martedì 22 maggio 2012

"Mai più complici", petizione e sit-in per fermare il femminicidio

2 Maggio 2012 www.ilcambiamento.it


Strangolata dal suo fidanzato per aver pronunciato il nome del suo ex in un momento di intimità. È questa la tragica fine che è toccata a Vanessa Scialfa, ventenne di Enna brutalmente uccisa e poi gettata sotto un ponte dal suo convivente, reo confesso. La tragedia di Vanessa non costituisce purtroppo un caso isolato: il suo è l'ultimo nome di un drammatico elenco di donne uccise nell'indifferenza.

Un sentimento malato, un uomo sbagliato, un raptus di gelosia. Con cinquantaquattro vittime dall'inizio dell'anno, il femminicidio rappresenta in Italia un'emergenza sociale che non può più essere ignorata. 127 le donne uccise nel 2010, 137 nel 2011.

Rashida Manjoo, la relatrice speciale delle Nazioni Unite sulla violenza contro le donne in visita nel nostro paese alla vigilia dell’8 marzo scorso, ha sottolineato che in Italia si deve ormai parlare di 'femminicidio', neologismo coniato per indicare la distruzione fisica, simbolica, psicologica, economica, istituzionale della donna.
Ogni due giorni una donna viene uccisa, spesso per mano di un uomo a lei vicino. Un ex, un fidanzato, un marito.

A fronte dell'ennesimo femminicidio etichettato come 'omicidio passionale' Se non ora quando e Lorella Zanardo, autrice del documentario Il Corpo delle donne, hanno deciso di lanciare la petizione Mai più complici, che sta raccogliendo moltissime adesioni: da Susanna Camusso a Livia Turco, da Renata Polverini ad Anna Finocchiaro, dalla scrittrice Rosetta Loy a Roberto Saviano.
“Le notizie – si legge nel testo che invita a firmare la petizione - li segnalano come omicidi passionali, storie di raptus, amori sbagliati, gelosia. La cronaca li riduce a trafiletti marginali e il linguaggio le uccide due volte cancellando, con le parole, la responsabilità. È ora invece di dire basta e chiamare le cose con il loro nome, di registrare, riconoscere e misurarsi con l’orrore di bambine, ragazze, donne uccise nell’indifferenza.
Queste violenze sono crimini, omicidi, anzi femminicidi. È tempo che i media cambino il segno dei racconti e restituiscano tutti interi i volti, le parole e le storie di queste donne e soprattutto la responsabilità di chi le uccide perché incapace di accettare la loro libertà”. 

Il testo dell'appello riporta poi alcune frasi significative che le ragazze scrivono in rete: “con il sorriso di Vanessa viene meno un pezzo d’Italia (...) Vogliamo che l’Italia si distingua per come sceglie di combattere la violenza contro le donne e non per l’inerzia con la quale, tacendo, sceglie di assecondarla”.
E sulla scia della petizione, la rete di giovani donne e uomini 'TILT' ha deciso di organizzare un flash mob che si terrà oggi, 2 maggio, alle 17 davanti a Montecitorio. Per ricordare le 54 vittime del 2012 saranno presenti in piazza i cartelli con il nome e l'età di queste donne. L'intento è quello di lanciare un appello alla politica affinché smetta di ignorare quest'emergenza sociale e si impegni per porre fine ad un simile orrore.
TILT chiede alle istituzioni e alla società civile di smetterla di limitarsi all’indignazione e alla condanna, ma di avviare piuttosto una riflessione profonda e trasversale a tutti i generi e tutte le età, supportandola nei fatti da una concreta azione di governo. Secondo l'associazione si potrebbe iniziare dal potenziamento dei fondi destinati a questo settore e avviare una compagna informativa che vada oltre i pregiudizi e gli stereotipi di genere.
La redazione del Cambiamento aderisce alla petizione
A.P.

Miscela Intensa ha firmato la petizionefirma anche tu clicca qui

lunedì 21 maggio 2012

Nutella vegana o veganella

Ieri sono andata a casa di una mia cugina e mi ha proposto una nutella vegana fatta da lei con prodotti del commercio equo!

