martedì 5 luglio 2011

'Se mai Allah avesse pianto, le sue lacrime sarebbero cadute sull'Afghanistan'.

www.faustobiloslavo

Seguo da molti anni le vicende afghane e non solo da quando, purtroppo, molti soldati italiani sono morti. E' un paese che ho sempre ammirato nonostante la sua crudeltà verso le donne, perchè è un paese di gente autentica che per motivi storici e religiosi non è ancora scesa a compromessi con la modernità e il consumismo, che non disprezzo, anzi. Credo solo che abbia cambiato il carattere degli italiani e degli occidentali in generale, rendendoli meno spontanei,meno autentici, meno interessati alle  loro radici, al loro passato, alla loro terra , che danno ormai tutto per scontato.

Gli afghani sono un popolo molto orgoglioso: ha cacciato gli inglesi, i russi e ora sta allontanando gli americani e gli europei.Perchè in Afghanistan possono vivere solo gli afghani, un popolo molto forte e lontanissimo dagli standard europei, che riesce a vivere con poco, che sa soffrire e che non perdona chi ha rovinato una terra che un tempo era un paradiso di orchidee, di albicocche grosse e dorate , di spighe lucenti.



Mi sono chiesta spesso perchè molti scrittori e giornalisti amano questo paese e allora ho letto 'Kabul' di Ettore Mo che ricorda con commozione 'un Signore della Guerra', Massud 'il Leone del Panshir' ,un leader islamico moderato che ha combattuto i russi e poi una guerra civile.

Note sull'autore: Ettore Mo è arrivato a Kabul per la prima volta nel giugno del 1979 per documentare le fasi iniziali della guerriglia dei mujaheddin contro il regime rivoluzionario appoggiato dai russi. Sei mesi dopo l'Unione Sovietica avrebbe mandato le sue truppe d'occupazione, e da allora l'Afghanistan non avrebbe avuto più pace. In tutti questi anni, Mo è tornato, anche illegalmente, su quelle montagne, dove ha conosciuto e intervistato i capi della guerriglia islamica, uniti contro i russi e divisi dopo la vittoria, e ha visto da vicino l'avanzata dei Talebani, appoggiati dal Pakistan e, a lungo, dall'Arabia Saudita e dalle compagnie petrolifere americane.


'Il giardino luminoso del re Angelo' di Peter Levi con prefazione di Tiziano Terzani racconta com'era l'Afghanistan prima delle invasioni e 'I Tesori perduti dell'Afghanistan'. 
Se volete leggere le prime dieci pagine
http://www.tizianoterzani.com/TT_giardino_peter_levi.pdf


Inoltre , tutti gli articoli di Massimo Fini sul Gazzettino, un giornalista che dedica molto spazio all'Afghanistan raccontandoci che in questo paese sono morti più di 3000 bambini che però nessuno ricorda , mentre, quando muore un soldato italiano, tutti sono pronti a stracciarsi le vesti. Ma non sono essere umani anche gli afghani? Auguro a questo popolo fiero, innamorato della propria terra, di trovare la pace e con essa la strada per divientare un paese civile non nel senso occidentale, non coperto di cemento e inquinato, ma nel senso di rispetto gli uni per gli altri , rispetto per le donne , per i bambini , per gli animali .Il tutto senza tradire la propria terra e le proprie origini.
Luna

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