venerdì 6 gennaio 2012

La norma sugli shopper ecologici sparisce dal decreto Milleproroghe

2 Gennaio 2012  www.ilcambiamento.it

'Sparisce' dal decreto Milleproroghe la norma che imponeva l'obbligo di utilizzare gli shopper ecologici. Si tratta di un provvedimento che stabiliva i corretti parametri di dissolvenza nell' ambiente dei sacchetti di plastica. La norma – annunciata dai ministri dello Sviluppo economico Corrado Passera e dell' Ambiente Corrado Clini - avrebbe abolito tutti i sacchetti realizzati con la vecchia plastica, adeguando l'Italia alla normativa europea.

sacchetti plastica“È grave e anche dannoso aver cancellato quell’articolo, non solo per l’ambiente ma anche per l’immagine stessa dell’Italia. La messa al bando dei sacchetti di plastica è un primato che ci ha fatto riconoscere come uno dei Paesi più all’avanguardia, pioniere di un modello guardato con ammirazione in tutto il mondo e che così rischia di essere seriamente compromesso”.
Questo il commento del vicepresidente nazionale di Legambiente Stefano Ciafani alla sparizione dal testo del decreto Milleproroghe dell’articolo che stabiliva i corretti parametri di biodegradabilità nell’ambiente e compostabilità degli shopper annunciato ufficialmente dal governo il 23 dicembre.

Secondo Ciafani quella norma “è fondamentale per fare chiarezza nel mercato della piccola e media distribuzione, che è già stato invaso da sacchetti di plastica con additivi chimici che non possiedono le corrette caratteristiche di biodegradabilità e soprattutto è utile a evitare scappatoie da parte di alcuni produttori che evidentemente si sono già attivati”. 

Da quando un anno fa è entrato in vigore il divieto di commercializzazione delle buste di plastica la situazione è infatti confusa in quanto nei supermercati si trovano i nuovi sacchetti biodegradabili, mentre in molti altri punti vendita (tra cui negozi tradizionali, bancarelle degli ambulanti, farmacie) ci sono tuttora i vecchi sacchetti di polietilene. Negli ultimi mesi sono poi apparsi 'finti' sacchetti ecologici di bioplastica che contengono componenti non biodegradabili .

La cancellazione della norma, se confermata, sarebbe secondo Ciafani “un chiaro tentativo di salvaguardare i profitti di alcune lobby a scapito dell’interesse generale, dei cittadini, dell’ambiente e dell’economia italiana”.
“Ci auguriamo quindi – ha concluso il vicepresidente nazionale di Legambiente – che il Governo e il Parlamento rimedino al più presto a questo evidente  tentativo di sabotaggio di un ottima norma che privata di determinati parametri rischia di perdere la sua efficacia”.

I ministri di Ambiente e Sviluppo Economico hanno garantito che il provvedimento può essere reintrodotto sia attraverso un emendamento al Milleproroghe stesso sia formulando un decreto specifico in materia entro i prossimi 6 mesi.
A.P.

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