venerdì 24 giugno 2011

Il governo alza la soglia dei tassi usurai “Banche favorite a scapito dei cittadini”

di Nello Trocchia 21 giugno 2011 
L'associazione dei consumatori Adusbef denuncia la norma contenuta nel decreto sviluppo approvato alla Camera, che modifica il livello a cui un prestito si considera da usura. "Aumenti sugli interessi dei mutui anche dell'80%"


Il decreto sviluppo, approvato alla Camera, alza il tasso di soglia oltre il quale un prestito diventa usuraio. Per le associazioni dei consumatori e anti-usura è un altro regalo al sistema bancario. La legge che viene modificata è la numero 108 del 1996, fortemente voluta dalle associazioni che si battono da sempre contro lo strozzinaggio, che prevedeva una soglia anche per gli istituti di credito nell’erogazione di prestiti a imprese e famiglie.

Il calcolo del limite, oltre il quale si configurava un tasso usuraio, era fissato da un meccanismo molto semplice. Oggi il meccanismo di determinazione viene modificato. Prima si prendeva in considerazione il tasso medio rilevato dalla Banca d’Italia, ogni trimestre, aumentato della metà. Un tasso di interesse che superava tale soglia veniva definito ‘usuraio’. Il decreto sviluppo stabilisce che il calcolo sia fatto in modo più vantaggioso per le banche: si aumenta il tasso medio del 25% e al risultato si aggiunge una maggiorazione di 4 punti con la previsione che “la differenza tra il limite e il tasso medio non può essere superiore a otto punti percentuali”.

Nei fatti la soglia aumenta soprattutto per i mutui che potranno essere erogati a tassi di interesse più alti. Pagano i cittadini, guadagnano le banche. “Ora Tremonti, da maggiordomo dei banchieri – denuncia Elio Lannutti, presidente Adusbef e senatore Idv – dopo aver messo una pietra tombale sui rimborsi per anatocismo (rendendo vana la sentenza della Cassazione che dichiarava illegali gli interessi sugli interessi), ha aumentato i tassi soglia fino all’80%”. L’Adusbef ha realizzato una tabella comparativa. 

Un esempio su tutti: “ Per il trimestre in corso, la rilevazione Bankitalia del tasso medio applicato ai mutui variabili è pari al 2,79 %. La soglia d’usura attuale è del 4,185 %. 
La nuova soglia salirebbe al 7,4875 per cento, con un aumento del 78,9 percento rispetto all’attuale”. Discorso analogo anche per i mutui a tasso fisso con un aumento del 40%.

Presentazione palinsesto LA7

La7, Mentana: “Saviano ingombrante. Buon per noi”
"Le scelte della Rai sono comprensibilissime. Molto semplicemente ‘Vieni via con me’ era un programma ingombrante”. La pensa così il direttore del telegiornale di La7 Enrico Mentana, che ha presenziato oggi alla presentazione dei nuovi palinsesti dell’emittente di Telecom Italia, nel corso della quale Roberto Saviano, in collegamento telefonico dall’estero, ha annunciato che ‘Vieni via con me’ abbandona la Rai per La7. Sulla questione ci va giù duro anche il giornalista Filippo Facci, volto nuovo della prossima stagione di La7. “Sono 25 anni che in Rai c’è imbarazzo – spiega Facci – oggi la tv pubblica fa di tutto per perdere i suoi campioni. Bisogna privatizzarla”. Presente anche Gad Lerner, che commenta l’attuale situazione citando un commento ricevuto sul suo blog: “Se ci danno Saviano in cambio di Giuliano Ferrara, evidentemente ci piace vincere facile”   di Franz Baraggino
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Prevista per oggi (22Giugno n.d.r) la presentazione dei palinsesti autunnali della tv di Telecom. Trattative ferme con Michele Santoro, la vera sorpresa sarà lo scrittore. Previsto insieme con Fabio Fazio per quattro puntate di 'Vieni via con me'
Ormai è tempo che cadano i frutti dal banano Rai che, per spiegare la sua personalissima metafora, Giovanni Stella presidia con vorace attenzione. L’amministratore delegato di Telecom Italia Media ha una scadenza precisa: domani a Milano, tra nuovi acquisti e dirigenti in doppiopetto, La7 presenterà i palinsesti autunnali. Non sarà Michele Santoro la sorpresa: la trattativa è ferma, quasi azzerata, complice l’esperimento di Tutti in piedi che affascina il giornalista e il tentativo estremo dei consiglieri Rai di riaccendere Annozero. Nelle ultime ore, in gran segreto, Stella lavora per chiudere l’accordo con Roberto Saviano. Ecco l’annuncio che Stella conserva per la conferenza stampa di oggi, un colpo che ne contiene due: cinque serate per l’autore di Gomorra e poi, il prossimo maggio, quattro puntate di Vieni via con me con Fabio Fazio, praticamente libero perché ‘Che tempo che fa’ avrà chiuso la stagione. L’operazione di Stella è conclusa – come confermano al Fatto fonti di La7 – manca soltanto la firma di Saviano. L’unica novità con targa Rai che, a parte la coppia di Libero (Gianluigi Nuzzi e Filippo Facci), l’emittente di Telecom può mostrare ai pubblicitari ansiosi di farcire con milioni di euro quel 5 per cento di share, l’eccellente risultato che segna in prima serata sfruttando l’abbrivio del telegiornale di Mentana.

‘L’Unità’, Concita de Gregorio lascia direzione “Tre anni positivi, nonostante le difficoltà”

di Redazione Il Fatto Quotidiano 18 giugno 2011 

Una decisione "condivisa, assunta nel pieno rispetto reciproco" scrive la giornalista in una nota insieme all'editore Soru. Che si impegna a mantenere il giornale "un luogo aperto a chi voglia contribuire alla ricostruzione del Paese dopo la troppo lunga stagione del berlusconismo"

Concita de Gregorio lascia la direzione de ‘L’Unità’. A partire dal primo luglio. Una decisione “condivisa, assunta in autonomia e nel pieno rispetto reciproco riconoscendo l’importante lavoro svolto e i risultati raggiunti”, si annuncia in una nota congiunta del direttore, ormai quasi ex, e dell’editore del quotidiano Renato Soru. Per il momento nessuna indicazione su chi la sostituirà. La de Gregorio era a capo del giornale da tre anni, “l’impegno inizialmente preso” per “dare stabilità” alla testata. Un ciclo definito da entrambi “positivo” ma che direttore ed editore pensano sia il momento di chiudere. “Il direttore continuerà ad esercitare il suo impegno professionale in altre forme”, sta scritto nella nota, smentendo quindi, per il momento, le voci che la volevano di ritorno a ‘La Repubblica’. L’editore, dal suo lato, si impegna “a fare in modo che il giornale resti luogo aperto alla discussione allargata all’intero centrosinistra – si legge – e alle diverse forze vitali che vogliono assumersi l’impegno della ricostruzione del Paese dopo la troppo lunga stagione del berlusconismo“.

