martedì 31 gennaio 2012

Gli animali di Fukushima, le 'altre' vittime del disastro

30 Gennaio 2012 www.ilcambiamento.it


cane fukushimaQuando l'11 marzo scorso è avvenuto il peggior disastro nucleare dai tempi di Chernobyl, le autorità giapponesi hanno disposto l'evacuazione dei residenti nel raggio di 20 chilometri dalla disastrata centrale di Fukushima, colpita dal devastante terremoto/tsunami che ha messo in ginocchio il Giappone.
78.000 Persone il 12 marzo lasciarono quella zona, credendo che vi sarebbero tornate pochi giorni dopo. Abbandonando le loro abitazioni, migliaia di persone hanno però lasciato in quell'area contaminata i cani nei cortili, i gatti nelle case e il bestiame rinchiuso nelle stalle. Quel che resta di loro, a distanza di quasi un anno, sono le carcasse sparse sul territorio.

A ricordare le 'altre' vittime del disastro è un reportage della CNN dal titolo Gli animali di Fukushima abbandonati e lasciati morire (video in fondo al post).
“È vergognoso” - riferisce all'emittente statunitense Yasunori Hoso di United Kennel Club in Giappone. “A partire dall'inizio del disastro abbiamo continuato a chiedere al governo di salvare questi animali. Ci deve essere stato un modo per salvare le persone e gli animali, allo stesso tempo dopo il disastro nucleare a Fukushima”.

Lo scorso dicembre, il governo giapponese ha permesso al alcuni gruppi per i diritti degli animali, come UKC Giappone, di entrare nella zona di esclusione in soccorso agli animali sopravvissuti. Questi ultimi - 250 cani e 100 gatti – risiedono ora presso il rifugio UKC Giappone, nei pressi di Tokyo.
Eppure, non tutti gli animali abbandonati nei dintorni di Fukushima sono andati incontro alla morte. A prendersi cura degli animali rimasti nell'area contaminata è stato Naoto Matsumura, che ha deciso di non rispettare l'ordine di evacuazione e, malgrado quanto stabilito dal governo, non si è allontanato da Tomioka, distante 16 chilometri dalla disastrata centrale.
Proprio dal desiderio di continuare a nutrire gli animali della sua fattoria è scaturita la ribellione dell'agricoltore di 52 anni al piano di evacuazione predisposto dalle autorità.
Matsumura vive senza elettricità e prende l'acqua da un pozzo nelle vicinanze. Scivola fuori dalla zona di esclusione soltanto per procurare il cibo e poi vi ritorna per alimentare il maggior numero di animali che può.
Secondo Matsumura il governo e la Tepco non stanno facendo abbastanza per le vittime dell'incidente nucleare. In particolare, l'agricoltore chiede che vengano accelerati i lavori di bonifica dell'area contaminata: Matsumura ritiene che, se i lavori continueranno con questi ritmi, non potrà mai vedere ritornare la gente di Tomioka.
“Vedete che cosa può succedere negli Stati Uniti, in Russia e in Giappone. Questo è il terzo incidente nucleare, la terza volta che qualcosa creata da noi finisce per farci male. È la terza volta, ma non abbiamo ancora imparato la lezione”.

Come rivelato dai test eseguiti, il corpo di Matsumura è completamente contaminato eppure, come unico cittadino di Tomioka, intende restare per tener d'occhio l'operato del Governo.
“Dobbiamo bonificare questa zona, altrimenti questa città morirà. Resterò per assicurarmi che venga fatto. Voglio morire nella mia città”.
A.P.



Inside Fukushima Exclusion Zone, Japan (CNN) -- When you stand in the center of Japan's exclusion zone, there is absolute silence. The exclusion zone is the 20-kilometer (12-mile) radius around the crippled Fukushima nuclear plant, an area of high radiation contamination.
On March 12, the day after the quake and tsunami hit, 78,000 people were evacuated out of this area, believing they would return within a few days. As such, thousands of people left with their dogs tied up in the backyard, cats in their houses and livestock penned in barns.
Nearly a year later, animal carcasses litter the region.
Cows and pigs starved to death, their bones still in pens. Dogs dropped dead with disease. A cat skull sits on a neighborhood road.
This is perhaps an inevitable outcome to a nuclear emergency, but animal rights activists call it an outrage.
"It's shameful," says Yasunori Hoso with United Kennel Club Japan. "We kept asking the government to rescue these animals from the beginning of the disaster. There must have been a way to rescue the people and the animals at the same time following the nuclear disaster at Fukushima."
Japan's environmental agency tells CNN the government's position has been to rescue as many livestock and animals possible. But it points out that because of the risk posed to people entering the contaminated area, the government has chosen to take a prudent attitude toward animal rescue.
Read about the exclusion zone-turned ghost town

Ghost town: Japan's exclusion zone

Last December, the government allowed animal rights groups like UKC Japan to enter the exclusion zone and rescue any surviving animals. Hoso entered with his members, carrying cages and food.
On one of those days, Hoso's group approached a house. A six-week-old female puppy lay dead in the living room in a pool of blood. It appeared to have died from disease. From the back of the house, the UKC volunteers heard weak barking. The puppy's two brothers were still alive, hiding in another part of the house. They were traumatized and afraid of the rescuers, having never been around people before. The volunteers soon rounded up their mother.
Those dogs now reside at the UKC Japan shelter near Tokyo. 250 dogs and 100 cats, all from the exclusion zone, live in cramped cages at the shelter. UKC Japan, which survives on donations, says it has tracked down 80% of the owners.
But that hasn't meant the animals can reunite with owners. Shelters and temporary apartment housing have not allowed the owners to live with their pets, Hoso said.
Unfortunately, he added, the owners can't live with their animals because they are homeless themselves.

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