venerdì 5 agosto 2011

127 ore

127 ore è la storia dell'escursionista Aron Ralston (James Franco) e della sua incredibile disavventura. Bloccato in uno stretto canyon nello Utah, con un braccio schiacciato da un masso distaccatosi dalla roccia, Ralston ricorda gli amici, le amanti (Clémence Poésy), la famiglia e le due escursioniste (Amber Tamblyn e Kate Mara) incontrate poco prima e, nel corso di cinque giornate, combatte contro gli elementi e i suoi stessi demoni, fino a scoprire di avere il coraggio e la volontà di liberarsi a qualunque costo.



USCITA CINEMA: 25/02/2011
REGIA: Danny Boyle
SCENEGGIATURA: Danny Boyle, Simon Beaufoy
ATTORI: James Franco, Kate Mara, Amber Tamblyn, Treat Williams, Sean Bott


Conosco una persona che è andata a vedere questo film al cinema e ne è rimasta entusiasta. Lo ha definito 'un inno alla vita'. Il film, forse per evitare un finale Hollywoodiano della serie 'arrivano i nostri', finisce bene nel senso che il protagonista , caduto in una crepa di un canyon dove la sua mano rimane incastrata in un masso, si salva, ma ad un caro prezzo. Una parte del suo braccio che lui stesso si taglia.E' tratto da una storia vera e ho grande ammirazione per quest'uomo che ha avuto un così grande coraggio. Io certamente non lo avrei avuto e sarei morta nel canyon. A parte il fatto che mi sarebbe piaciuto un finale diverso, più fantasioso e meno realistico, devo dire che mi ha colpito una frase detta dal protagonista: che quel masso era lì che lo aspettava , era tutta la vita che lo aspettava in quel canyon. E perchè?  Perchè quell'uomo aveva sempre pensato solo e esclusivamente  a se stesso tutta la sua vita . Infatti non aveva detto a nessuno dove si sarebbe recato , avendo escluso dai suoi progetti tutte le persone care e i suoi amici.Avrebbe quindi pagato per il suo egoismo. Quindi , secondo il film,  ci sarebbe una relazione tra una causa e una conseguenza. Ma allora siamo noi artefici del nostro destino, ce lo costruiamo giorno per giorno con le nostre azioni o  è già tutto stabilito  a priori e noi , vivendo, seguiamo semplicemenete un copione  in cui le nostre azioni non contano nulla, nel senso che conta solo come noi reagiamo nei confronti di quello che ci succede? Bella domanda!! Luna

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