Pd, polemica sulla Festa dell’Unità Le donne: “Quel manifesto ci offende”

 Redazione Il Fatto Quotidiano 23 giugno 2011
 
 
 "Sconcertato" si è definito il comitato nazionale 'Se non ora quando'. Proteste anche dall'interno del partito. Nella campagna, una donna si tiene la gonna che rischia di sollevarsi. Perché "cambia il vento", recita lo slogan

La sinistra inciampa ancora su una minigonna. Dopo la provocatoria campagna pubblicitaria del 2008 di Oliviero Toscani per ‘L’Unità’, a fare discutere quest’anno è uno dei manifesti per la ‘Festa dell’Unità’ di Roma, organizzata dal Pd. “Cambia il vento” recita lo slogan, figlio dei successi – alcuni inaspettati – alle amministrative e ai referendum. Una ragazza tiene a bada la sua gonna corta, che rischia di solleversi per il vento: questa l’immagine scelta. “Si vedono solo le gambe e le mani, nemmeno la testa”, commentano alcuni utenti in rete, criticando la scelta definita “maschilista” dal partito. ”Un misto di invidia sulle donne” e una “mancanza di originalità”, invece, per la segretaria generale della Cgil, Susanna Camusso.

“Sconcerto” è stato invece espresso dal comitato nazionale ‘Se non ora quando’. “L’abbinamento fra lo slogan e l’ennesima immagine strumentale del corpo femminile ci lascia stupite e attonite”, scrivono in una nota. Dal comitato viene così lanciato un appello al Pd romano, affinché ritiri la campagna, “anche per rispetto verso milioni di donne italiane il cui voto è stato fondamentale nelle amministrative e nei referendum nazionali del 12 e 13 giugno”. Una preoccupazione condivisa dalle stesse esponenti della Conferenza regionale e romana delle donne democratiche. Che si dicono sorprese dallo “scivolone realizzato con il manifesto”, “da cui si dissociano fermamente, ribadendo che l’uso strumentale del corpo delle donne è bandito dalla nostra cultura ed azione politica”.


Eppure non è la prima volta che i pubblicitari – forse tutti uomini – della ‘Festa dell’Unità’ in salsa democratica giocano con immagini femminili che suscitano polemiche. Già lo scorso anno una miss un po’ svampita, com’è stata descritta on line, rappresentava l’Italia. Per i suoi 150 anni – portati benissimo e con il sorriso – stringeva a sé un grande mazzo di rose rosse. Un manifesto di “una stupidità allucinante”, lo aveva definito la deputata Pd Paola Concia. E basta andare ancora indietro con la memoria per ripescare il “Ciao, bella” dell’edizione 2008 della festa. Con sotto l’immagine di una ragazza appena sveglia, ancora nel letto a stiracchiarsi. In quell’occasione, più che le femministe, a non gradire erano stati i puristi dei canti dell’eredità di sinistra. Niente a che vedere con la campagna pubblicitaria madre di tutte queste polemiche: quella del 2008 del quotidiano ‘L’Unità’. In cui il giornale stava infilato nella tasca posteriore della minigonna di jeans di una bella donna in maglia rossa. Una provocazione non inaspettata però, considerata la mano che l’ha firmata: quella di Oliviero Toscani.

Diversa l’interpretazione data dai giovani del Pd del quinto Municipio della capitale, secondo cui la minigonna del manifesto non rappresenta affatto lo stereotipo femminile della donna-oggetto, ma è anzi il simbolo di una rivoluzione di 40 anni fa, quella femminista, che ha reso le donne più libere e padrone del proprio corpo. La stessa ventata di cambiamento che avviene oggi nel nostro paese. E che, secondo i giovani democratici, assegna proprio alle donne un ruolo di primo piano. Perché non pensare alle energie rinnovabili, “che sono state al centro del recente referendum”, invece? E’ la controproposta di alcuni democratici del quarto Municipio, tra cui il vicepresidente Riccardo Corbucci, che si appellano alla direzione del partito affinché decida di rimuovere i manifesti.

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Francesca commenta
Non c'è nulla da fare, sembra più forte degli uomini, utilizzare il corpo delle donne e non il loro. Fa ridere la giustificazione di qualcuno che risponde alle critiche dicendo “Si vedono solo le gambe e le mani, nemmeno la testa”, non mi risulta che per vendere un prodotto la testa di una modella sia preponderante, a meno che questa non abbia atteggiamenti  provocatori espressi con le labbra, la lingua, gli occhi etc oppure che debba pubblicizzare uno schampoo.
Peccato che non si veda la faccia o meglio la testa della ragazza (forse le donne non hanno testa?), sto portando agli estremi la questione, ma prima di pubblicare un'immagine di questo tipo bisogna riflettere molto, anche se un'idea simile non sarebbe neanche duvuta nascere...per caso ha partecipato una donna alla preparazione di questa campagna pubblicitaria?! 

In questo manifesto l'attenzione viene per forza incentrara sulle gambe e su cosa c'è sotto la gonna. Anzi è provocatoria e maliziose le mani che tengono ferma la gonna (purtroppo per gli uomini). Questa immagine ricorda la scena ormai celebre di Marylin Monroe che trattiene la gonna dal vento che esce dalle prese d'aria della metropolitana, immagine di donna svampita che capita per caso sopra il getto d'aria e non si sposta, mentre il suo accompagnatore si ferma a guardarla. Cosa c'entra una gonna con il vento (presunto) di cambiamento che respira il pd? Come direbbe il personaggio Cetto Laqualunque di Antonio Albanese Il vento del cambiamento porterà "Pii Pilu per tutti!"?
Non era meglio la bandiera del partito che riprende a sventolare?! Il Pd a mio riguardo non è ancora credibile! Manca ancora il rispetto per le donne e molto altro.


Antonio Albanese - Il professore - Giù al Nord


Esilarante!!!! Dedicato ai prof che devono condurre gli esami di fine anno.

