizia tra uomo e cane, una storia sull'amore, la paura e la voglia di libertà. Daniel Pennac.

Commento di Luna:
Un libro per grandi e piccoli. Per chi ama i cani e gli animali in genere. Per chi ha un cane o chi lo avuto fino a poco tempo fa , come me, per 18 anni. 18 anni passati insieme condividendo gioie e dolori. Chissà cosa avrà intuito e capito di quello che stava avvenendo? Gli animali sono molto sensibili e in questo libro l'autore ha voluto vedere le cose dal punto di vista del cane. La  mia esperienza personale è che i cani e gli animali in genere sono essere senzienti, soffrono, amano come noi e dobbiamo per questo rispettarli. Lo scopo del libro è questo. Amare ma anche rispettare gli animali. Il mio cane è morto due settimane prima di mio padre per un'ischemia cerebrale. Forse aveva avvertito che stava male prima che i dottori si accorgessero e il suo cuore non ha retto.
30/04/2011
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Le voci dei fiori 
di Gina Marpillero

ed. Biblioteca dell'immagine,2002 p.120 illustrato € 11,36
 
Come si fa un bel giardino? Come si curano i fiori? E poi con le piante si può parlare? Utili consigli per far nascere il più bel giardino. Panoramica nel mondo delle piante e dei fiori, visti come esseri viventi da amare, curare e rispettare. Il volume è accompagnato da immagini a colori.

Commento di Luna: 
Il corpo può invecchiare ma l'anima no. Si può restare adolescenti anche a novant'anni.  L'autrice del libro, invece di cadere in depressione, riesce ancora a stupirsi di fronte a un meraviglioso giardino di cui conosce  i nomi dei fiori come quelli degli amici. Non è sdolcinatezza amare la natura  e i suoi figli , i fiori, le piante, gli uccelli. La capacità di stupirsi e di godere delle bellezze della natura mantiene più giovani di un lifting. Tanta tenerezza e dolcezza e senso di quiete in questo libro che insegna a godere delle piccole cose della vita, insegnamento difficile da applicare viste le amarezze che la vita ci riserva. Sentimento da riscoprire , quelle delle piccole cose, anche se purtroppo sminuito da tuttologi che ce lo propinano in libri best seller e no come la ricetta della felicità. Questo libro non ha la formula per raggiungere la felicità che non esiste ed è un' invenzione della nostra società e della pubblicità ma insegna che possiamo prenderci una pausa dagli affanni quotidiani ammirando un fiore, i suoi colori e il suo profumo. Certo è solo un attimo, un battito d'ali, un respiro, prima  di ripiombare nel caos.
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Guida all'impero per la gente comune

di  Roy Arundhati

ed Tea 2006, 171 p, brossura € 7.50


Il volume è una raccolta di saggi sui grandi temi sui quali Arundhati Roy è impegnata in prima persona: dalla battaglia per la democrazia in India, con una analisi della classe politica indiana che ha corroso il midollo della democrazia parlamentare laica per il proprio tornaconto elettorale; agli spaventosi "giochi nucleari" in cui sono coinvolti India e Pakistan; al come contrastare l'Impero, che non è soltanto il governo statunitense e i suoi satelliti europei, la Banca mondiale o il fondo monetario internazionale, ma è qualcosa di più. In molti paesi l'Impero ha generato sottoprodotti pericolosi: nazionalismo, fanatismo religioso, fascismo e terrorismo. 

Commento di Luna:
Arundhati Roy è  una giornalista e scrittrice indiana che ammiro moltissimo . I suoi libri mi piacciono moltissimo, li trovo coinvolgenti e appassionanti. Apprezzo molto il suo  stile, diretto e giornalistico, senza giri di parole e il suo impegno civile che l'ha portata a anche  a farsi arrestare per protestare contro la politica indiana delle costruzione delle dighe che costringono milioni di persone a lasciare la loro casa per fare posto alle dighe. La scrittrice contesta il suo paese , la più grande democrazia del mondo, perchè da molti anni non è più una democrazia. Ha dimenticato gli insegnamenti di Gandhi e nonostante la povertà spende miliardi per avere la bomba atomica e mostrare i muscoli al nemico di sempre il Pakistan. Arundhati Roy narra con orrore il pogrom contro i musulmani- in India una minoranza- di cui nessun giornale internazionale ha parlato. Guarda con preoccupazione alla crescita economica del suo paese e narra come poveri uomini sono costretti  nel freddo a sistemare i fili  per il collegamento dei cellulari dei ricchi. O di come molti contadini si sono suicidati perchè non avevano i soldi per comprare i semi transgenici della Monsanto. Una lettura consigliata per chi vuole essere informato e non vuole chiudere gli occhi di fronte alla tragica realtà di molti indiani.
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L'eclissi dell'Europa. Decadenza e fine di una civiltà 