Equobonita green di Liberomondo
Il commercio equo ha già prodotti tipo nutella senza latte (sono buonissimi) come equobonita free  di Liberomondo senza latte (conf azzurra € 2,00) e equobonita green dove non c'è nessun tipo di olio di palma, ma un doppio contenuto di nocciole che triturate creano olio. La green ovviamente avendo più nocciole (di Cuneo) costa un pochino di più dei quella con olio di palma € 2,95.
In questi due prodotti non ce nessun tipo di latte, mentre nella ricetta che vi propongo c'è latte di soia.

Se volete sperimentare e gustare un prodotto fatto da voi ecco qui la ricetta!

100 g di cioccolato fondente del commercio equo
50 g nocciole tostate
90 g zucchero di canna del commercio equo
1/2
bicchiere scarso di latte di soia
30 g olio di semi di lino (si trova nei negozi bio, attenzione è delicato non esporre la bottiglia a forte luce solare)

Spezzare il cioccolato fondente, metterlo nel mixer con le nocciole e lo zucchero. Fare sciogliere il tutto a bagno Maria aggiungendo il latte di soia e l'olio sempre mescolando finchè diventa omogeneo.Invasare (dopo aver sterilizzato il vasetto) e tenere nel frigorifero.


domenica 20 maggio 2012

LAV: 40.776 + 5x1000= Grazie, per i diritti degli animali!

5x1000, ufficiali i dati 2010: 40.776 firme hanno premiato l’attività per i diritti degli animali degli attivisti e dei responsabili della LAV.
 
Complessivamente aumenta la fiducia al volontariato animalista.
La scelta giusta per la destinazione del nuovo 5x1000 in dichiarazione dei redditi: codice fiscale 80426840585. Tutti i particolari su 5xmille.lav.it

40.776 scelte per i diritti degli animali, 1086 in più rispetto all’anno precedente: è questo il significativo bilancio del 5 per mille 2010 alla LAV, di cui sono stati resi pubblici i fondi destinati con la firma dai contribuenti italiani.

La LAV si conferma così al ventesimo posto delle organizzazioni onlus prescelte, fra decine di migliaia, confermando il primo posto tra le associazioni animaliste e anche fra le ambientaliste. Complessivamente è molto positivo l’aumento delle preferenze al volontariato animalista nazionale e locale.
"Queste 40.776 scelte sono un riconoscimento per aver ben operato per i diritti degli animali in ben 35 anni di attività grazie ai nostri volontari, responsabili e attivisti e un monito a continuare a lottare, con impegno e in modo efficace come è nella storia della nostra Onlus, per fare dell'Italia un Paese concretamente rispettoso degli altri viventi - dichiara Gianluca Felicetti, presidente della LAV - Questo risultato è ancora più importante visto il taglio di un quarto del fondo complessivo destinato dal Governo al 5x1000 proprio dal 2010".

sabato 19 maggio 2012

Consumo di carne? "Non è un successo evolutivo"

Mentre aumenta il numero di persone che si avvicinano al veganismo, i mass media continuano a promuovere una dieta che includa alimenti di origine animale. Una vera e propria apologia della carne è ad esempio quella contenuta in un articolo recentemente pubblicato su L'Unità e al quale ha risposto il dottor Vincenzino Siani, presidente della Società Italiana di Nutrizione Vegetariana, smontando la teoria del “successo evolutivo dei carnivori”.