In Romania si prepara una legge per sterminare di 2 milioni di cani randagi

di Enrica Garzilli 23 giugno 2011

Nonostante un rinvio, secondo gli animalisti la norma rischia di essere approvata lo stesso. Così su Internet continua la raccolta di firme da tutto il mondo. Intanto nella cittadina di Tulcea vengono bruciati vivi più di cento cuccioli al giorno

Il 21 giugno il Parlamento romeno ha rimandato ancora una volta, per mancanza di tempo, la discussione di una legge sull’uccisione di cani randagi che popolano il paese. E per fortuna, perché la ben nota proposta di legge PL 912 avrebbe autorizzato lo sterminio brutale di oltre 2 milioni di randagi. Cani che vengono presi al collo per strada con una grossa pinza, sedati sul posto tramite un’iniezione calmante, gettati a terra, scaraventati in massa nell’inceneritore e bruciati vivi.

Se approvata, la PL 912 vieterebbe anche alle organizzazioni senza fini di lucro di entrare nei canili pubblici per verificarne la gestione e limiterebbe pesantemente l’adozione dei cani presenti nelle strutture. I leader dei gruppi parlamentari, la coalizione che governa, costituita dal Partito democratico liberale di centrodestra insieme all’Unione democratica degli ungheresi, e i tre partiti di opposizione, sono stati d’accordo nel decidere che sarà la Commissione per l’amministrazione pubblica a dover ridiscutere la legge nelle prossime settimane e a prendere una decisione. Che è solo rimandata.
 
Su Facebook circola una petizione al Parlamento europeo per bloccare la PL 912. In poco tempo in tutta Europa sono state raccolte oltre 20.570 firme, ma è un numero ben lontano dal milione di firme necessarie. A due giorni dal voto, il governo romeno ha deciso infatti di non accettare più alcuna firma di protesta da inviare al Parlamento europeo. Queste sono le facce dei politici che la pagina di Facebook “The Dog killers in Romania” indica come quelli che più odiano i cani.

Bjork-Bachelorette

Bachelorette è una canzone della cantante islandese Björk. È il secondo singolo pubblicato dall'album Homogenic del 1997.
Questa canzone è la terza di un ciclo di canzoni composte da Human Behaviour, Isobel e Oceania; come le ultime due canzoni, il testo di Bachelorette è stato scritto da Björk insieme al poeta islandese Sjón.



Il video di questa canzone, diretto da Michel Gondry, ha avuto una nomination nel 1998 come Miglior Video Musicale. Nel video la cantante è presentata come una scrittrice di successo che ha trovato un libro sepolto in un giardino che ha iniziato a scriversi da solo. Seguendo le indicazioni del libro, si reca a Chicago, dove durante un incontro con un editore si innamora di lui. Lei diventa una scrittrice molto famosa, ma il loro rapporto si deteriora. Parte del video è girato come una rappresentazione nella rappresentazione. Ad un certo punto il pubblico si trasforma in piante.

Leggi il testo 

giovedì 23 giugno 2011

Massive Attack- Teardrop

I Massive Attack sono un gruppo musicale britannico, considerato fondatore del genere trip hop.
Nati a Bristol nel 1987, sono una sorta di "collettivo musicale", poiché si sono sempre avvalsi di collaborazioni di diversi artisti, come Sinéad O'Connor, Horace Andy, Madonna, Tricky, Shara Nelson, Mos Def, Elizabeth Fraser, Martina Topley-Bird e Tracey Thorn.
Gli attuali componenti del gruppo sono Robert Del Naja e Grant Marshall.
Dalla pubblicazione del primo album, Blue Lines (1991), i Massive Attack sono stati caratterizzati dalla fusione di jazz, hip hop, rock ed elementi soul, fusione che ha poi identificato il loro stile nel genere trip hop, nonostante la band abbia sempre rigettato qualsiasi forma di classificazione.
http://it.wikipedia.org/wiki/Massive_Attack


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La Patagonia e i Benetton: chi compra le terre che diventeranno la liquid Arabia

24 agosto 2010  di Alessandro D'amato
Pepe Escobar sull’Huffington Post scrive della terra ai confini Sud del mondo. E racconta chi sta comprandoe perché: acqua, petrolio e gas naturali del suo sottosuolo potrebbero scatenare guerre mondiali?

La “deserta e sterile” Patagonia (così l’aveva definita Charles Darwin) vanta non meno di 230mila chilometri quadrati di bacini idrografici che si buttano nell’Atlantico. E detiene 4mila chilometri quadrati di ghiacci continentali e ghiacciai, che ne fanno una delle più grandi riserve di acqua dolce del pianeta. Siamo attualmente nella fase avanzata di una guerra implacabile a livello mondiale di petrolio e gas (la Patagonia, tra l’altro, possiede entrambi). Un cruciale rapporto delle Nazioni Unite ha avvertito che nei prossimi 50 anni, i problemi legati alla mancanza di acqua o alla contaminazione di masse di acqua influiranno su tutto il pianeta. E quando le guerre per l’acqua esploderanno – forse già intorno al 2020 – la Patagonia dei Laghi Azzurri cristallini e ghiacciai millenari varrà talmente tanto che il possesso di acqua sarà infinitamente più prezioso di quello di petrolio e di gas.

TERRA IN VENDITA - Nella regione che si avvia a diventare un tesoro vige anche una voglia di indipendenza dal “possessore”, ovvero l’Argentina. Più del 50% (il 78% dei giovani) vuole una Patagonia indipendente. suddivisa politicamente in cinque province appartenenti all’Argentina e da due regioni e una provincia appartenenti al Cile: nei secoli è passata attraverso la dominazione spagnola e quella inglese prima di approdare nelle mani di Buenos Aires. La vendita della Patagonia è iniziata nel 1996, sotto il governo di Carlos Menem. Menem, secondo le sue parole, voleva vendere “il surplus di terra ” del paese da lui presieduta. Non c’è nessuna legge federale in Argentina che regolano la vendita di terreni agli stranieri. Solo alla fine degli anni 1990, più di 8 milioni di ettari sono stati venduti. Secondo l’esercito argentino, più del 10% del territorio nazionale è di proprietà estera. Ma il problema non è la vendita: è l’assenza di qualsiasi controllo sui progetti di investimento proposti.  Nessuna meraviglia che tutti i residenti di Rio Negro e Santa Cruz dicano gli uffici del sindaco locale sono sempre il top delle agenzie immobiliare in città. E questi stessi residenti inevitabilmente lamentano che la Patagonia è stato inghiottita da stranieri come Ted Turner o la famiglia Benetton. Inoltre, due delle più grandi compagnie di petrolio della Patagonia sono di proprietà straniera: uno di loro, di proprietà statale, è stato venduta alla Spagna, e l’altra, privata, al Brasile.

