martedì 17 gennaio 2012

A un certo punto compare Google+

A un certo punto è spuntato Google+ anche sul nostro blog. Fino a d'ora l'ho ignorato, a un certo punto mi sono chiesta  "cos'è?", "Perchè è nato?"
Ho trovato diversi articoli che parlano delle strategie di mercato di Google, magari le posterò in futuro, ma penso che per capire cosa stia accadendo, bisogna partire da Google+.
Francesca

di  Tommaso Caldarelli  28 dicembre 2011 www.giornalettismo.com

A cosa serve davvero Google +

E  perché a Mountain View non importa se lo utilizzano tutti, subito.
  La guerra dei social network è uno strano affare. I contendenti si sfidano a colpi di utente registrato, di pagine viste, di click in più; fra Twitter, Facebook e Google +, il campionato di serie A è pieno di fuoriclasse. Uno di essi, in effetti, è un po’ l’ultimo arrivato: appunto, il social network della grande G, Google +, che è nato in esplicita opposizione a Facebook e ha portato alcune innovazioni come le cerchie e i video-ritrovi appunto per battere il suo diretto concorrente. Ma l’ascesa di Google+ verso la vetta sembra essere difficoltosa e poco agevole. In effetti, come ci spiega Techcrunch, non dovrebbe essere poi tanto un problema.

GOOGLE PLUS? Perché? Perché Google ha armi a sufficienza per poter reggere un vero e proprio assedio, e tutte le strategie di logoramento immaginabili non sarebbero abbastanza faticose per il gigante di Mountain View; come dice l’antico detto cinese, sarà sufficiente aspettare il corpo del nemico sul greto del fiume. “Nel lungo periodo”, cose tipo una partenza lampo ” non hanno nessuna importanza, perché Google + non ha bisogno di una massa critica o di tonnellate di coinvolgimento”. Tutto ciò che serve sono “iscrizioni così che possa avere una sua identità fra gli utenti dei suoi altri prodotti. In questo modo si potranno convertire le ricerche, le mappe, le email e ancora di più in combustibile per il suo motore pubblicitario”. E, bang, di colpo abbiamo capito quale è la vera funzione, almeno nelle idee di Google, del social network plus: una vera e propria macchina da pubblicità per la casa madre, che processi e sistematizzi tutte le ricerche di tutta la comunità Google, facendole diventare occasioni di business per plus. Insomma, una macchina da soldi.

UNA MACCHINA DA SOLDIQuanti utenti ha Google +? 62 milioni, attualmente, anche se questa stima è al rialzo perché conta gli utenti totali e non quelli “regolarmente attivi” che sarebbero molti di meno. “La proiezione di 293 milioni per la fine del 2012 è importante”, scrive TC, perché “il ritmo di iscrizioni sta crescendo”. Merito anche del lavoro della barra superiore del sistema Google, perfettamente integrata e che invoglia gli utenti a crearsi un profilo +. Insomma, “di base, Google è una società di pubblicità online che offre una serie di caratteristiche per sottrarti il tuo tempo e i tuoi dati. Messa così, Google + non ha bisogno di avere il migliore newsfeed su piazza, tutto ciò di cui ha bisogno è che la gente si iscriva e resti dentro”. Ed ecco perché “se ci volessero 4 anni”, a Google +, per diventare anche lontanamente qualcosa che somigli a Facebook in termini di utenti, beh, andrà bene. La compagnia ha soldi da buttare per riuscire a raggiungere i suoi obiettivi “di lungo termine”. Il capitale che Google ha messo sul progetto Plus è interamente di rischio, perciò non conta “quando” ma piuttosto “se” il social network possa crescere abbastanza per produrre “profitti” dall’investimento che Google ha fatto: tutto dipende da quanto si riuscirà a convertire le iscrizioni in pubblicità mirata, associando all’account Google su Plus il traffico email, le mappe e quant’altro possa servire a disegnare un ottimale profilo-cliente.

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