di Sabino Acquaviva

ed.Editori Riuniti 2006

L'Europa è in declino e fiorisce un nuovo mondo cui gli europei diventano estranei. Vengono meno i valori che hanno guidato gli europei nell'itinerario della loro storia. Ma assistiamo anche al collasso demografico, al crollo dell'identità economica e dell'imprenditorialità. Contribuisce alla decadenza la crisi della giustizia e di un diritto che ha orientato la storia del mondo. La politica coagula tutto questo perché inadatta a una società cosi diversa. Bisognerebbe accelerare l'unificazione economica e politica e ridare vita a un sistema di valori e di ideali simili a quelli che garantirono il primato dell'Europa. È possibile che sia vicina l'ora della nostra scomparsa, o forse l'Europa può salvarsi dando origine a una civiltà diversa? 

Commento di Luna: Mai titolo è stato più appropriato. Molti si stanno domandando che fine ha fatto l'Europa , non quella delle banche e dell'euro, sempre più presente e attiva , ma quella dei valori. Forse non c'è mai stata. Forse c'è stata solo sulla carta. In questo momento l'Europa delude , delude moltissimo e ferisce con i suoi rifiuti e i suoi schiaffi all'Italia lasciata sola a gestire problemi enormi. Ho letto questo libro anni fa, ma mi sembra molto attuale. L'Europa non riconosce le sue radici cristiane ma non vuole gli immigrati musulmani. Che cosa vuole l'Europa? I problemi si risolvono collettivamente ma Francia e Germania , i nostri vicini, ci respingono , ci maltrattano, non ci aiutano. Che futuro ha la cosidetta Unione Europea? Che cosa ci unisce in   questo momento? E' veramente un momento difficile , critico, da cui usciremo con le ossa rotte... europei sulla carta ma non nell'animo e nella mente.
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Pyongyang di Guy Delisle

Pyongyang è la capitale della Corea del Nord, uno stato ai confini della realtà: una spietata dittatura comunista che vive in isolamento quasi completo, immersa nel culto di Kim Il-Sung, nominato "presidente eterno" dopo la morte, e di suo figlio, il "caro leader" Kim Jong-Li. Per gli stranieri è difficilissimo entrare e praticamente impossibile avere contatti con gli abitanti. Guy Delisle ha lavorato due mesi a Pyongyang e ne è tornato con un reportage a fumetto nello stesso tempo esilarante e drammatico. Uno sguardo dal paese più assurdo del mondo, dove il 1984 di Orwell non è fantascienza. 


Ed. Inernazionale-Fusi Orari, 2006 € 16,00 
Genere: Graphic Novel 

L'autore:  Guy Delisle è un disegnatore e animatore canadese del Québec. Ha raccontato i suoi soggiorni in Cina e in Birmania in Shenzhen e Cronache birmane (Fusi orari). Vive a Montpellier, in Francia. 

Commento di Francesca: Probabilmente perchè so poco e niente del regime nord coreano, ma questo libro mi è servito a scoprire un po' i "costumi"e gli "usi" dei cittadini di Pyongyang. L'autore non spiega, mostra la sua esperienza di permanenza di due mesi nella capitale. Chi sapeva che a Pyongyang ci si occupa di produzione dei cartoni animati e tutto il mondo si trasferisce lì per la produzione finale?
"Divertentissimi" i mille pellegrinaggi "facoltativi" ai musei deserti dedicati al supremo kim-il-sung.

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A Dirty War   A Russian reporte in Cecenia

di Anna Politkovskaya

In una serie di articoli a partire da luglio 1999 a febbraio 2000 si descrive vividamente le atrocità e gli abusi della guerra, che sia la corruzione nel cuore della Russia post-comunista o gli argomenti altrettanto false e comportamenti abominevoli delle autorità cecene.