mercoledì 22 giugno 2011

Sky, Carelli lascia la direzione del tg a Sarah Varetto

Sarah Varetto è il nuovo direttore di Sky tg24. Subentra a Emilio Carelli che ha fondato e guidato la redazione per 8 anni. Varetto, torinese, 39 anni è sposata e ha 2 figli. E’ giornalista professionista da oltre 11 anni. Ha iniziato la propria carriera nel 1992 come redattrice e conduttrice presso l’emittente regionale Grp (Giornale Radiotelevisivo Piemonte) lavorando in vari programmi di informazione. Dal 1998 al 2000 ha lavorato a Rai3, nella preparazione e conduzione di “Italia Maastricht”, con collegamenti esterni in diretta, redazione e realizzazione di servizi, inchieste e schede filmate.

lunedì 20 giugno 2011

E' morto l'entomologo Giorgio Celli una vita spesa per l'ambiente

11 giugno 2011

A inizio maggio aveva subito un intervento chirurgico per l'inserimento di by-pass. Il figlio aveva detto: "Sono le terapie che lo tengono in vita". Professore universitario a Bologna, fu europarlamentare e consigliere comunale per i Verdi, volto televisivo di trasmissioni sugli animali e l'ecologia  

 

 

VIDEO "La mia passione per i gatti" in questa intervista Celli racconta il suo rapporto con gli animali e la televisione italiana


Un mese fa il disperato annuncio del figlio, oggi l'epilogo: l'entomologo Giorgio Celli è morto questa mattina al policlinico Sant'Orsola-Malpighi, dove era ricoverato da tempo. Il suo volto è legato a molte trasmissioni trasmissioni sugli animali e l'ambiente, come "Nel regno degli animali". 

Entomologo ed etologo, Celli, che si era laureato nel 1959 in Scienze biologiche, è stato docente universitario all'Alma Mater di Bologna, presso la quale ha diretto l'Istituto di entomologia Guido Grandi. Fu anche scrittore  e autore teatrale; nel 1975 ha vinto il Premio Pirandello con l'opera "Le tentazioni del professor Faust". Nello stesso anno ha recitato in un film di Pupi Avati. 

Celli, 76 anni, era stato sottoposto all'inizio di maggio a un intervento chirurgico per l'innesto di "alcuni by pass", come aveva raccontato il figlio Davide. L'intervento era stato reso più delicato dal fatto che Celli era "dializzato da tempo". "Sono le terapie che lo tengono in vita: è attaccato a tanti tubi", aveva detto il figlio un mese fa. "So che sono tutti bravissimi in ospedale e chiedo che facciano tutto il possibile per salvarlo". Ma il miracolo non è riuscito.

Sarà aperta la Camera mortuaria all'ospedale Malpighi martedì dalle 7,30 alle 13,30. Seguirà una commemorazione funebre presso la Cappella di Santa Maria dei Bulgari all'Archiginnasio organizzata dall'Alma Mater Studiorum, alla presenza del Magnifico Rettore Ivano Dionigi.

Check-in super veloce, il body scanner del futuro



Presentato alla recente assemblea annuale della Iata, a Singapore, il progetto di un nuovo sistema di body-scanning che promette di accelerare la procedura: "check-point in 5 secondi", promette l'associazione dei vettori aerei.
viaggiatori verranno selezionati in tre livelli - "conosciuti" (in base a dati biometrci contenuti nei passaporti o a controlli effettuati a monte sui biglietti di viaggio), "normali" e "a rischio elevato", e veicolati in tre corsie con tecnologia differenziata in base al rischio. 
Un tunnel lungo 6,5 metri da passare "in velocità", come mostra il video. I primi test entro 18 mesi. 
http://viaggi.repubblica.it

Radio Rai e lo spot di Internazionale Come ti censuro anche un beep

Il settimanale riprende la copertina dell'Economist su Berlusconi: "L'uomo che ha fottuto un intero Paese". Prepara una pubblicità radiofonica, ma Radio3 si rifiuta di mandarla in onda


Una piccola censura, ancora di più nell’epoca di Internet, corre il rischio di risultare ridicola, più una farsa che una tragedia. “L’uomo che ha fottuto un intero paese”. Questa la copertina dell’Economist dedicata a Silvio Berlusconi. Con un lungo servizio il settimanale britannico ha raccontato i problemi del nostro Paese, la bassa crescita, la “gestione Berlusconi” che “pagheremo a lungo” negli anni a venire. Internazionale, settimanale che raccoglie il meglio della stampa mondiale, ha tradotto il reportage del giornalista John Prideaux lanciandolo nella copertina del numero in edicola.

La testata aveva anche comprato degli spazi radiofonici per degli spot, in particolare su Radio3: “L’uomo che ha fottuto un intero paese. L’inchiesta dell’Economist di cui parla tutta l’Italia. In edicola, con Internazionale”, questo il testo della pubblicità. Il riferimento a Berlusconi è chiaro, ma nello spot non viene fatto il nome del premier. Eppure, come denunciato da Internazionale sul suo sito web, la Rai si è rifiutata di mandarla in onda “Ci è stato detto – spiegano sul sito web – che per un regolamento interno dell’azienda la Rai non può trasmettere spot che contengono giudizi negativi su personaggi pubblici”. Non solo: “Lo abbiamo cambiato, mettendo un beep al posto del giudizio negativo. Ma la Rai ha rifiutato anche questa versione”.

Lo spot, ora online nella versione “beeppata”, ha un suono surreale, che rimanda perfettamente l’immagine di una “burocrazia completamente impazzita” come ci dice il direttore di Internazionale Giovanni De Mauro. “Magari la Rai ha rifiutato altri spot – aggiunge – e questa è comunque una censura ad uno spot e non ha un contenuto giornalistico: ci troviamo davanti a un caso più comico che grave dal punto di vista politico”. È così. Ma lo stesso che ha “fottuto” un Paese, ha riservato un servizio ancora peggiore alla radio-televisione pubblica.


