La programmazione ripartirà dall’inizio, ovvero dal pilot trasmesso negli Usa nel lontano 1984 e in Italia per la prima volta nel 1988, 1×01 Chi ha ucciso Sherlock Holmes [The Murder of Sherlock Holmes].
I più cattivi sostengono che porti sfortuna, solo perché in quel di Cabot Cove, piccola cittadina nel Maine, il tasso di morti per omicidi
raggiunge percentuali da guinness dei primati, o perché, ovunque lei
vada, c’è sempre qualcuno che muore nell’arco di poche ore dal suo
arrivo. Parliamo naturalmente di Jessica Fletcher, il personaggio interpretato da Angela Lansbury nella celebre serie La Signora in Giallo.
Andata in onda in America per la prima volta nel lontano 30 settembre 1984, la serie composta di 264 episodi suddivisi in 12 stagioni,
può essere considerata uno degli appuntamenti televisivi più longevi e
amati dal pubblico. Un successo senza età, confermato anche in Italia,
dove la simpatica Jessica è approdata su Rai 1 nel giugno del 1988.
Dalla prima serata al mattino presto, passando per il pomeriggio e per
la storica collocazione del mezzogiorno estivo, tra decine di
riproposizioni, il serial ha sempre riscosso ottimi risultati d’ascolto.
Dal prossimo lunedì (29 agosto), alle 13.00 in punto, La Signora in Giallo tornerà a tenere compagnia ai telespettatori, non più dagli schermi di Rai1, bensì da quelli di Rete 4
che, visti scadere i diritti detenuti dalla tv di Stato, ha ereditato
la serie e deciso di programmarla proprio nella fascia oraria nella
quale le avventure di Jessica Fletcher hanno ottenuto maggiori consensi.
Ma qual è il segreto di un successo così duraturo, in grado di rendere a distanza di 27 anni La signora in giallo un appuntamento tanto amato dal pubblico?
Parte della buona riuscita va sicuramente ad Angela Lansbury e alla sua bravura nel calarsi nei panni della celebre scrittrice di gialli,
ma altrettanti meriti vanno attribuiti agli ideatori e sceneggiatori
della serie. Certo, qualcuno potrebbe tranquillamente ironizzare sul
fatto che la Fletcher abbia una miriade di nipoti sparsi negli Stati Uniti, che sia sempre nei paraggi quando avviene un omicidio, che generalmente l’assassino non è mai il sospettato dalla polizia,
e che a pochi minuti dal finale riesca sempre ad ottenere, senza
particolari sforzi e ritrosie, una piena confessione del vero colpevole.
Ogni episodio ha, in effetti, una formula piuttosto rigida, ma è
proprio questa rigidità a rappresentare il punto forte della serie.
Certi elementi costanti, inseriti nella narrazione dallo stesso creatore
del serial Peter S. Fischer, non rappresentano una
mancanza di originalità (ogni avventura include nuovi personaggi ben
caratterizzati, ambienti, situazioni e tematiche diverse) bensì un tratto distintivo della
serie, ma sopratutto una rassicurante routine. Sagace, intuitiva e
grande osservatrice, la signora in giallo è in grado sempre e comunque
di risolvere nell’arco di un episodio qualunque caso. Il bene vince sul
male, la giustizia trionfa, e noi telespettatori ci sentiamo più
tranquilli.
tratto di siti www.tvblog.it e www.davidemaggio.it
tratto di siti www.tvblog.it e www.davidemaggio.it
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