giovedì 12 gennaio 2012

L’America che sterilizzava neri e giovani donne

2 gennaio 2012 di Tommaso Cardarelli su www.giornalettismo.com
 
La Carolina del Nord pensa a come affrontare i programmi eugenetici che aveva messo in campo 

Una giovane ragazza, di 13 anni, rimase incinta perché violentata: “Dopo aver partorito”, racconta la Msnbc, ai medici venne dato l’ordine di sterilizzarla “immediatamente”, e i dottori applicarono l’asportazione delle tube di falloppio. Come lei, tantissime altre abitanti della Carolina del Nord è stata sterilizzata di forza “senza nemmeno sapere cosa stesse succedendo”. “Mi hanno portato in una camera di ospedale e questo è tutto quello che mi ricordo”: quando si è svegliata, aveva “le bende sullo stomaco”.

FERITE PROFONDE – Sono ferite che “mi porterò per sempre addosso”, dice ora Elaine Riddick, che non sapeva certo che “una commissione di cinque persone” dello stato della Carolina del Nord in Raleigh aveva approvato una raccomandazione che diceva che lei doveva essere sterilizzata. Sul documento c’è scritto a chiare lettere che la donna era “malata di mente”, “promiscua”, che non andava bene a scuola e che “aveva un cattivo rapporto con gli altri”. Ma lei, come dicevamo, non seppe nulla, fino a che a 19 anni non si sposò e provò ad avere figli: non essendo più fertile, ovviamente non ci riuscì. Si recò da un medico che le svelò tutto: era stata sterilizzata. Anzi, “macellata”, come le disse il camice bianco che la visitò. “La Carolina del Nord è stato uno dei 31 stati con un programma di eugenetica statale. Negli anni ’60, decine di migliaia di americani sono stati sterilizzati come risultato di questi programmi”, spiega con precisione la Msnbc.
In quegli anni, gli scienziati erano convinti che “la povertà la promiscuità e l’alcolismo potessero essere ereditati” e così per “eliminare questi mali sociali e migliorare il bacino genetico dell’umanità” una soluzione poteva essere quella di sterilizzare queste persone. Come sempre in questi casi, i principali bersagli diventarono facilmente “donne e uomini poveri”, in principio di ogni colore di pelle, ma presto “diventarono parte sempre più uomini e donne nere che bianche”.

COME RIPAGARE? – Ora, il governo dello Stato si sta scervellando per capire come poter restituire qualcosa alle vittime di questo orribile programma, come scrive il Charlotte Observer, quotidiano della capitale dello Stato. Un’ipotesi potrebbe essere quella del pagamento di un risarcimento forfettario di addirittura “50mila dollari” ad ogni sopravvissuto sterilizzato nel programma eugenetico del Nord Carolina. Sono “decenni” che lo stato ci pensa, ma è stato solamente il nuovo governatore a istituire la task force che ha individuato qualcosa come “2000 sopravvissuti al programma” eugenetico che così sarebbero in grado di ottenere un risarcimento. “Non possiamo riscrivere la storia, bisogna andare avanti: e questo è ciò che tenteremo di fare nel Nord Carolina”, ha detto Beverly Perdue, governatore: “Penso alle persone che hanno subito tutto questo, ai dottori che hanno detto che era semplice controllo delle nascite e invece sono stati sterilizzati, alla totale assenza di consensi informati di qualunque genere. Queste non sono storie degne dell’America e non posso permettere che questo periodo sia dimenticato”. “La task force ha originariamente parlato di un ammontare dell’ordine di 20mila dollari per ogni vittima vivente. Ma i sopravvissuti e le famiglie hanno detto che non era abbastanza”, arrivando a chiedere anche” 1 milione di dollari per ogni vittima vivente”, anche perché il gruppo governativo non prevede alcun risarcimento per le vittime morte. “Penso che dovrebbero valutare un po’ di più la questione”, dice Sadie Long, tutore di Janice Black, ragazza sterilizzata nel 1971.

Nessun commento:

Posta un commento