Spot (mp3)
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Francia, proposta per liberalizzare cannabis Nel Paese tra i più severi d’Europa

di Leonardo Martinelli 18 giugno 2011

La legislazione è così dura che è difficile distinguere tra consumatori e spacciatori. E lo 'spinello' è sempre stato un tabù. Eppure un gruppo di deputati socialisti ha stilato un rapporto sul tema, proponendo coffe shop all'olandese. Un'idea accolta anche da storici conservatori come l'ex premier Dominique de Villepin

Una proposta antiproibizionista arriva proprio dalla Francia. Un Paese dove la ‘canna’ ha rappresentato sempre un argomento tabù. Dove la legge è rimasta costantemente durissima contro l’uso delle droghe leggere. Una delle più severe d’Europa anche quando, tra gli anni Ottanta e Novanta, in Italia e ancora di più in Spagna si ostentava in merito una certa nonchalance. Ebbene, proprio in Francia si chiede ora una possibile depenalizzazione della cannabis.

Ad avanzare la proposta, mercoledì scorso, è stato un gruppo di deputati del Partito socialista, la principale forza dell’opposizione che alle presidenziali del prossimo anno, visto il tracollo di Nicolas Sarkozy nei sondaggi, potrebbe anche strappare la vittoria. I parlamentari sono capeggiati da Daniel Vaillant, ex ministro degli Interni : classe 1949, aria seriosa della nomenclatura socialista pura e dura dei tempi che furono. Insomma, niente a che vedere con un no global o con un intellettuale della rive gauche che senza ‘fumo’ manca d’ispirazione. Vaillant lo disse la prima volta nel 2003, in un’intervista al quotidiano ‘Libération’: “Se vogliamo ridurre il numero dei consumatori di droghe leggere in Francia dobbiamo depenalizzare: non c’è altra strada”. Ora lui, che è pure sindaco del 18° arrondissement di Parigi, una delle aree più popolari della città e che ne sa qualcosa della violenza che il traffico di stupefacenti può provocare, ritorna all’attacco.

Il ritorno di Bjork all’insegna della tecnologia: “Biophilia è il primo app-album della storia”

di Marco Pipitone 19 giugno 2011 

Il ritorno di Bjork si chiama “Biophilia”.
Ed è un album concepito tramite iPad.
L’artista islandese riparte con un progetto in grado di sovvertire le logiche legate alla propria carriera. Bjork, sensibile alla tecnologia, ha fatto della multimedialità l’elemento centrale del nuovo progetto. «È possibile definire “Biophilia”, il primo app-album della storia» ha dichiarato l’artista islandese, «Le 10 apps – ha concluso Bjork – sono le componenti fondamentali del progetto musicale ma saranno soprattutto le espressioni dirette di un nuovo modo di concepire e allo stesso tempo usufruire la musica».

L’idea nasce da una conversazione con Scott Snibbe, ovvero colui che curerà e realizzerà le immagini a corredo delle proiezioni nei live show del prossimo tour della cantante. Il videoclip del primo singolo estratto da “Biophilia” (di cui ancora non si conosce il nome), potrebbe essere diretto da Michel Gondry; un sodalizio – quello esistente tra l’interprete islandese e il geniale regista –, cominciato nel 1993 con il video di Human Behaviour.

Addio al sassofonista di Springsteen

19 giugno 2011

Brutta notizia per tutti i fans del grande “BossBruce Springsteen e della sua fedele E-Street Band.
Clarence Big ManClemons 69 anni, sassofonista è morto.
Una settimana fa era stato colpito da un ictus nella sua abitazione in Florida. Clemons cominciò a suonare con Springsteen nel 1971 ed è stato protagonista di famosi assolo in brani come "Born to Run," "Thunder Road" e "Badlands."
Erano alcuni anni che Clemons aveva problemi di salute, non è un caso che le voci sul suo abbandono dell’attività con la band sono state ventilate a più riprese. Proprio di recente era stato operato alle gambe e alle anche, interventi che sembravano aver portato nuove energie e miglioramenti alle sue condizioni generali.

giovedì 16 giugno 2011

Pdl a Gubbio, il teatrino dell'informazione



Il regime in libera uscita a Gubbio. La tre giorni organizzata dal Pdl dal titolo “Competenza e onestà per una buona politica” non ha richiamato il pubblico che gli organizzatori si aspettavano. “E’ per la spaccatura nella maggioranza – racconta a ilfattoquotidiano.it un’addetta alla segreteria – lo scorso anno era stato riservato il grande salone delle conferenze al primo piano con centinaia di persone, quest’anno una sala che non è neanche la metà, forse per far vedere che è comunque piena anche se c’è un terzo delle persone dello scorso anno”. Per la chiusura, poi, ci sono più giornalisti che deputati. Quasi tutti, i giornalisti, di una sola parte: quella del centrodestra. Il ministro Giulio Tremonti non rilascia dichiarazioni. Così i primi piani dei telegiornali sono tutti per due comprimari: Maurizio Gasparri e Paolo Bonaiuti. Tra assist degli inviati dei tg nazionali (Tg1 in testa) e cravatte cortesemente aggiustate dalle giornaliste al politico di turno, va in scena il teatrino dell’informazione asservita al governo. Che sul bavaglio o risponde con scherno o non risponde.
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Elettrosmog, nuove denunce contro Radio Vaticana

di Luigina D'Emilio 16 giugno 2011

Nella zona di Cesano, a trenta chilometri da Roma, dominano su tutto il paesaggio. Sono le antenne di Radio Vaticana. L’emittente occupa una superficie di 425 ettari di territorio all’interno del Comune di Roma, cui è stato concesso il privilegio dell’extraterritorialità con l’accordo sottoscritto tra lo Stato italiano e il Vaticano nel 1951. L’impianto è costituito da 58 tralicci alti più di cento metri e recintati da un muro che delimita il confine della struttura di radio trasmissione più potente del mondo, quello di Santa Maria di Galeria. Da qui la voce della chiesa arriva in ogni angolo della terra, raggiungendo anche l’ultimo dei fedeli. L’antenna più grande ha la forma di una croce che ruota  di 360 gradi per irradiare trasmissioni radiofoniche a elevatissima potenza.

Le interferenze della Radio con altri apparecchi sono all’ordine del giorno. Ma il dato più preoccupante riguarda l’elettrosmog. Un pericolo invisibile che riguarda le quasi 200mila persone residenti nella zona di Roma nord che interessa anche l’Olgiata, Ponte Galeria e Anguillara. Qui, dati alla mano, lincidenza tumorale, in particolar modo, quella infantile, è più alta della media di Roma e, soprattutto, le malattie del sistema linfoemopoietico (leucemia, linfoma e mieloma) continuano ad aumentare in modo esponenziale.

giovedì 9 giugno 2011

L'Europa verso l'acqua pubblica

Uno sguardo sulle diverse esperienze europee in tema di Acqua a pochi giorni dal Referendum nazionale. L’incontro organizzato al teatro Elfo Puccini dal Comitato milanese Acqua pubblica, ha permesso di cogliere il segno dei tempi, e cioè una diffusa tendenza alla ri-pubblicizzazione della gestione dei servizi idrici.

