mercoledì 6 aprile 2011

La bevanda che aiuta a ridurre il colesterolo

Si tratta di una bevanda contenente latte scremato, fermenti lattici dello yogurt e fitosteroli (1,6 g per 100 ml).

Questi ultimi sono sostanze di origine vegetale che attualmente l’industria ricava dagli scarti ottenuti dall’estrazione della cellulosa dal legno nel processo di produzione della carta.
I fitosteroli hanno la proprietà di impedire l’assorbimento intestinale del colesterolo che si ingerisce con gli alimenti animali perché hanno una struttura simile.
La bevanda contiene anche oligofruttosio, una fibra alimentare del gruppo dell’inulina che ha attività prebiotica (stimola la crescita di microrganismi della flora intestinale, come i bifidobatteri) e che si ricava per lo più dalle radici di cicoria, aromi di sintesi e ben otto additivi: addensanti (pectina, E 440; amido modificato di mais; gomma di guar, E 412); correttori di acidità (acido citrico, E 330; citrato di sodio, E 331; citrato di calcio, E 333) edulcoranti (aspartame, E 951; acesulfame K, E 950).

La bevanda riduce davvero il colesterolo?

Può avere un effetto benefico nelle modeste ipercolesterolemie causate dal consumo di prodotti contenenti colesterolo, cioè quelli animali (in primo luogo carne e formaggi).
Poiché gli alimenti vegetali non contengono colesterolo, si deve presumere che i vegetariani assoluti (i vegani), non traggano nessun beneficio dall’assunzione della bevanda.
Il suo consumo non deve comunque mai essere un alibi per abusare di prodotti animali. 
Questi alimenti, infatti, contengono non solo colesterolo, ma anche acidi grassi saturi – responsabili anch’essi dell’aumento della colesterolemia – sul cui assorbimento intestinale i fitosteroli presenti nella bevanda sono del tutto inattivi.

L’etichetta del prodotto recita “la bevanda, insieme ad una vita attiva e ad una dieta equilibrata, aiuta a ridurre il colesterolo già dopo 3 settimane”. Ma, se c’è una modesta ipercolesterolemia dipendente da eccessi alimentari, una vita attiva e una dieta davvero equilibrata (tendenzialmente o del tutto vegetariana) potrebbero anche bastare da sole a ridurre il colesterolo.

È stato accertato che il consumo continuativo e in quantità quotidiane di 2-3 grammi di fitosteroli può portare ad una lieve riduzione dei carotenoidi nel plasma, cui si può ovviare includendo le 5 porzioni raccomandate di frutta e verdura e prediligendo quelle di colore verde scuro, giallo e arancio.

Recita sempre l’etichetta che il prodotto “potrebbe non essere adatto alle donne in gravidanza, durante l’allattamento e per i bambini di età inferiore ai 5 anni”. Perché “potrebbe”? Un prodotto o è o non è adatto all’alimentazione…

tratto dal sito www.valorealimentare.it

2 commenti:

  1. Siamo alle solite..... I produttori di bevande/cibo spazzatura invogliano a un prodotto inutile. Mai provati i fanghi toccasana o i protettivi del cuore?
    E che dire delle acque minerali che ti fanno rimanere strafigo come quando avevi 20 anni? (ma a 20 eravamo o simo tutti strafighi?)

    RispondiElimina
  2. Un cardiologo che conosco consiglia queste bevande ai suoi pazienti, dopo aver visto le analisi di alcuni di essi, dove effettivamente il colesterolo era sceso...ma indagare sugli stili di vita dei pazienti non è meglio?

    RispondiElimina