domenica 12 febbraio 2012

La Scala: licenziata per diffamazione la Garritano

Aveva dichiarato: «Una ballerina su 5 del corpo di ballo è anoressica».

di www.lettera43.it  03 Febbraio 2012 

Mariafrancesca Garritano
Mariafrancesca Garritano è stata licenziata dal corpo di ballo della Scala di Milano, nel quale danzava da 17 anni, per avere raccontato in un'intervista sul giornale britannico Observer dei disturbi alimentari di cui soffrirebbero le danzatrici dell'Opera milanese.

«Una ballerina su cinque all'interno della Scala soffre di anoressia»: queste sono state le sue parole che non sono affatto piaciute al teatro. Da qui la decisione del licenziamento «per giusta causa».
Dopo la pubblicazione del libro La verità, vi prego, sulla danza!, nel quale la Garritano ha raccontato la dura lotta da affrontare non solo per conquistarsi il posto di ballerina d'etoile ma anche per mantenerlo nel corso degli anni, l'intervista è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso e perdere la pazienza del teatro milanese.

LE BALLERINE ANORESSICHE NON POSSONO PIÙ AVERE FIGLI. Come ha raccontato nel suo libro, fra i più seri disagi di questa elegante e rigida professione, la 33enne ha denunciato quelli alimentari, raccontando di diete ferree a suon di un caffé e una fetta biscottata per colazione, uno yogurt magro e una mela per pranzo, una banana per cena: ogni giorno, per tutta la propria carriera. Fra le conseguenze di questo stile di vita insano ci sarebbero anoressia, interruzione del ciclo mestruale, impossibilità ad avere figli.
Senza mezzi termini la Garritano ha denunciato nel proprio libro di essere entrata a sua volta in questo circolo vizioso alimentare che comprenderebbe anche continue competizioni fra ballerine, in una folle gara a chi mangia di meno. Uno scenario che ha richiamato alla mente dei più le crude scene del film The black swan, in cui Natalie Portman ha interpretato il ruolo di una ballerina schizofrenica.
E adesso Mariafrancesca Garritano è stata licenziata, secondo La Scala, per giusta causa, ovvero la diffamazione dovuta all'aver descritto una condizione irrealistica del corpo di ballo milanese.

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