L’acqua è tornata ad essere considerata un bene pubblico soprattutto da quelle amministrazioni europee, come Parigi, che in passato hanno cavalcato la privatizzazione del servizio inseguendo il mito della equazione privato uguale efficienza. Il risultato è che Parigi è in ritardo sull’ammodernamento delle infrastrutture e Berlino ha la bolletta dell’acqua più costosa del continente (5 €/m3 contro gli 0,80 di Milano). Di Giovannij Lucci


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"Ballarò e Anno Zero non danno spazio ai comitati referendari"

di Comitato Acqua Bene Comune - 7 Giugno 2011

I rappresentanti di partito sono gli unici autorizzati a parlare in televisione? Mentre Santoro per l'ennesima volta dichiara di lasciare la Rai con ricca buonuscita, se lo chiede il Comitato Referendario '2 Sì per l'Acqua Bene Comune' che denuncia: "Le prossime puntate di Ballarò e Anno Zero saranno dedicate ai referendum, nonostante questo, in trasmissione saranno chiamati solo i rappresentanti partitici". Un'informazione che rischia di diventare l'ennesimo riflesso del gioco delle parti.


A sei giorni dai referendum del 12 e 13 giugno, il Comitato Referendario 2 Sì per l'Acqua Bene Comune è costretto a rilevare un vero e proprio muro di gomma rispetto ai talk show di informazione Rai.
Le prossime puntate di Ballarò e Anno Zero saranno interamente dedicate ai referendum, nonostante questo le testate giornalistiche preferiscono chiamare in trasmissione rappresentanti partitici: gli unici, a quanto pare, abilitati a parlare in televisione.

Barbie è coinvolta nel brutale fenomeno della deforestazione

di Greenpeace - 8 Giugno 2011

Barbie è coinvolta nel brutale fenomeno della deforestazione. Lo rivela Greenpeace che ha scoperto che la carta usata nelle confezioni della bambola più famosa del mondo proviene dalla foresta pluviale indonesiana.



Ieri, attivisti di Greenpeace vestiti in smoking, simulando il tipico abbigliamento di Ken, il fidanzato di Barbie, hanno scalato il quartier generale di Mattel a Los Angeles e hanno srotolato un enorme banner con la scritta Barbie ti mollo! Non esco con ragazze coinvolte nella deforestazione.

Greenpeace ha commissionato accurate analisi delle fibre del packaging di Barbie, scoprendo che la carta Mattel usata nelle confezioni proviene dalla foresta pluviale indonesiana. Inoltre, incrociando i risultati delle analisi con indagini sul campo, mappe e certificati di concessione di aree forestali, si dimostra come , l'azienda che produce Barbie, e altre multinazionali del giocattolo come Disney, utilizzano packaging prodotto dalla multinazionale APP (Asian Pulp and Paper), denunciata più volte per aver convertito preziose foreste torbiere in prodotti usa e getta.

Campagna 8hours, contro il trasporto di animali vivi su lunga distanza

 
Ogni anno milioni di animali sono trasportati per migliaia di chilometri sulle strade europee in condizioni inaccettabili: cavalli che collassano in uno sfinimento totale, pecore che muoiono di sete, maiali che muoiono per il freddo o per il caldo.

Il problema più grande è la lunga durata dei trasporti.
 
La legislazione attuale, “Regolamento del Consiglio Europeo n. 1/2005 del 22 dicembre 2004 sulla protezione degli animali durante il trasporto” consente che i trasporti durino più giorni e per migliaia di chilometri, moltiplicando la sofferenza degli animali coinvolti.

Gli animali vivi destinati ai mattatoi devono essere trasportati al massimo per otto ore!


Le Istituzioni Europee sono consapevoli che i trasporti su lunga distanza significano agonia per gli animali.




Nel 2002 il Comitato Scientifico per la Salute e il Benessere degli Animali della Commissione Europea ha pubblicato un rapporto sulla protezione degli animali durante il trasporto, che all’ultima riga del testo recita:
"Come regola generale, i trasporti degli animali dovrebbero durare meno possibile”.
Questa raccomandazione, però, non è stata presa in considerazione dal Regolamento 1/2005.

La Commissione Europea sta rivedendo il regolamento
e ha l’obbligo di fornire una valutazione entro la fine del 2011: per questo è fondamentale agire proprio ora!

Il risultato della revisione determinerà se gli animali continueranno a soffrire anche in futuro nei trasporti a lunga percorrenza in Europa o meno.
Numerosi rapporti di Animals’ Angels, e di altre organizzazioni sul benessere animale, e le evidenze raccolte provano che la sofferenza degli animali nei lunghi viaggi è inevitabile!
La nostra ultima e unica possibilità di migliorare le condizioni degli animali è di ricevere abbastanza supporto dai cittadini europei per imporre un limite temporale al trasporto degli animali.

Sostieni la massima durata di 8 ore dei trasporti di animali nei Paesi membri dell’Unione Europea! Il nostro scopo è di raccogliere 1 milione di firme per mettere la parola fine alla sofferenza degli animali!

Sostieni la campagna 8 hours: firma ora la petizione, aiutaci a raggiungere il milione di firme!
Chiedi ai tuoi amici di fare lo stesso, oppure scarica il modulo e raccogli le firme.
Guarda le drammatiche immagini dei trasporti di animali.

Come si fa a trasportare dei bovini vivi dal brasile a Beirut?!!!

domenica 5 giugno 2011

Aero Club Belluno a Sport in Piazza 2011 Agordo


L'Aero Club Belluno "Arturo Dell'Oro" partecipa a Sport in Piazza 2011 ad Agordo Video di Nicola Dal Din

sabato 4 giugno 2011

Biennale di Venezia 2011: una mostra, uno sguardo, un'opera

Il padiglione illuminazioni. servizio di G. Colini e V. Trione

Biennale di Venezia 2011: una mostra, uno sguardo, un'opera

Il padiglione Francese

Trent'anni fa moriva Rino Gaetano

Il cantautore calabrese aveva 31 anni morto il 2 giugno del 1981 in un incidente stradale.
La capacità di esser leggeri e ironici anche quando si è costretti a cantare di cose pesantissime, questo ha insegnato Rino Gaetano a chi è venuto dopo di lui.
Rino manca e questo affetto glielo dimostrano in continuazione: film su di lui e poi tributi, premi, concorsi in ogni angolo del Paese.



