venerdì 23 marzo 2012

Test cosmetici su animali, tre aziende rimosse dalla lista cruelty-free

Yves Rocher, L'Occitane e Mary Kay, tre popolarissime marche di cosmetici, sono state bandite dalla lista dei prodotti non testati su animali. La ragione di questa scelta da parte dei membri della Coalizione Europea contro la vivisezione è dovuta alla decisione di queste società di esportare i prodotti nel mercato cinese, dove è obbligatorio per legge effettuare i test su animali. Ora la Coalizione intende convincere le autorità cinesi a rivedere la propria posizione.

di Tamara Mastroiaco - 19 Marzo 2012 www.ilcambiamento.it

profumo test animali
Fino a pochi giorni fa Yves Rocher, L'Occitane e Mary Kay erano presenti nella lista dei prodotti cruelty-free. Queste tre case di cosmetici avevano firmato l'accordo internazionale Human Cosmetics Standard, sostenuto da associazioni antivivisezioniste di tutto il mondo, in cui dichiaravano che non avrebbero condotto, commissionato ed effettuato test sugli animali né al momento della firma, né in futuro, e che non avrebbero acquistato singoli ingredienti, formulazioni o prodotti da fornitori che avrebbero condotto, commissionato o partecipato a test su animali.

L'associazione Gaia, con un comunicato stampa informa i consumatori che le tre marche sopra citate sono state eliminate dalla lista dei prodotti non testati su animali perché, decidendo di esportare i loro prodotti in Cina, sono costrette obbligatoriamente ad effettuare i test. L'Occitane e Mary Kay hanno confermato quanto sostenuto dall'associazione e hanno dichiarato che per introdurre i prodotti nel circuito di vendita del mercato cinese, non si può evitare di testare i prodotti su animali, anche se le prove fossero eseguite da intermediari.

L'associazione Gaia e gli altri membri della Coalizione Europea contro la vivisezione (ECEAE) intendono convincere le autorità cinesi a rivedere la loro posizione a tal proposito.

Le aziende ancora presenti nella lista continuano a soddisfare i criteri rigidi e sono regolarmente sottoposte a controlli per verificare che vengano rispettati i punti previsti dallo standard internazionale, con cui i distributori aderenti assicurano ai consumatori che nessuna sperimentazione animale sarà fatta in qualsiasi fase del processo produttivo.

vivisezionePossiamo trovare numerose scritte sui prodotti cosmetici, per cui il consumatore, spesso, non conoscendo il reale significato delle diciture, viene facilmente ingannato dalle case produttrici. Quando troviamo ad esempio "prodotto finito non testato su animali" oppure "prodotto non testato su animali" significa che il prodotto finito non viene testato su animali (perché non è più obbligatorio per legge), ma gli ingredienti di nuova formulazione contenuti nel prodotto sono stati obbligatoriamente testati. 

Dal 2013 dovrebbe scattare il divieto alla produzione e alla commercializzazione in Europa di cosmetici testati su animali. Poiché c'è il forte rischio che questa data possa essere nuovamente posticipata, dobbiamo ribadire il nostro 'no' ai test cosmetici firmando la petizione internazionale.
Se invece non vogliamo incrementare la vivisezione acquistando prodotti testati, possiamo stampare e tenere in borsa il pieghevole redatto dal Comitato per un Consumo Consapevole o collegarci al sito Go Cruelty Free in cui è possibile selezionare il proprio paese per scoprire tutte le marche di prodotti cosmetici non testati su animali.

Nota: Anche la LAV tramite il certificatore ICEA dà il marchio non testato su animali sui prodotti italiani, la lista si trova sul sito della LAV
Ricordiamo che qualsiasi schampoo, sapone, detersivo, bagnoschiuma, gel, lacca, dentifricio etc. se non segnalato E' TESTATO SU ANIMALI, ovvero conigli, scimmie, topini, gatti...

Firma la petizione della LAV sabato 27 e domenica 28 sono presenti i banchetti nelle piazze italiane, oppure vai sul sito.

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