domenica 18 settembre 2011

La tecnica Cracklé

Ho scoperto questo tipo di tecnica attraverso i prodotti del commercio equo e solidale, in particolare la linea di ceramiche "Laguna" di Altromercato prodotta da Craft Link in Vietnam.
Quest'anno la linea ha il colore azzurro, in passato la si trovava in verde.

kit antipasti 'laguna' in ceramica cracklé
In questi prodotti, questa tecnica, assume un'eleganza estrema tra etico-chic. L'interno è di un azzurro mare, trasparente, con le crepe (Cracklé appunto) che ricordano le increspature dell'acqua.
L'interno è liscio, mentre l'esterno della tazza e piatto al tatto è leggermente ruvido, un piacevole contrasto.

kit teiera +6 tazze 'laguna' cracklé con cesto

Il Cracklè o craquelure, che in francese significa “ screpulatura”, è una tecnica d’invecchiamento, imita la rete di fenditure e crepe che si formano su una superficie o quadro nel tempo; conferisce stile e fascino alla vostra creazione. Ideale per dare un effetto anticato ai lavori di decoupage.

Può essere praticato su tanti tipi di superficie: sul vetro, legno, copertine di libri, diari, scatolette di cartone, metallo, terracotta, gesso, ceramica, porcellana.
Queste crepe cambiano di dimensioni in base ai tempi di asciugatura di due vernici specifiche stese una sopra l'altra: a seconda del prodotto utilizzato compaiono crepe più o meno grandi, di profondità e aspetto variabili.

Questa tecnica, infatti, non ha regole fisse anche se, generalmente, si può dire che la grandezza delle crepe dipende dal tempo di posa, ossia meno si aspetta tra la stesura delle vernici, più la prima sarà bagnata e, di conseguenza, aumenterà la grandezza della crepa

POCO TEMPO (accelerando l'asciugatura col phon ad esempio) = CREPA GRANDE
MAGGIOR TEMPO = CREPA PICCOLA


Ci sono anche altri fattori influenzano la grandezza e la profondità della crepa: ad esempio, lo spessore delle vernici (più gli strati sono spessi più le crepe saranno profonde) e l'umidità nell'aria (più umidità c'è nell'aria, meno asciuga la vernice di base, più saranno profonde le crepe).
Innanzitutto si stende sull'oggetto una mano della prima vernice, quella "invecchiante": ne esistono in commercio di diverse marche e si differenziano sia per la composizione (ad acqua o a solvente) che per l'effetto della crepa ("antica" o "porcellana"), addirittura molte aziende di prodotti per arti decorative forniscono dei veri e propri kit di lavoro. Quando la superficie sarà asciutta, ma ancora "appiccicosa" (a seconda del prodotto da 1 a 15 ore), si stende la seconda vernice (chiamata "screpolante" o comune Flatting) che, nella fase di essicazione, si "romperà" creando le crepe sulla superficie. (fonte: zaffiromagazine e girasole decor).


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Esempio di tecnica Cracklé applicata a una teiera.













vaso  lungo azzurro in vetro cracklè-Vietnam

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