Ed è stato uno dei migliori cantautori della sua generazione. Più celebrato da morto che da vivo, amato dai ragazzi del 2011 come non seppero amarlo quello degli anni'70. Perchè Rino, questo calabrese nato nel'50 e presto emigrato a Roma, cresciuto nel leggendario Folkstudio che allevò anche Venditti e De Gregori, non era un cantante schierato, impegnato come andava di moda definirsi allora. Eppure l'Italia che ha raccontato lui, le cartoline da pentapartito di «Nuntereggae più», i fratelli-figli unici «che non guardano i film senza vederli» e convinti «che esistano ancora gli sfruttati, malpagati e frustrati», vale molto di più di fiumi di retorica e slogan. E, sì, narrano di un Paese che non c'è più, eppure sempre esistito.

venerdì 3 giugno 2011

Nuove Radici per UCIRI- fine campagna giugno 2011

I contadini messicani lanciano un allarme: il cambiamento climatico sta distruggendo la loro agricoltura! Ne è esempio l'esperienza di Uciri, storico progetto di commercio equo e solidale che ora vede minacciate le sue produzioni.

Il Messico sta attraversando un momento difficile della sua storia. La gigantesca frana avvenuta in settembre a Santa María Tlahuitoltepec, nello stato di Oaxaca, è solo l'ultimo disastroso episodio di una serie. La situazione climatica sta cambiando velocemente e peggiorando di anno in anno, con alluvioni e violenti uragani stagionali e gelate invernali; questi fenomeni contribuiscono naturalmente a distruggere e danneggiare le piante e di conseguenza i raccolti.

La situazione di Uciri

Nello stato di Oaxaca vivono i contadini soci di Uciri (Unión de las Comunidades Indígenas de la Región del Istmo), storico progetto di commercio equo e solidale che produce caffé da 30 anni. La situazione per loro, e per le coltivazioni messicane e di altri paesi del Centroamerica, si sta facendo sempre più difficile.

La scarsa produzione di caffé fa sì che per diversi mesi lo storico Messico caffé (già Caffé Uciri) non sarà più disponibile nelle Botteghe del Mondo.
Oltre ai gravissimi danni causati dal cambiamento climatico, la produttività delle piante di caffé diminuisce normalmente di anno in anno, provocando inevitabilmente produzioni sempre minori. Nella zona di Uciri la maggior parte delle piante ha ormai un’età compresa tra i 10 e i 25 anni e il lavoro di risemina è lungo e molto dispendioso.

Travaglio e il nucleare

Dalla puntata di Annozero del 2 giugno 2011

50 anni per i diritti umani di Amnesty International


Aprite il vostro giornale ogni giorno della settimana e troverete la notizia che da qualche parte del mondo qualcuno viene imprigionato, torturato o ucciso perché le sue opinioni o la sua religione sono inaccettabili al suo governo”. 


Così iniziava un articolo pubblicato il 28 maggio 1961 sul quotidiano londinese The Observer scritto dall’avvocato londinese Peter Benenson dopo aver letto che due studenti portoghesi erano stati condannati a sette anni di detenzione per aver brindato alla libertà. “Il lettore del giornale sente un nauseante senso di impotenza. Ma se questi sentimenti di disgusto ovunque nel mondo potessero essere uniti in un’azione comune qualcosa di efficace potrebbe essere fatto”. 


Da questo articolo e dalla campagna per i prigionieri dimenticati che ne seguì, nacque nel 1961 Amnesty International.
Da allora e per tutti questi 50 anni molte campagne si sono susseguite, per i prigionieri dimenticati, contro la pena di morte, fino alla più attuale “Io pretendo dignità”. Sono tante le azioni intraprese, e tanti i risultati ottenuti, in mezzo secolo di lavoro.
Centinaia di migliaia di persone hanno ritrovato la libertà o hanno avuto la vita salvata grazie a un appello. Diverse norme internazionali, come il Protocollo opzionale dell’Onu sui bambini soldato o la Convenzione sulle sparizioni forzate, sono state sviluppate grazie al contributo di Amnesty International. La nostra mobilitazione ha aperto la strada all’istituzione della Corte penale internazionale.

Il cantacronache

Il Cantacronache è il titolo del nuovo cd del cantautore romano Luca Bussoletti, il primo in assoluto ad essere distribuito come abbinamento editoriale con Il Fatto Quotidiano che, dopo i successi dei dvd e dei libri, apre le porte anche alla musica.


Il cd, il cui ricavato sarà totalmente devoluto ad Amnesty International sezione italiana, sarà acquistabile dal 24 maggio direttamente dal sito ufficiale della rivista, www.ilfattoquotidiano.it.

A riguardo dichiara il direttore del Fatto Antonio PadellaroLa nostra linea politica è la Costituzione e sosteniamo la pace, la tolleranza e la solidarietà anche attraverso la diffusione del cd di Luca Bussoletti, con il quale contiamo di raccogliere numerosi fondi che devolveremo ad Amnesty International“.

giovedì 2 giugno 2011

L’Ue contro il “test fallometrico” della Repubblica Ceca

di Alessio Pisanò 20 maggio 2011

La Commissione europea boccia il metodo di Praga per accertare l'orientamento sessuale di un richiedente asilo in fuga contro le discriminazioni

Degradante e contro i diritti umani”. Non ha dubbi la Commissione europea che ha bocciato il “test fallometrico”, utilizzato in Repubblica ceca per verificare l’orientamento sessuale dei richiedenti asilo in fuga dalle discriminazioni in paesi come Iran, Egitto, Siria, Nigeria e Azerbaigian.

Cecilia Malmstrom.
“La pratica del test costituisce una forte intromissione nella vita personale e nella dignità di un individuo. Questo trattamento degradante non dovrebbe essere accettato all’interno dell’Unione europea e nemmeno altrove”, ha dichiarato la commissaria Ue Affari interni Cecilia Malmstrom.

