E' nato il primo servizio di anagrafe felina, promosso dall'(Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani) con il Patrocinio della FNOVI (Federazione nazionale Ordini Veterinari Italiani).
Presentata ufficialmente ieri la banca dati registrerà, a cura dei medici veterinari aderenti, i dati relativi a gatti volontariamente identificati con i microchip.
Funzionante 24 ore su 24 su tutto il territorio nazionale l'anagrafe per i mici è un servizio privato e volontario, in attesa della riforma della legge 281/1991, la legge quadro in materia di animali di affezione e prevenzione del randagismo.
La banca informatizzata con i dati identificativi dei gatti dotati di microchip servirà a promuovere la convivenza responsabile con l’animale, controllare la popolazione felina, prevenire il randagismo, contrastare l’abbandono e il furto, agevolare il ritrovamento del felino in caso di smarrimento.
“L’Anagrafe Nazionale Felina – ha dichiarato alla stampa il dr. Carlo Scotti, Presidente Senior ANMVI – ha superato una prima fase sperimentale. Alcune circostanze scatenanti hanno maggiormente evidenziato la necessità di una considerazione paritetica del gatto, per il quale si deve parlare di diritto di cittadinanza alla stregua del cane”.
“L’inoculazione del microchip – ha sottolineato inoltre la dr.ssa Carla Bernasconi, Vice Presidente FNOVI - è un atto medico veterinario che attesta la relazione giuridica fra l’animale da compagnia e un proprietario certo che si assume l’onere e la responsabilità della detenzione del suo gatto”.
Apprezzamento per l'iniziativa è giunto anche dal Sottosegretario alla Salute Francesca Martini. La LAV, nell’esprimere soddisfazione per questo importante progetto, auspica che la riforma della Legge 281/91, attualmente all’esame del Parlamento, sia realizzata nel più breve tempo possibile e che l'anagrafe felina non resti una lodevole iniziativa privata ma diventi un servizio pubblico obbligatorio.
C.G.
www.lav.it
www.amicopets.it
Nessun commento:
Posta un commento