Un cenone di Natale “sostenibile” per le nostre tasche, per gli
animali e l’ambiente, ma anche a tutto vantaggio della nostra salute: lo
propone la LAV su www.cambiamenu.it in collaborazione con lo chef Giuseppe Capano, esperto in cucina naturale.
Crostini al paté di olive nere e sedano con purea di finocchi e patate, Gnocchetti saraceni alla salvia con crema di zucca, Barchette di patate dorate con farcia di noci e ceci al pomodoro, Dessert di cachi con melagrana all'anice e fondente e molte altre!
Questo menu gustoso e salutare, realizzato senza sacrificare animali, può essere portato in tavola al costo di circa 50 euro
(costo complessivo per 4 persone) mentre anche il più semplice dei menu
(per 4 persone) a base di carne o pesce raggiunge facilmente i 100
euro.
“Un menu ‘verde’ per non restare al verde a causa del cenone di Natale - dichiara Paola Segurini, responsabile vegetarismo LAV - Un
invito pensare ai nostri pranzi e alle nostre cene in modo davvero
responsabile, senza lasciarci condizionare da quegli eccessi culinari a
base di carne e pesce che proprio durante le festività spesso subiscono
rincari vertiginosi. Una scelta a tutto beneficio della nostra salute e
degli animali che avremo contribuito a non uccidere”.
Ogni anno, infatti, oltre alle altre carni, nei piatti degli italiani
finiscono milioni di agnelli e capretti: più di 6 milioni quelli
macellati nel solo 2009, con un triste primato nel periodo natalizio,
per un consumo pro capite annuo di 1,4 kg (fonte: elaborazione LAV su dati Istat).
Il
bilancio delle macellazioni ovicaprine nel primo semestre 2011, secondo
i dati pubblicati dall’Istat, ha interessato 2.446.620 n.capi (di cui
oltre 125 mila caprini), equivalenti ad un totale di 22.444 tonnellate
di carne. Il segmento degli agnelli ha rappresentato oltre il 64,7% di
carne prodotta, mentre l’incidenza di pecore e agnelloni è risultata
pari rispettivamente al 24,3% e al 10,8%.
Rispetto all’anno precedente
si rileva una flessione dell’attività sia in termini di capi macellati
sia di carne prodotta (rispettivamente - 2% e -4%), segno che la
sensibilità degli italiani verso questi animali sta maturando.
Secondo
l'Istituto di ricerche economiche per la pesca e l'acquacoltura, nel
2010 in Italia sono state commercializzate 900 mila tonnellate di pesce.
Di queste 231 mila sono state pescate nel nostro mare. Tutto il resto
viene importato dall'estero, con scarsa qualità e senza tracciabilità
del prodotto.
“Questi dati che non lasciano dubbi sull’alta probabilità che hanno i consumatori di portare in tavola pesce pescato all’estero - continua Paola Segurini - Il
reale rispetto della tradizione deve essere un richiamo alla semplicità
dei prodotti della terra e al rispetto verso tutti i viventi, senza
lasciarci condizionare da discutibili scelte consumistiche che possono
creare problemi alla nostra salute e ai bilanci familiari. Portare a
tavola legumi, cereali, frutta e verdura fresca di stagione è la ricetta
giusta per ogni festa, per ogni stagione e per tutte le tasche, ma
anche una cura preventiva per la nostra salute”.
Oltre al menu di Natale, su www.cambiamenu.it
è possibile trovare ricette per i pasti di ogni giorno, con i consigli
di chef qualificati, e scoprire anche nuovi ristoranti… buoni davvero!
Per scoprire il menu LAV di Natale clicca qui!
Francesca: Provate a pensare al vostro pranzo di Natale e a quello di capodanno, e cercate di sosituire la metà dei piatti con ricette vegetariane meglio ancora se vegane, vedrete che nessuno dei commensali si lamenterà!
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