 In questo reportage coraggioso, Politkovskaya critica aspramente la stupidità maschile e brutalità su entrambi i lati del conflitto e le interviste ai civili le cui case e comunità sono state devastate, lasciando loro un posto dove vivere e niente e nessuno a cui credere.

ed. Press Harvill (29 novembre 2004)  
 Lingua: Inglese

Commento di Luna: tutte le guerre sono sporche , ma ancora di più le guerre dimenticate o ignorate come quella della Cecenia che  per il presidente Putin è ' una questione interna alla Russia'. Come dire ai paesi occidentali 'Fatevi i fatti vostri'. E  i paesi occidentali i 'fatti loro' se li fanno anche perchè Putin è un loro amico, nel senso che fornisce gas e quindi su questa guerra si è sempre taciuto. Anna Politkovsakaya no. Sapeva che sarebbe andata incontro alla morte come molti altri coraggiosi giornalisti non certo servi del potere o amanti dello scoop. Ma non ha saputo resistere ai richiami della sua coscienza di fronte a tante morti innocenti, rapimenti, stupri. E di fronte al dolore, non solo quello dei ceceni ma di molte madri russe che hanno visto morire i propri figli in Cecenia dove sono stati mandati da un governo cinico e crudele che non guarda in faccia nessuno, neanche i propri cittadini. Il libro è altamente drammatico e lascia sgomenti per l'indifferenza che questa guerra ha suscitato nell'occidente, ovviamente  quello che ha il potere. Ricordare Anna Politkovskaya ad alcuni anni dalla sua morte è un dovere. Per come è stata uccisa, a bruciapelo, per la sua professionalità e per non essersi voltata dall'altra parte di fronte alle sofferenze di tante persone innocenti.
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A sud di casa.

L'Africa delle donne. Da Belluno all'Angola, una storia di scoperte e nostalgia.

ed. Terre di Mezzo, pp.174 € 7,00

“Fino a ieri mi sentivo una donna battagliera, viaggiatrice in cammino lungo i sentieri d’Africa e d’America Latina. Oggi mi preparo a uscire dall'ospedale circondata dalle nostalgie, provo ad accettare la mia vulnerabilità, a riconoscermi al di là di ciò che ho realizzato, dei luoghi visti e dei lavori svolti. Tra presente e futuro mi nutro di paure. Oggi so che sono mortale”.

Da Belluno all’Angola. A sud di casa si compie per Laura, giornalista e cooperante, l’incontro tra coraggio e dolore, speranza e debolezza.

Laura Fantozzi è viaggiatrice e giornalista professionista. Tra il 2005 e il 2006 ha lavorato in Angola per UNDP (United Nations Development Program) e per l’Organizzazione non governativa Medici con Africa Cuamm. Nel 2008 e 2009 è stata inoltre consulente di UNICEF; al momento è impegnata nella startup di IIDAC Europa, Associazione di promozione sociale che si dedica al protagonismo giovanile e alla cittadinanza attiva, ed è legata alla Ong brasiliana IIDAC.

 www.asuddicasa.it

Commento di Francesca: L’autrice vi è arrivata in forze alle Nazioni Unite nel 2005 – «come media assistant in un team che si occupa di coordinare le informazioni delle agenzie Onu», e poi a stretto contatto con Medici con l’Africa-Cuamm – e vi è rimasta un paio d’anni, finché un problema di salute non l’ha costretta a un rimpatrio, doloroso non solo per la malattia. 
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I vestiti nuovi del consumatore

Guida ai vestiti solidali, biologici, recuperati: per conciliare estetica ed etica nel proprio guardaroba 

ed Altreconomia €4,00

È l’ora del cambio di stagione. Questo libro è un prezioso vademecum per rinnovare il guardaroba, coniugando lo stile con il rispetto per l’ambiente e le persone. Una trama che prima svela l’iniquo sistema delle multinazionali tessili e poi spiega i criteri per fare la rivoluzione nel proprio armadio. Per passare dal dire all’indossare trovate qui indirizzi di 100 realtà -produttori, negozi e siti web- con abiti e accessori equi e solidali, biologici e naturali, riciclati o riusati in modo creativo.