di Andrea Romeo - 15 Maggio 2012 www.ilcambiamento.it

 

mucca carne
È in continuo aumento il numero di persone che sempre più si avvicinano al veganismo, stanche delle menzogne raccontate in ambito alimentare dai media e da quei medici nutrizionisti che, per chissà quali ragioni, vorrebbero che ingurgitassimo quantità industriali di carne e derivati come fonti principali di calcio per evitare che ci si spezzi un femore da un momento all'altro (per dirne una).
Così mentre da un lato sempre più gente prende le distanze dal 'senso comune' che ci vorrebbe 'onnivori', poiché stanca della violenza recata ad altri esseri viventi per futili motivi culturali, dall'altro lato sembrerebbe che questa 'piccola rivoluzione' a qualcuno non vada proprio a genio. Abbiamo assistito agli esilaranti attacchi della Rai ai 'veganiani'(clicca e leggi l'articolo) attraverso i suoi 'vassalli', e adesso anche le testate giornalistiche nazionali lasciano carta bianca ai loro giornalisti sull'argomento, a prescindere dalle loro reali conoscenze scientifiche in ambito nutrizionale, specialmente riguardo al veganismo che si sa, in certi ambienti, è diventato una specie di 'Barone Rosso', un nemico da abbattere a qualunque costo.

Così un tale importante dibattito da cui dipendono le vite di milioni di esseri viventi (umani, animali e perché no, anche vegetali), viene affrontato in modo superficiale quando non addirittura del tutto aleatorio. Succede che se il giornalista - o lo scienziato - di turno è un amante della bistecca, l'uomo si trasforma magicamente in un 'carnivoro', magari estrapolando arbitrariamente frasi da una ricerca scientifica trovata in rete, ed interpretando i dati a proprio piacimento condendoli con un po' di retorica. Se invece a scrivere è un proselita della vecchia dieta mediterranea, ecco allora che lo scrittore predica l'onnivorismo. Infine, se a scrivere è qualcuno che rispetta la vita degli altri animali (e quindi un veg*ano), ecco che viene fuori che mangiar carne sia innaturale, sacrilego e l'uomo diventa di colpo un frugivoro.

A quanto pare il nostro essere carnivori, onnivori o frugivori è determinato dallo stato d'animo soggettivo di chi scrive più che da una certezza scientifica, e sembra dipendere interamente dai gusti culinari di questi. È così che i lettori si ritrovano in uno stato confusionale perpetuo e invece di ricevere informazioni sugli alimenti che dovrebbero essere più o meno adatti alla loro salute (e a quella degli animali che arriveranno nei loro frigoriferi), finiscono per 'raccogliere farfalle' per poi seguire il buon e vecchio 'senso comune' spesso personificato dalla TV e dai suoi “consigli per gli acquisti”, o peggio da idee sbilenche provenienti da tradizioni basate più sul mito che altro, e spesso obsolete.
Insomma, non è chiaro se i media vogliano informare (cosa che dovrebbe essere il loro obiettivo principale) o se intendano invece confondere le idee pubblicando articoli ora pro-vegetarismo ora contro, di proposito in modo del tutto casuale, onde mantenere lo status quo.

venerdì 18 maggio 2012

Delfinari europei sotto accusa, non sono a norma di legge

Il rapporto della WDCS, pubblicato a fine aprile, giudica i 34 delfinari presenti in 14 paesi dell'Unione europea come imprese commerciali non a norma di legge e poco educative. La richiesta all’UE, è quindi quella di eliminarli. Balene e delfini, ricordano gli esperti, non sono adatti per la vita in cattività e gli spettacoli.

di Lucia Russo - 8 Maggio 2012 www.ilcambiamento.it


delfinoL’affermazione è drastica. Secondo un dossier recentemente presentato sullo stato dei delfinari in 14 Paesi dell’Unione Europea, questi luoghi andrebbero tutti chiusi.
A condurre lo studio è la Whale and Dolphin Conservation Society per contro della coalizione europea ENDCAP, in collaborazione con la Born Free Foundation. La WDCS giudica che le strutture esaminate sono gestite come parchi turistici, dove l’esposizione dei cetacei è solo un mezzo per attrarre soldi e fare business. 

A giudizio del rapporto, nessuno dei 34 delfinari sparsi tra Belgio, Bulgaria, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Italia, Lituania, Malta, Olanda, Portogallo, Spagna e Svezia (i 14 paesi Ue interessati) è conforme ai requisiti previsti dalla legge (D.M. 469/2001).

