giovedì 9 giugno 2011

"Ballarò e Anno Zero non danno spazio ai comitati referendari"

di Comitato Acqua Bene Comune - 7 Giugno 2011

I rappresentanti di partito sono gli unici autorizzati a parlare in televisione? Mentre Santoro per l'ennesima volta dichiara di lasciare la Rai con ricca buonuscita, se lo chiede il Comitato Referendario '2 Sì per l'Acqua Bene Comune' che denuncia: "Le prossime puntate di Ballarò e Anno Zero saranno dedicate ai referendum, nonostante questo, in trasmissione saranno chiamati solo i rappresentanti partitici". Un'informazione che rischia di diventare l'ennesimo riflesso del gioco delle parti.


A sei giorni dai referendum del 12 e 13 giugno, il Comitato Referendario 2 Sì per l'Acqua Bene Comune è costretto a rilevare un vero e proprio muro di gomma rispetto ai talk show di informazione Rai.
Le prossime puntate di Ballarò e Anno Zero saranno interamente dedicate ai referendum, nonostante questo le testate giornalistiche preferiscono chiamare in trasmissione rappresentanti partitici: gli unici, a quanto pare, abilitati a parlare in televisione.


Troviamo scandaloso che il Comitato Promotore, quello che ha raccolto un milione e quattrocentomila firme e che ha promosso i referendum venga sistematicamente escluso o ridotto al ruolo di comprimario. Un vero e proprio blocco a chi non ha in tasca una tessera partitica, in barba agli autorevoli appelli del Presidente della Commissione di Vigilanza Rai, Sergio Zavoli, che aveva raccomandato la presenza dei comitati promotori nei programmi Rai.


Ricordando a tutti che il Comitato Promotore è un soggetto costituzionalmente riconosciuto rimaniamo basiti di fronte alla mancanza di rispetto per il lavoro di migliaia di volontari sparsi per tutto il territorio nazionale.
Ci spiace constatare la disattenzione di programmi percepiti più attenti alle tematiche sociali.
Diamo invece atto a Bruno Vespa di aver invitato a Porta a Porta un rappresentate del Comitato Promotore dei referendum pro acqua pubblica.

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