Deborah Lucchetti ex operaia e sindacalista, esperta di lavoro, diritti umani, globalizzazione e fair trade. Presidente di Fair -cooperativa sociale-, coordina la Campagna Abiti Puliti

Commento di Francesca: mi è piaciuta molto questa miniguida, si  come vengono  prodotti i jeans in Turchia (tecnica della sabbiatura per renderli vecchi, "look used", denunciando le condizioni di sicurezza degli operai, le politiche aziendali del fast-faschion delle catena Zara e H&M. Questo libricino lo si trova in alcune botteghe del mondo del commercio equo. 
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"Alice Herz Sommer. Un giardino dell’eden in mezzo all’inferno"

di Melissa Müller e Reihnhard Piechocki, Excelsior 1881, pp. 390, euro 21,50

I due autori tedeschi ripercorrono l’esistenza lunga più di un secolo della donna. Alice Herz-Sommer era nata nel 1903 a Praga, quando la Cecoslovacchia era ancora parte dell’impero Austro Ungarico. Appartenente a una delle più importanti famiglie della città, la sua esperienza è la testimonianza di come la voglia di vivere sia più forte di quella follia che furono i campi di concentramento nazisti ed è a questo che si riferisce il sottotitolo “Un giardino dell’eden in mezzo all’inferno”. Il giardino è la musica che la salverà dalla disperazione, l’inferno da cui riesce a scampare è il lager di Theresienstadt dove viene deportata, a sessanta chilometri dalla capitale della Repubblica ceca. Di origine ebraica, gli Herz partecipavano attivamente alla vivace vita culturale della Praga degli anni Venti: lo scrittore Franz Kafka era uno dei più stretti amici di famiglia. 

Tratto dalla recensione di Simona Verrazzo per "il Foglio".
 
Il commento di Luna:
Alice Sommer Herz ha sofferto sia sotto il nazismo che sotto il comunismo. E' stata discriminata sia prima che dopo il nazismo come se essere ebrei fosse una colpa anche dopo la tragedia dei campi di concentramento. Ciò che mi ha colpito è stata l'indifferenza  con cui è stata trattata dopo la liberazione dal campo di concentramento, il momento in cui rievoca come i vicini di casa si sono precipitati nel suo appartamento per portarle via i mobili quando hanno saputo che era stata deportata e una terribile scena in cui la musicista descrive come i nazisti avevano deciso di eliminare gli ebrei perchè nel campo non c'era più posto. Costretti per una notte a stare in piedi in piena campagna gli anziani  e i più deboli sono morti .

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Lou, Buc e tutti gli altri   di Stefano Cagno 

Gli esperimenti sugli animali sono di solito circondati da un alone di segretezza che impedisce alla gente di sapere esattamente cosa accade all'interno dei laboratori. In questo libro, di apparente fantasia, l'autore intervista dodici animali che hanno partecipato ad altrettanti esperimenti, facendosi raccontare come avvengono, ma soprattutto le emozioni che provano. Ad eccezione degli animali parlanti, tutto il libro è basato su elementi reali e storici che l'autore ha raccolto in molti anni di ricerche ed ogni intervista è corredata da una spiegazione su quanto è stato raccontato dall'animale. Il lettore sarà accompagnato lentamente all'interno di un mondo sconosciuto, permettendogli di affrontare un argomento difficile, e talvolta doloroso, in maniera graduale. Alla fine di questo percorso, ognuno sarà in grado di prendere una posizione più ponderata su un argomento sempre più frequentemente dibattuto com'è la sperimentazione sugli animali.


Editore: Editori Riuniti Univ. Press
Collana: Laboratorio creativo
Prezzo   € 13.00
Data di pubblicazione: 2007 

Stefano Cagno si è laureato in Medicina e Chirurgia presso l’Università Statale di Milano. Lavora come Dirigente Medico Ospedaliero, disciplina Psichiatria. Da anni è membro del Comitato Scientifico Antivivisezionista e della Lega Internazionale Medici per l’Abolizione della Vivisezione. Ha partecipato a molti congressi e dibattiti anche a livello universitario sull’argomento. È autore dei libri “Gli animali e la ricerca” (Franco Muzzio Editore) e “Quando l’uomo si crede Dio” (Alberto Perdisa Editore).