Si tratta di una scatola di cartone o di plastica, a volte un sacchetto, dove mettere gli avanzi del pasto da portare a casa. La «borsa per il cane» fa solo finta di essere tale: gli americani danno per scontato che spesso il cibo venga consumato il giorno dopo dal cliente.
Da noi non si usa e se qualcuno lo fa, chiede sottovoce al cameriere un po' di carta d'argento dicendo che «a casa ho un pastore tedesco».
Le cose potrebbero cambiare. A Milano – capitale delle tendenze - alcuni ristoranti, pub, fast-food e pizzerie hanno deciso di adottare un contenitore ad hoc per gli avanzi dei i clienti che desiderano evitare lo spreco di alimenti e ridurre lo smaltimento dei rifiuti.
Siccome siamo in Italia, non ci si accontenta di un involucro qualsiasi: “Doggy-Bag” è un marchio registrato, e consiste in una stopper di carta con un logo a colori, nella quale trasportare il contenitore per il cibo, nero, con una linea quasi di… design e adatto per entrare direttamente nel microonde (caso mai qualcuno avesse ancora dei dubbi su chi sia l'utilizzatore finale).
Va bè: ai fini ecologici e di risparmio forse la versione griffata del contenitore per avanzi è un po’ esagerata, e poco in linea con l'austerità che imporrebbe il "non si butta niente" . In compenso, però, i proventi della Doggy-Bag verranno devoluti al canile di Milano, alla Fondazione Fratelli di San Francesco Onlus e all’ambulatorio veterinario della Asl.
La "schiscetta" trendy fa il suo debutto ufficiale il 22 maggio, durante la seconda Advantix Running, corsa non competitiva per cani e padroni, al Parco Sempione: tutti i partecipanti la riceveranno in omaggio, mentre la quota d'iscrizione verrà destinata alla Lega del Cane.
I ristoranti che aderiscono all’iniziativa saranno riconoscibili dal logo “Doggy-Bag” sulla vetrina o nel menù, e l’elenco si trova sul sito www.doggy-bag.it.
www.il fattoalimentare.it
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