Il “fallometro”, introdotto negli anni 50 dal regime comunista quando esisteva ancora la Cecoslovacchia, consiste nell’applicare un’apparecchiatura fatta di tubicini e anelli di gomma al pene del richiedente asilo per misurarne l’afflusso di sangue di fronte alla proiezione di filmati pornografici a contenuto etero e omosessuale. In base al risultato del test, la domanda di asilo viene accettata o rifiutata. Anche se in teoria il test può essere effettuato solo su base volontaria, il rifiuto a sottoporvisi può pregiudicare l’intera procedura di rilascio del visto.

Videosigla NDP: Inno Nazionale

VideoSigla di NDP "Inno Nazionale" canzone scritta e cantata da Luca Carboni (Mondo 1995)

Sordità: in piazza Montecitorio per il diritto di esprimersi

di Luca De Carolis 27 maggio 2011

Da tre giorni decine di cittadini "sordi" protestano davanti la Camera dei deputati per chiedere la legge per il riconoscimento ufficiale della Lis, la lingua dei segni. Solo così sarà possibile avere un interprete nelle scuole, negli ospedali e nei tribunali



In piazza, per una legge che riconosca la loro lingua naturale e il loro diritto a esprimersi e a essere compresi, senza barriere. Una battaglia cruciale per i sordi, che ieri erano in centinaia a Roma, davanti a Montecitorio, per invocare l’approvazione del ddl sul riconoscimento della Lingua dei segni come lingua a tutti gli effetti da parte dello Stato.

mercoledì 1 giugno 2011

Benigni telefona a Obama: ''C'ho un problema''

30 maggio 2011 La gag alla festa della felicità di Pesaro

Nucleare, la Cassazione dice sì al referendum del 12 e 13 giugno

Dopo la decisione dei giudici di mantenere l'atomo tra i quesiti, la battaglia elettorale entra nel vivo. Con le opposizioni unite per il 12 e 13 giugno. Caccia a 8 milioni di schede oltre a quelle delle amministrative. Bersani: “Togliamo l’ultima macchietta”

La Corte di Cassazione ha deciso: all’interno della tornata referendaria del 12 e 13 giugno ci sarà anche il quesito che chiede di bloccare per sempre i piani nucleari del governo. Nonostante la fiducia posta al decreto Omnibus, con cui il governo ha fatto marcia indietro rispetto alla decisione di costruire nuove centrali, il collegio – composto da 17 giudici e presieduto da Antonino Elefante - ha accolto l’istanza presentata dall’Idv. L’opposizione chiedeva di votare le nuove norme appena inserite nel decreto. Insomma, al posto del vecchio quesito, agli italiani sarà chiesto di esprimersi sulle leggi appena varate dal Parlamento che congelano per 12 mesi il programma governativo per tornare all’energia prodotta dall’atomo. E, intanto, dall’Autorità garante per le Comunicazioni è arrivato il richiamo alla tv di Stato affinché collochi i messaggi autogestiti sulla tornata in fasce orarie di maggior ascolto.

Referendum, Agcom richiama la Rai “Garantisca il maggior ascolto degli spot”

Dopo il via libera della Corte di Cassazione al quesito referendario sul nucleare, la battaglia dell’opposizione per le consultazioni dirette del 12 e 13 giugno passa anche per la comunicazione televisiva. E un assist ai pro-referendum arriva in mattinata dall’Autorità garante per le Comunicazioni. Che ha richiamato la Rai affinché collochi i messaggi autogestiti sul referendum in modo da “garantire l’obiettivo del maggior ascolto”. L’atteggiamento della tv pubblica è al momento “non conforme ai principi del regolamento”, secondo la commissione Servizi e prodotti dell’organismo. La decisione dell’autorità garante per le comunicazioni arriva dopo l’esposto presentato dall’opposizione. A preoccupare è la possibilità che il referendum possa non raggiungere il quorum, complice anche la scarsa informazione dei cittadini.

Da qui fino al 12 e 13 giugno, sulla Rai vigilerà l’Agcom, si scrive nel richiamo. Un controllo che riguarderà non solo l’osservanza del richiamo stesso – “attraverso il monitoraggio della programmazione” – ma anche “l’invito già rivolto alla Rai ad incrementare l’informazione sui referendum”. Se la tv pubblica non dovesse ancora rispettare il regolamento, avverte l’autorità garante, l’organismo “adotterà i conseguenti provvedimenti previsti dalla legge”.

dalla Redazione del Fatto Quotidiano

LAVacanza 2011

Quest'anno la Lav ha deciso di portare tutti gli amici sostenitori nel Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi!!!!!!

Si rinnova per il quinto anno consecutivo l’appuntamento con LAVacanza, la vacanza proposta dalla LAV per coloro che amano la natura e hanno cani al seguito (i cani sono ospitati gratuitamente e i loro pasti sono gratuiti). Due possibilità a vostra disposizione: la prima con partenza il 25 giugno e la seconda con partenza il 27 agosto. Destinazione il Parco nazionale Dolomiti Bellunesi, nella località di Passo Croce D’Aune, a 1011 metri di quota, in provincia di Belluno: un’area in cui le attività umane non hanno inciso in maniera determinante sull’ambiente circostante, contribuendo al mantenimento di un aspetto a tratti “selvaggio” della zona e di indubbia bellezza. Clicca qui per scaricare il volantino con le informazioni.
Le prenotazioni per la settimana 27 agosto-3 settembre sono da effettuare entro il 15 giugno!

LAVacanza è una vacanza speciale.

Arrestato presunto killer di Anna Politkvskaya

31 maggio 2011
E' stato arrestato in Cecenia Rustam Makhnudov, accusato di aver freddato nel 2006 la giornalista russa, nota per le sue critiche all’allora presidente russo Putin

Il presunto assassino della giornalista russa Anna Politkovskaia, Rustam Makhmoudov, è stato arrestato. Lo ha detto l’avvocato di suo fratello e suo presunto complice.

Secondo il legale, il presunto killer è stato fermato a casa dei suoi genitori in Cecenia, nel distretto di Achki-Martan, senza opporre resistenza. A breve sarà trasferito a Mosca. Finora gli inquirenti avevano sostenuto che Rustam Makhnudov si trovava in Europa. Per l’avvocato, l’arresto potrebbe favorire le nuove indagini sull’omicidio di Anna Politkovskaia, la giornalista del bisettimanale di opposizione Novaia Gazeta freddata nell’ascensore di casa, il 7 ottobre 2006 a Mosca. Politovskaia era nota per le sue critiche all’allora presidente russo Vladimir Putin e al leader ceceno Ramzan Kadyrov, e per le sue coraggiose denunce sui sequestri e le torture subite dai civili nella piccola repubblica caucasica.

Redazione Il Fatto Quotidiano