giovedì 31 marzo 2011

La benzina reintegra i tagli della cultura

Dal sito del Sole24 ore del 24 marzo 2011

È un'ottima notizia che il governo abbia finalmente deciso di reintegrare con 149 milioni il fondo per lo spettacolo che sostiene il cinema italiano, teatri, opera, musica. Molto bene anche che siano stati trovati 80 milioni per la tutela del patrimonio culturale dopo i tagli che avevano portato alle dimissioni di un archeologo di fama mondiale come Andrea Carandini dalla presidenza del Consiglio superiore dei beni culturali. Bene, infine, che si sia varato un piano per una manutenzione straordinaria di Pompei.
Quello che non va bene è che a finanziare questo riscatto culturale del Belpaese - dopo gli scioperi degli artisti, i crolli, il degrado - sia un aumento dell'accise sulla benzina. Non solo perché resta molto alta la pressione fiscale (42,6%) e non c'è spazio per ulteriori incrementi ma anche perché è eticamente discutibile che lo Stato aumenti il prelievo su benzina e gasolio quando le quotazioni del greggio, ai massimi storici da due anni, stanno spingendo da mesi il prelievo Iva sui carburanti. Le maggiori entrate dall'Iva sono state stimate dagli analisti intorno ai 500 milioni lo scorso anno: non si potevano pescare le risorse da qui o, più virtuosamente, tagliare qualche spreco della politica?

Nessun commento:

Posta un commento