La direttiva europea richiede una serie di criteri vincolanti per gli zoo e i delfinari, inclusa la divulgazione per il pubblico e l'attività di ricerca a beneficio della conservazione della specie.
Balene e delfini, ricordano tuttavia gli esperti, non sono adatti per la vita in cattività e agli spettacoli. Gli esemplari custoditi nelle strutture - spiega il responsabile di WDCS - soffrono di una mortalità più elevata rispetto a quella in natura, causata da un aumentato stress in un ambiente innaturale che ovviamente gli impedisce la libertà del mare aperto.
Ecco quindi l'appello alla Commissione europea e agli stati membri “perché si occupino con urgenza delle raccomandazioni contenute nel rapporto e si muovano al più presto per eliminare una volta per tutte queste imprese commerciali”.

mercoledì 16 maggio 2012

Consumi: in Italia abbiamo già finito il pesce di tutto l'anno

10 Maggio 2012 www.ilcambiamento.it


PeschereccioIl mare di Ulisse ed Enea, dei Greci e dei Fenici, di Foscolo e Montale brulicava un tempo di vita e riforniva di pesce fresco i popoli che abitavano le sue sponde. Così non è più. Pare infatti che il Mediterraneo sia destinato a restare disabitato, e che la stessa sorte debba toccare a tutti gli altri mari che circondano l'Europa, dal Mare del Nord alle coste ispano-portoghesi dell'Atlantico. A meno che non si intervenga subito e con decisione.

In Italia, il 21 aprile è stato il cosiddetto Fish Dependence Day, il giorno in cui il consumo di pesce nazionale supera la produzione annuale.

In pratica in quella data – ovvero in meno di quattro mesi - gli italiani hanno già consumato tutto il pesce che il paese è in grado di produrre nell'arco di un anno intero. Tutto il pesce che viene consumato in eccedenza è, per forza di cose, d'importazione.

L'anno scorso l'Fdd era scoccato il 30 aprile, 9 giorni dopo; nel 2006 era stato il 6 maggio, nel 2000 il 24 maggio e nel 1990 addirittura il 29 giugno.

I dati provengono dal rapporto annuale pubblicato da Ocean2012 e dalla New economics foundation e intitolato Fish Dependence – 2012 Update, The increasing reliance of the EU on fish from elsewhere. Il rapporto compara i dati relativi alla produzione ed al consumo di pesce dei singoli paesi membri dell'Unione europea e dell'Europa nel suo complesso. I risultati sono a dir poco sconfortanti.
Solo Finlandia e Danimarca riescono a pescare quasi tutto il pesce che consumano (i loro Fdd sono fissati rispettivamente al 21 ottobre e al 1 novembre). Il resto dei paesi europei non supera agosto.

venerdì 11 maggio 2012

Ucraina: tutti in piazza contro la strage dei cani randagi


 lav 5maggio 2012

Sensibilizzare l’opinione pubblica su quanto sta avvenendo in Ucraina, dove le autorità hanno eliminato con metodi crudeli tra i 20 e 30 mila cani randagi per “ripulire” le città in vista degli europei di calcio, e manifestare la solidarietà degli italiani verso i volontari generosamente impegnati per salvare il maggior numero possibile di animali. Questi gli obiettivi della manifestazione organizzata oggi, in piazza del Pantheon, a Roma, dalla Federazione Italiana Associazioni Diritti Animali e Ambiente, alla quale hanno partecipato Giorgio Panariello, Paolo Limiti, Gabriella Pession, Daniela Poggi e Riccardo Cucchi, voce radiofonica della nazionale italiana. Sono intervenuti i presidenti delle associazioni Fondatrici del nuovo soggetto: Carla Rocchi (Ente Nazionale Protezione Animali), Gianluca Felicetti (LAV), Michela Vittoria Brambilla (LEIDAA), Laura Rossi (Lega del Cane) e Massimo Comparotto (OIPA). E ancora Matilde Talli (Arca), Corinna Andreatta (Chiliamacisegua), Gian Marco Prampolini (LEAL). Tutti insieme per dire basta allo sterminio dei randagi, una tragedia che sta scuotendo le coscienze del mondo intero, puntualmente documentata dalle riprese del volontario Andrea Cisternino.


giovedì 10 maggio 2012

Sosteniamo la spesa coltiviamo i valori- sconti di maggio

Con il mese di maggio finisce la campagna "sosteniamo la spesa " del consorzio CTM Altromercato commercio equo e solidale.

Dal 5 maggio al 5 giugno i seuenti prodotti saranno scontati e disponibili presso le botteghe del mondo che hanno aderito all'iniziativa.

www.altromercato.it

  • cereali mielefanti (anellini di cereali al miele)
  • crostatine al cacao BIO
  • salsa al curry
  • riso basmati
  • spremuta di arance 100%
  • biscotti tuka (snack) BIO
  • spaghetti quinua/grano duro BIO
  • anacardi al curry
  • selezioni di zucchero di canna BIO (picaflor, mascobato, dulcita)
  •  caffè del sur (100% arabica monorigine)
  • le lochas-snack salati al riso BIO
  • biscotti con goccie di cioccolato e al miele
  • sciroppo balsamico alla propoli
  • ciki al caffè (chicco di caffè ricoperto di cioccolato) BIO

L'iniziativa “Sosteniamo la spesa, coltiviamo i valori” ha lo scopo di offrire ai cittadini attivi, in un periodo di crisi come quello che stiamo vivendo, la possibilità di facilitare la spesa equosolidale. In tutte le Botteghe del Mondo aderenti puoi acquistare circa 10 prodotti diversi e di uso quotidiano a prezzo ridotto, senza mai toccare il compenso ai produttori, con un’offerta rinnovata ogni mese fino a giugno. Il commercio equo è un modello basato sulla trasparenza e la sostenibilità di tutta la filiera produttiva. Il nostro obiettivo è stato da sempre quello di garantire le migliori condizioni di vita e di lavoro ai nostri partner del Sud del mondo.
Oggi la crisi sta seriamente colpendo molte famiglie, e pur mantenendo intatto il nostro impegno, ci sembra doveroso venire incontro ai nostri consumatori, che fino ad oggi ci hanno sostenuto e hanno reso possibile la crescita del fair trade.

mercoledì 9 maggio 2012

Basmati con curry e mele

Ecco un'altra ricetta suggerita dal consorzio del commercio equo.

*ho ritrascritto la ricetta in fondo al post

L'ho trovata all'interno della confezione di Curry piccante Bio.

Il Curry è una miscela di spezie tipicamente indiana, ottenuta da spezie per lo più piccanti e aromatiche, conosciuta in molti paesi del mondo.Esistono moltissime ricette di preparazione; le donne indiane ne hanno una per ogni famiglia.
E' adatto a carni, legumi e verdure.
Il curry piccante altromercato compone in modo sapiente 11 erbe e spezie:
Coriandolo, Pepe nero, Finocchio, Cadamomo, Chiodi di garofano, Cannella, Cumino, Foglie di curry, Citronela, Noce moscata, Curcuma.


Il video mostra come l'associazione no profit Podie confeziona le spezie in Sri Lanka per Altromercato

Ingedienti per 4 persone:
320g di riso basmati      2 mele                            sale, burro
50g panna per cucina    1/2 cucchiaino di curry    1lt di brodo vegetale
50g cipolla bianca         20g di anacardi interi       1 bicchiere di vino bianco secco

Preparazione
Aggiungete due parti di brodo a una di riso e cuocetela a fiamma bassa fino a che il riso sarà cotto e assorbito il liquido.
Sbucciate le mele e riducetele in cubetti, rosolatele nel burro insieme alla cipolla affettata sottile, al curry agli anacardi. Sfumate con il vino, aggiungete la panna e lasciate addensare un poco. Versate questa salsa sul riso, salate e servite.

martedì 8 maggio 2012

Biscottini del buongiorno

Non li ho ancora provati, ovviamente sostituisco il burro con la margarina di soia o di girasole!
Buona colazione a tutti!